illimityBank, i conti del 1° trimestre 2022

illimityBank (istituto nato dalla fusione tra SPAXS e Banca Interprovinciale) ha comunicato i risultati finanziari del 1° trimestre del 2022, periodo chiuso con un utile netto di 15,68 milioni di euro, in aumento del 25% rispetto ai 12,56 milioni ottenuti nei primi tre mesi dello scorso anno. In forte aumento anche il margine di intermediazione, che è balzato da 55,7 milioni a 78,5 milioni di euro (+41%). Il margine d'interesse ha registrato una crescita del 16% a 36 milioni di euro, sostenuto dall’incremento degli interessi attivi (+13% a 51,7 milioni di euro).

A fine marzo 2022 il totale attivo illimityBank ammontava a 4,92 miliardi di euro, rispetto ai 4,32 miliardi di marzo 2021 e ai 4,66 miliardi di inizio anno e comprendeva principalmente crediti per finanziamenti concessi alla clientela per 2,83 miliardi di euro, segnando un progresso del 3% rispetto al trimestre precedente e del 27% rispetto al 31 marzo 2021. Sempre a fine marzo 2022 lo stock di crediti dubbi lordi organici della banca era salito a 39,7 milioni di euro; alla stessa data il rapporto tra crediti dubbi lordi organici e crediti lordi totali organici verso clientela era sceso al 2,3%. La raccolta diretta da clientela a fine marzo 2022 era rsalita a circa 2,8 miliardi di euro in crescita del 16% su base annua.

A fine marzo 2022 il CET1 ratio era pari al 17,7%. Il CET1 ratio pro-forma della banca a parità di attivi si attesterebbe a circa il 18,1% includendo le azioni speciali del valore di 14,4 milioni di euro. Le attività di rischio ponderate sono aumentate a 3,7 miliardi di euro principalmente a seguito della crescita degli impieghi e investimenti registrata nel primo trimestre del 2022. Sempre a fine marzo 2022 l'istituto poteva contare su liquidità per circa un miliardo di euro tra cassa, posizione interbancaria netta e attività finanziarie prontamente liquidabili di alta qualità e altri titoli negoziabili.

Il management di illimityBank ha confermato la traiettoria di raggiungimento degli obiettivi di breve e medio-lungo termine previsti dal piano strategico 2021-2025.

Inoltre, secondo i vertici dell'istituto, l’elevata capacità dei mezzi propri e l’attesa generazione di profitti assicureranno il mantenimento di un ratio patrimoniale (Common Equity Tier 1 Ratio) significativamente al di sopra dei requisiti regolamentari, pur in presenza di una crescita delle attività di rischio ponderate derivante dalla crescita dei volumi di attività.