NAVIGA IL SITO

Generali, i conti del primo semestre e le stime per il 2022

In miglioramento il risultato operativo e i premi lordi. Al contrario, l’utile netto ha risentito della svalutazione degli investimenti russi. Avviato il buyback

di Redazione Soldionline 2 ago 2022 ore 10:15

generali-torreGenerali ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre del 2022. I dati hanno mostrato un miglioramento del risultato operativo e dei premi lordi, che hanno superato il consensus degli analisti. Al contrario, l’utile netto ha risentito della svalutazione degli investimenti russi.

Il management di Generali ha confermato gli obiettivi strategici e finanziari per il 2022 e la politica dei dividendi per il triennio 2022-2024.

 

Nel dettaglio la compagnia assicurativa ha terminato il periodo in esame con un utile netto di 1,4 miliardi di euro, in contrazione del 9% rispetto agli 1,54 miliardi di euro contabilizzati nei primi sei mesi dell’anno precedente, in seguito alle svalutazioni sugli investimenti russi per 138 milioni. Generali ha precisato che, senza questo impatto, l’utile netto sarebbe stato pari a 1,54 miliardi di euro. Il consensus degli analisti - pubblicato sul sito Internet di Generali - indicava un utile netto di 1,33 miliardi di euro, con un intervallo compreso tra 1,08 e 1,44 miliardi di euro.

In aumento, invece, il risultato operativo, che si è attestato a 3,14 miliardi di euro, rispetto 3 miliardi ottenuti nel primo semestre del 2021 (+4,8%), beneficiando dello sviluppo positivo del segmento danni. Il dato è stato superiore al consensus degli analisti (2,96 miliardi di euro). Il Combined Ratio è salito al 92,5% (incidenza della sinistralità e spese della gestione assicurativa), per la maggiore sinistralità e per l’effetto dell’iperinflazione in Argentina.

I premi lordi complessivi sono cresciuti del 2,4% a 41,88 miliardi di euro, sostenuti dallo sviluppo del segmento Danni (+8,5%). Il consensus degli analisti indicava premi lordi per 41,12 miliardi di euro.

 

A fine giugno 2022 il patrimonio netto di Generali ammontava a 19,08 miliardi di euro, in calo del 34,9% rispetto ai 29,31 miliardi di inizio anno. Il management ha spiegato che la variazione è dovuta principalmente alla diminuzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per 10,88 miliardi, principalmente derivante dall’aumento dei tassi di interesse sui titoli obbligazionari governativi e corporate. Inoltre, Generali ha contabilizzato dividendi per 1,69 miliardi.

Alla stessa data gli Asset Under Management complessivi si attestavano a 635,4 miliardi di euro, registrando un calo del 10,5% rispetto al 31 dicembre 2021, in seguito all’andamento dei mercati finanziari, nonostante la raccolta netta positiva.

Sempre a fine giugno il Solvency Ratio (che rappresenta la visione regolamentare del capitale di gruppo e si basa sull’utilizzo del modello interno unicamente per le compagnie che hanno ottenuto la relativa approvazione da parte dell’IVASS, e sulla standard formula per le altre compagnie) era pari al 233%, rispetto al 227% di inizio anno. Generali ha spiegato che il miglioramento riflette principalmente il contributo della generazione normalizzata di capitale e le positive varianze di mercato (ascrivibili all’incremento dei tassi di interesse che ha controbilanciato il calo del mercato azionario, l’ampliamento degli spread e l’aumento della volatilità e dell’inflazione), che hanno più che compensato gli impatti negativi derivanti dai cambi regolamentari del primo trimestre, dalle operazioni di M&A, dall’accantonamento del dividendo del periodo e dall’operazione di riacquisto di azioni. Il consensus degli analisti indicava un Solvency Ratio del 232%.

 

Per il 2022 Generali conferma e prosegue con la strategia di ribilanciamento del portafoglio Vita a rafforzamento ulteriore della profittabilità e con una logica di più efficiente allocazione di capitale, pur in presenza di un rialzo dei tassi di interesse.

Nel Danni, l’obiettivo di Generali è di massimizzare la crescita profittevole e, parallelamente, di rafforzarsi nei mercati ad alto potenziale di crescita, ampliando la propria presenza e offerta sul territorio.

Con riferimento al segmento Asset Management nel corso del 2022 proseguiranno le attività identificate nel nuovo ciclo di piano, finalizzate all’ampliamento del catalogo prodotti, in particolare su real asset & private asset, e allo sviluppo della capacità distributiva.

Facendo leva su tutte queste iniziative e alla luce dei risultati raggiunti nel 1° semestre del 2022, Generali ha ribadito l’obiettivo di una crescita annua composta 2021-2024 degli utili per azione tra il 6% e l’8%. Inoltre, il management ha confermato l’indicazione di generare flussi di cassa netti disponibili nel periodo 2022-2024 superiori a 8,5 miliardi di euro e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel triennio 2022-2024 (in assenza di raccomandazioni regolamentari ostative) per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi.

 

Generali ha comunicato l’avvio delle operazioni di riacquisto di azioni proprie (buyback), in esecuzione della delibera dell’assemblea degli azionisti del 29 aprile 2022, che ha autorizzato l’acquisto e la disposizione di azioni proprie, ai fini dell’annullamento, per un esborso complessivo massimo di 500 milioni di euro e per un numero massimo di azioni corrispondente al 3% del capitale, per un periodo sino al 29 ottobre 2023.

Il programma di riacquisto si inquadra nel piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth in materia di politica della gestione del capitale ed è finalizzato a impiegare le risorse liquide in eccesso accumulate durante il triennio 2019-21 e non utilizzate per il capital redeployment e a fornire agli azionisti una remunerazione aggiuntiva alla distribuzione dei dividendi.

 

Nel corso della conference call a commento dei risultati semestrali il direttore finanziario di Generali, Cristiano Borean, ha segnalato che il valore di Btp in portafoglio si è ridotto a 52,8 miliardi di euro, dai 63 miliardi di inizio anno, aggiungendo che la compagnia risulta meno esposta alla volatilità dei titoli di stato.

Inoltre, il manager ha precisato che a fine luglio il Solvency Ratio era sceso al 223% in seguito all''acquisto del gruppo francese La Medicale e all’aumento dei tassi di interesse.

Tutte le ultime su: generali , primo semestre 2022
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.