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ENI, i risultati finanziari del primo trimestre 2021

Il periodo in esame si è chiuso con ricavi e redditività in ripresa. Il Cane a sei Zampe ha fornito alcune indicazioni per l’esercizio in corso

di Redazione Soldionline 30 apr 2021 ore 08:26

eni_20ENI ha comunicato i risultati operativi e finanziari del primo trimestre 2021, periodo chiuso con ricavi e redditività in ripresa, in seguito al rafforzamento dello scenario upstream con il prezzo del petrolio Brent a 61 dollari al barile (+21% sul primo trimestre 2020; +38% sul quarto trimestre 2020).

Il Cane a sei Zampe ha fornito alcune indicazioni per l’esercizio in corso.

 

ENI, i risultati del primo trimestre 2021

ENI ha chiuso il primo trimestre del 2021 con ricavi pari a 14,49 miliardi di euro, in aumento del 4% rispetto ai 13,87 miliardi di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.

Il Cane a sei zampe ha terminato il periodo in esame con un utile operativo di 1,86 miliardi di euro, rispetto al rosso di 1,1 miliardi dei primi tre mesi dello scorso anno. L’utile operativo adjusted è stato pari a 1,32 miliardi di euro, in aumento dell’1% rispetto agli 1,31 miliardi dei primi tre mesi del 2020.

Nel trimestre ENI ha registrato un utile netto di 856 milioni di euro, rispetto al passivo di 2,93 miliardi contabilizzato nello stesso periodo dello scorso anno. A livello adjusted l’utile netto è salito da 59 milioni a 270 milioni di euro.

La produzione di idrocarburi del trimestre è stata pari a 1,7 milioni di barili equivalenti al giorno, in calo del 5%, (al netto dei tagli OPEC+, dell’effetto prezzo positivo dei PSA e del portafoglio) come conseguenza del rallenta mento degli investimenti di sviluppo, parzialmente compensato dalla crescita delle produzioni in Egitto supportata dalla robusta ripresa della domanda gas nel paese.

 

ENI, quali erano le stime degli analisti sul primo trimestre 2021

Le previsioni pubblicate sul sito di ENI indicavano un risultato operativo adjusted pari a 1,51 miliardi di euro e un utile netto adjusted di 0,44 miliardi di euro.

La produzione era stimata a 1,7 milioni di barili equivalenti al giorno.

 

ENI, sale l’indebitamento a fine marzo 2021

Al 31 marzo 2021 l’indebitamento finanziario netto di ENI era pari a 17,51 miliardi di euro, in aumento rispetto al valore di inizio anno (16,59 miliardi) e con un leverage (rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto comprese le interessenze di terzi) di 0,44 (lo stesso valore di inizio anno).

Nel primo trimestre ENI ha generato un flusso di cassa operativa di 1,38 miliardi di euro, beneficiando di un maggiore volume di crediti con scadenza nei successivi reporting period ceduti in factoring rispetto al quarto trimestre 2020.

Gli investimenti netti sono stati pari a 1,39 miliardi di euro (rispetto agli 1,91 miliardi del primo trimestre 2020), finanziati interamente dal flusso di cassa ante variazione circolante al costo di rimpiazzo.

 

ENI, alcune stime per il 2021

ENI ha fornito alcune indicazioni finanziarie e operative per l’intero 2021.

Nel dettaglio, il management prevede una generazione di free cash flow nell’anno superiore a 3 miliardi di euro sulla base dei prezzi correnti del Brent di 60 dollari/barile.

ENI ha confermato la produzione di idrocarburi nell’anno pari a circa 1,7 milioni di barili equivalenti al giorno, assumendo tagli OPEC+ di circa 35 mila boe/giorno in media annua.

Inoltre, il management ha indicato una previsione di spending organico per investimenti di circa 6 miliardi di euro, mentre al prezzo corrente del Brent di 60 dollari al barile stima un cash flow operativo ante working capital superiore a 9 miliardi.

ENI ha segnalato che la cash neutrality per la copertura della spesa organica e del floor dividend è raggiunta con un livello del Brent pari a 51 dollari al barile.

 

ENI, le indicazioni sul dividendo

ENI ha anticipato che a fine luglio, in occasione dell’Interim Report, sarà comunicato l’aggiornamento della previsione del Brent di riferimento 2021 che contribuirà alla determinazione della componente variabile del dividendo e della possibile riattivazione del buy-back nel 2021.

Il management ha ricordato che al floor dividend di 0,36 euro per azione, verrà sommata una componente variabile di valore crescente a partire da un Brent di riferimento pari a 43 dollari al barile.

Il buy-back sarà attivato a partire da un Brent di riferimento di 56 dollari al barile.

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