Salvatore Ferragamo, i numeri dei primi nove mesi del 2019

Salvatore Ferragamo ha comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2019, periodo chiuso con ricavi per 994,36 milioni di euro, in aumento del 2,3% rispetto ai 971,86 milioni ottenuti nei primi tre trimestri dello scorso esercizio; a tassi di cambio costanti, il fatturato sarebbe aumentato dell’1,9%. Il management ha precisato che l’area Asia Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di ricavi per il gruppo. Nel solo terzo trimestre i ricavi di Salvatore Ferragamo si sono ridotti del 2,9% (-3,6% a cambi costanti).

Nei nove mesi il margine operativo lordo è salito da 149,03 milioni a 242,72 milioni di euro, in conseguenza all’applicazione dei nuovi principi contabili; la marginalità è pari al 24,4%. L'EBITDA adjusted (escludendo i nuovi principi contabili) è stato pari a 146,77 milioni di euro, con una marginalità del 14,8%.

Al contrario, l’utile netto, si è ridotto da 64,1 milioni a 59,97 milioni di euro, in seguito a maggiori oneri finanziari. Escludendo l'impatto dei nuovi principi contabili l'utile netto di Salvatore Ferragamo nei primi nove mesi del 2019 è stato pari a 63,14 milioni di euro.

A fine settembre la posizione finanziaria netta era diventata negativa per 538,04 milioni di euro, rispetto al valore positivo di 169 milioni di inizio anno, in conseguenza all’applicazione dei nuovi principi contabili.

Nel corso dei primi nove mesi del 2019 gli investimenti in attività materiali e immateriali sono stati pari a 40 milioni di euro, rispetto ai 45 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, principalmente destinati al rinnovamento del network di negozi e allo sviluppo dei progetti in ambito tecnologico.

Nel periodo in esame le attività operative hanno generato un flusso di cassa di 182,91 milioni di euro.

I vertici di Salvatore Ferragamo ritengono che il rallentamento dei ricavi e dei margini operativi registrato nel corso del terzo trimestre 2019, possa proseguire nell’ultima parte dell’anno.