GVS, i dati di bilancio del 2022 e le previsioni per il 2023

GVS – società quotata al MidCap e attiva nella fornitura di soluzioni di filtrazione avanzate per applicazioni altamente critiche – ha comunicato i risultati finanziari del 2022, esercizio terminato con ricavi per 387,59 milioni di euro, in aumento del 14,6% rispetto ai 338,13 milioni ottenuti l’anno precedente grazie anche al contributo delle società acquisite nel corso dell'esercizio. In diminuzione il margine operativo lordo adjusted, che è passato da 107,9 milioni a 79 milioni di euro. Il risultato è stato influenzato dal ritardo nell'applicazione dell'incremento dei prezzi di vendita a compensazione del'aumento dei costi di produzione e dalla normalizzazione della profittabilità collegata alle minori vendite riconducibili alla pandemia Covid 19; di conseguenza, la marginalità è scesa dal 32% al 20,4%. L’utile netto è sceso da 67,59 milioni a 24,1 milioni di euro; l'utile per azione è stato di 0,14 euro.

A fine 2022 l'indebitamento finanziario netto era pari a 375,47 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 107,84 milioni di inizio anno, principalmente per l’acquisizione dei gruppi STT e Haemotronic, pari a 216 milioni.

Per il 2023 il management di GVS punta a realizzare un fatturato tra i 440 e i 460 milioni di euro, un EBITDA adjusted compreso tra i 95 e i 105 milioni di euro e di migliorare l'indebitamento finanziario netto portandolo tra i 340 e i 360 milioni di euro. Il management prevede inoltre di effettuare investimenti straordinari per circa 15 milioni di euro, legati al nuovo impianto Suzhou in Cina.

Il consiglio di amministrazione di GVS ha segnalato che la proposta di destinazione dell’utile generato nell’esercizio 2022 non prevede la distribuzione di dividendi, a supporto della strategia di crescita gruppo.