IllimityBank, i conti del 1° semestre 2022
di Redazione Soldionline 5 ago 2022 ore 06:49 Le news sul tuo SmartphoneIllimityBank - istituto nato dalla fusione tra SPAXS e Banca Interprovinciale quotato al segmento STAR - ha comunicato i risultati del 1° semestre del 2022, periodo chiuso con un utile netto di 31,47 milioni di euro, rispetto ai 27,42 milioni contabilizzati negli stessi mesi dello scorso anno. In forte aumento anche il margine di intermediazione che è salito da 82,69 milioni a 109,99 milioni di euro, in seguito al forte aumento del margine di interesse (da 64,62 milioni a 74,48 milioni di euro).
Nel solo secondo trimestre, l'utile netto è stato pari a 15,79 milioni di euro.
A fine giugno 2022 il totale attivo IllimityBank ammontava a 4,13 miliardi di euro, rispetto ai 4,66 miliardi di inizio anno, e comprendeva principalmente crediti per finanziamenti concessi alla clientela per 3,52 miliardi di euro.
Sempre a fine giugno lo stock di crediti dubbi lordi organici della banca era di 45,9 milioni di euro. Alla stessa data il rapporto tra crediti dubbi lordi organici e crediti lordi totali organici verso clientela è sceso al 2,2%.
Al 30 giugno 2022 il CET1 ratio era pari al 16,1%, mentre il CET1 Ratio phased-in pro-forma sarebbe pari a circa il 17,7%, in linea con quanto registrato nel primo trimestre 2022 a fronte di una significativa crescita degli attivi.
Alla stessa data le attività di rischio ponderate si attestavano a circa 4 miliardi di euro, in crescita di circa il 9% rispetto al trimestre precedente, principalmente a seguito della crescita degli impieghi e investimenti registrata nel secondo trimestre del 2022.
IIn considerazione della qualità del portafoglio in essere verso le imprese e del contributo dei finanziamenti con garanzia pubblica in cui sarà veicolata una porzione significativa del nuovo business generato dalla Divisione Growth Credit, il management di IllimityBank si attende che il costo del credito si mantenga per tutto l’anno su livelli inferiori a quelli previsti nel business plan.
Inoltre, l’evoluzione positiva dei mezzi propri attraverso la generazione di profitti, pur in presenza di una ulteriore crescita delle attività di rischio ponderate conseguente alla crescita dei volumi di business, assicurerà il mantenimento di un ratio patrimoniale (Common Equity Tier 1 Ratio) significativamente al di sopra dei requisiti regolamentari.
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