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Salvatore Ferragamo, i conti del primo trimestre 2020

Salvatore Ferragamo ha confermato gli obiettivi di medio lungo termine, ma non ha formulato previsioni attendibili circa la performance di vendita nei vari mercati e canali distributivi per l’esercizio in corso

di Edoardo Fagnani 12 mag 2020 ore 18:26

salvatore-ferragamoSalvatore Ferragamo ha comunicato i risultati del primo trimestre del 2020, periodo chiuso con ricavi per 221,73 milioni di euro, in contrazione del 30,1% rispetto ai 317,08 milioni ottenuti nei primi tre mesi dello scorso esercizio; a tassi di cambio costanti, il fatturato sarebbe sceso del 31,5%. Il management ha precisato il gruppo ha registrato una solida performance nel mese di gennaio in tutti i mercati principali, che si è poi progressivamente deteriorata, nei mesi di febbraio e marzo, prima in Cina e in Asia e successivamente in Europa, in America e nel resto del mondo, a seguito del rapido diffondersi della pandemia dovuta al nuovo coronavirus.

In decisa flessione anche il margine operativo lordo, che è sceso da 65,06 milioni a 11,56 milioni di euro (-82,2%); di conseguenza, la marginalità si è ridotta al 5,2%.

Il risultato finale è stato negativo per 39,08 milioni di euro, rispetto all’utile di 10,16 milioni contabilizzato nei primi tre mesi del 2019.

 

A fine marzo 2020 l’indebitamento netto era salito a 531,44 milioni di euro, rispetto ai 504,43 milioni di inizio anno.

Nel corso dei primi tre mesi del 2020 gli investimenti in attività materiali e immateriali sono stati pari a 5,43 milioni di euro, in calo del 48,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a seguito della revisione del piano di investimenti atto a mantenere esclusivamente quelli ritenuti essenziali o prioritari.

Nel periodo in esame le attività operative hanno assorbito cassa per 17,84 milioni di euro.

 

I vertici di Salvatore Ferragamo hanno confermato gli obiettivi di medio lungo termine, ma non ritengono di potere formulare previsioni attendibili circa la performance di vendita nei vari mercati e canali distributivi per l’esercizio in corso.

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