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Generali, i conti del 1° trimestre 2023

Il management del Leone di Trieste ha confermato gli obiettivi strategici e finanziari per il 2023 e la politica dei dividendi per il triennio 2022-2024.

di Redazione Soldionline 25 mag 2023 ore 14:34

generali-torreGenerali ha comunicato i risultati finanziari del 1° trimestre del 2023. I dati hanno mostrato un miglioramento della redditività e dei premi lordi.

Il management del Leone di Trieste ha confermato gli obiettivi strategici e finanziari per il 2023 e la politica dei dividendi per il triennio 2022-2024.

 

Nel dettaglio la compagnia assicurativa ha terminato il periodo in esame con un utile netto normalizzato di 1,23 miliardi di euro, in aumento del 49,7% rispetto agli 821 milioni di euro contabilizzati nei primi tre mesi dell’anno precedente, in seguito al miglioramento del risultato operativo, che evidenzia il beneficio di fonti di utile diversificate, all’utile non ricorrente relativo alla cessione di un complesso immobiliare londinese (per 193 milioni al netto delle imposte), all'impatto delle svalutazioni per 96 milioni sui titoli a reddito fisso russi registrati a 1° trimestre 2022. L’utile netto contabile è stato di 1,2 miliardi di euro.

In aumento anche il risultato operativo, che si è attestato a 1,82 miliardi di euro, rispetto agli 1,49 miliardi ottenuti nel 1° trimestre del 2022, beneficiando dello sviluppo positivo dei segmenti Vita, Danni. Il Combined Ratio si è attestato al 90,7%.

I premi lordi complessivi sono saliti dell’1,3% a 22,16 miliardi di euro, sostenuti dallo sviluppo del segmento Danni (+10,1%).

 

A fine marzo 2023 il patrimonio netto di Generali ammontava a 28 miliardi di euro, in crescita del 3,6% rispetto al dato di inizio anno di 27,06 miliardi.

Alla stessa data gli Asset Under Management complessivi si attestavano a 631,3 miliardi di euro, registrando un aumento del 2,6% rispetto al 31 dicembre 2022, riflettendo l'effetto di mercato positivo sulle principali asset class.

Sempre a fine marzo 2023 il Solvency Ratio (che rappresenta la visione regolamentare del capitale di gruppo e si basa sull’utilizzo del modello interno unicamente per le compagnie che hanno ottenuto la relativa approvazione da parte dell’IVASS, e sulla standard formula per le altre compagnie) era pari al 227%, rispetto al 221% di inizio anno. Generali ha spiegato che il miglioramento riflette principalmente il forte contributo della generazione di capitale normalizzata che, assieme all’impatto positivo delle varianze di mercato (in particolare il restringimento degli spread sui titoli governativi, il recupero dei mercati azionari e la ridotta volatilità), ha più che compensato gli impatti derivanti dall’accantonamento del dividendo di periodo e dal buyback legato al piano di incentivazione di lungo termine della compagnia triestina.

 

Per il 2023 Generali conferma e prosegue con la strategia di ribilanciamento del portafoglio Vita per aumentare ulteriormente la redditività, con un'allocazione più efficiente del capitale.

Nel Danni, l’obiettivo di Generali è di massimizzare la crescita profittevole e, parallelamente, di rafforzarsi nei mercati ad alto potenziale di crescita, ampliando la propria presenza e offerta.

Con riferimento al segmento Asset Management nel corso del 2023 continueranno a essere implementate le attività individuate nel piano strategico della compagnia, con l'obiettivo di ampliare il catalogo prodotti e di potenziare le competenze distributive.

Facendo leva su tutte queste iniziative e alla luce dei risultati raggiunti nel 1° trimestre del 2023, Generali ha confermato l’obiettivo di una crescita annua composta 2021-2024 degli utili per azione tra il 6% e l’8%. Inoltre, il management ha confermato l’indicazione di generare flussi di cassa netti disponibili nel periodo 2022-2024 superiori a 8,5 miliardi di euro e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel triennio 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi.

 

Nel corso della conference call a commento dei risultati trimestrali il direttore finanziario di Generali, Cristiano Borean, ha segnalato che a metà maggio il Solvency Ratio era salito al 228%.

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