ENI, i risultati del 1° semestre 2023
Il colosso petrolifero ha risentito di un contesto economico meno favorevole. Il management ha fornito anche le indicazioni finanziarie e operative per l’intero 2023
di Redazione Soldionline 28 lug 2023 ore 08:16ENI ha comunicato i risultati finanziari del 1° semestre 2023, periodo in cui il colosso petrolifero ha risentito di un contesto economico meno favorevole. Di conseguenza, il Cane a sei zampe ha evidenziato una flessione dei ricavi e della redditività. Tuttavia, i principali dati del 2° trimestre sono stati migliori del consensus degli analisti.
Il management ha fornito anche le indicazioni finanziarie e operative per l’intero 2023.
ENI, ricavi e redditività nel 1° semestre 2023
Il colosso petrolifero ha terminato i primi sei mesi dell’esercizio con ricavi della gestione caratteristica pari a 46,78 miliardi di euro, in flessione del 27% rispetto ai 63,69 miliardi ottenuti nel 1° semestre dell’anno precedente. Nel periodo in esame la produzione di idrocarburi è salita dell’1% a 1,63 milioni di boe/giorno.
ENI ha chiuso la prima metà del 2023 con un utile operativo adjusted di 8,02 miliari di euro, in contrazione rispetto agli 11,03 miliardi ottenuti nei primi sei mesi dell’esercizio precedente.
Il risultato netto adjusted è stato positivo per 4,84 miliardi di euro, risultato che si confronta i 7,08 miliardi contabilizzati nel primo semestre del 2022. Il risultato netto è stato positivo per 2,68 miliardi di euro.
ENI, i numeri del 2° trimestre 2023
Il Cane a sei zampe ha terminato il secondo trimestre del 2022 con un risultato operativo adjusted positivo per 3,38 miliardi di euro, rispetto ai 5,84 miliardi del corrispondente periodo dell’anno precedente. Il risultato netto adjusted è sceso a 1,94 miliardi, rispetto ai 3,81 miliardi contabilizzati nel secondo trimestre del 2022.
Nel periodo in esame la produzione di idrocarburi è salita del 2% a 1,61 milioni di boe/giorno.
ENI, il consensus degli analisti sul 2° trimestre 2023
Il consensus degli analisti, pubblicato sul sito Internet della società, indicava un utile operativo adjusted pari a circa 2,66 miliardi di euro e un utile netto adjusted per circa 1,64 miliardi di euro.
La produzione era indicata a 1,6 milioni di barili equivalenti al giorno.
ENI, indebitamento, flussi di cassa e investimenti
A fine giugno 2023 l’indebitamento netto di ENI era salito a 12,94 miliardi di euro, rispetto agli 11,98 miliardi di inizio anno. Alla stessa data il leverage era pari a 0,23.
Nell’intero semestre ENI ha registrato una generazione di cassa operativa pari a 7,45 miliardi di euro. Nello stesso periodo gli investimenti netti sono stati pari a 4,81 miliardi; di conseguenza, gli investimenti sono stati coperti interamente dal flusso di cassa adjusted.
ENI, le stime per il 2023
I vertici di ENI hanno confermato il target per l’EBIT adjusted a 12 miliardi di euro, nonostante il peggioramento dello scenario, con un aumento della prestazione industriale di circa 2 miliardi. Inoltre, alle assunzioni peggiorative di scenario, il flusso di cassa (prima della variazione del circolante) è atteso nell’intervallo 15,5-16 miliardi di euro, riflettendo analogamente il miglioramento della prestazione industriale.
La produzione di idrocarburi nel 2023 è confermata tra gli 1,63 e gli 1,67 milioni di boe/giorno, allo scenario di 80 dollari/barile nel 2023. Nel solo 3° trimestre 2023 la produzione è prevista a 1,63 milioni di boe al giorno.
Gli investimenti sono attesi inferiori a 9 miliardi di euro, in riduzione rispetto alla precedente previsione di 9,2 miliardi e a quella iniziale di 9,5 miliardi, beneficiando di continue azioni di ottimizzazione e di efficienza.
ENI, la politica dei dividendi
Con riferimento alla remunerazione degli azionisti, il management di ENI ha confermato il dividendo di 0,94 euro per azione con riferimento all’esercizio 2023, approvato dell’assemblea del 10 maggio 2023. La prima tranche trimestrale di 0,24 euro sarà staccata lunedì 18 settembre 2023.
Il piano di acquisto di azioni proprie approvato dalla stessa assemblea per un ammontare di 2,2 miliardi di euro fino ad un massimo di 3,5 miliardi è stato avviato a maggio con completamento atteso entro aprile 2024.