FinecoBank, i conti del primo trimestre 2021
La compagnia ha terminato il periodo gennaio-marzo con un utile netto di 94,74 milioni di euro. In miglioramento anche il margine di intermediazione. Core Tier 1 ratio al 26,51%
di Redazione Soldionline 11 mag 2021 ore 12:54FinecoBank ha comunicato i risultati finanziari del primo trimestre 2021.
La compagnia ha terminato il periodo gennaio-marzo con un utile netto di 94,74 milioni di euro, in aumento del 3,6% rispetto ai 91,43 milioni contabilizzati nei primi tre mesi dello scorso anno, nonostante 5,8 milioni di contributi al Single Resolution Fund.
In miglioramento anche il margine di intermediazione, che è passato da 200,08 milioni a 218,21 milioni di euro (+9,1%), grazie all’aumento delle commissioni nette (+13,1%) e del risultato di negoziazione, coperture e fair value.
Il risultato di gestione (margine operativo lordo) di FinecoBank è cresciuto da 133,57 milioni a 144,45 milioni di euro (+8,1%).
A fine marzo 2021 il Core Tier 1 ratio di FinecoBank (uno dei principali indicatori di solidità patrimoniale degli istituti di credito) ammontava al 26,51%, rispetto al 28,56% al 31 dicembre 2020. Il management ha precisato che il calo è dovuto in parte all’aumento degli investimenti ditesoreria e principalmente all’aumento temporaneo degli asset ponderati per il rischio, collegati all’esposizione della Tesoreria verso controparti istituzionali finanziarie nel Regno Unito, nel contesto dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Alla stessa data il patrimonio netto era salito a 1,78 miliardi di euro.
Sempre a fine marzo 2021 il totale delle attività finanziarie aveva raggiunto i 97,1 miliardi di euro (+27,8% rispetto a marzo 2020); nel primo trimestre 2021 la raccolta è stata pari a 3,3 miliardi (+56,4% a/a).
Al 31 marzo 2021 i finanziamenti alla clientela di FinecoBank erano pari a 4,64 miliardi di euro, in crescita del 2,4% rispetto al dato di inizio anno e del 24% rispetto al 31 marzo 2020.
Alla stessa data l’ammontare dei crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) al netto delle rettifiche di valore era pari a 4 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020) con un coverage ratio dell’82,9%; il rapporto fra l’ammontare dei crediti deteriorati e l’ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attestava allo 0,1% (0,09% a inizio anno).