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ENI, i risultati del primo semestre 2021. Fissato l'acconto sul dividendo 2022

ENI ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2022 (relativo all'esercizio 2021), pari a 0,43 euro per azione. La cedola sarà staccata il 20 settembre

di Redazione Soldionline 30 lug 2021 ore 08:56

eni_20ENI ha comunicato i risultati finanziari del primo semestre del 2021, che hanno beneficiato di un contesto economico più favorevole e uno scenario energetico con fondamentali migliorati. Il management del Cane a sei Zampe ha evidenziato che i dati hanno confermato il progressivo trend di recupero già in atto da tre trimestri.

Il CdA ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2022 (relativo all'esercizio 2021), pari a 0,43 euro per azione, mediante utilizzo delle riserve disponibili di ENI. La cedola sarà staccata il 20 settembre e messa in pagamento il 22 settembre.

 

ENI, i conti economici del primo semestre 2021

Il colosso petrolifero ha terminato il periodo in esame con ricavi della gestione caratteristica pari a 30,79 miliardi di euro, in aumento del 40% rispetto ai 22,03 miliardi ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno. Nel semestre la produzione di idrocarburi è scesa del 6% a 1,65 milioni di boe/giorno.

ENI ha chiuso i primi sei mesi del 2021 con un utile operativo adjusted di 3,37 miliari di euro, in forte aumento rispetto agli 873 milioni ottenuti nello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Il risultato netto adjusted è stato positivo per 1,2 miliardi di euro, risultato che si confronta il rosso di 655 milioni contabilizzato nel primo semestre del 2020. Il risultato netto è stato positivo per 1,1 miliardi di euro, per effetto della migliore performance operativa e della normalizzazione del tax rate (58% nel semestre) dovuta al miglioramento dello scenario upstream e alle migliori previsioni reddituali delle attività green in Italia.

 

ENI, il secondo trimestre 2021

Il Cane a sei zampe ha terminato il secondo trimestre del 2021 con un risultato operativo adjusted positivo per 2,05 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 434 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente. Il risultato netto adjusted è tornato positivo per 929 milioni, rispetto al rosso di 714 milioni contabilizzato nel secondo trimestre del 2020.

Nel periodo in esame la produzione di idrocarburi è scesa dell’8% a 1,6 milioni di boe/giorno.

Il consensus degli analisti, pubblicato sul sito Internet della società, indicava un utile operativo adjusted pari a circa 1,62 miliardi di euro e un utile netto adjusted per circa 0,57 miliardi di euro.

 

ENI, indebitamento, flussi di cassa e investimenti

A fine giugno 2021 l’indebitamento netto di ENI era sceso a 15,32 miliardi di euro, rispetto ai 16,59 miliardi di inizio anno. Alla stessa data il leverage era pari a 0,38.

Nel primo semestre del 2021 ENI ha registrato una generazione di cassa operativa pari a 4,76 miliardi di euro.

Nella prima metà dell’anno gli investimenti netti sono stati pari a 2,91 miliardi; gli investimenti sono stati finanziati interamente dal flusso di cassa adjusted.

 

ENI, le stime per il 2021

I vertici di ENI hanno segnalato che per il 2021 è previsto un cash flow operativo ante working capital superiore a 10 miliardi di euro, assumendo il prezzo del Brent a 65 dollari al barile, oltre a un margine di raffinazione SERM leggermente negativo.

La produzione di idrocarburi 2021 è confermata a circa 1,7 milioni di boe/giorno, mentre la produzione nel terzo trimestre è attesa a 1,68 milioni di boe/giorno.

Lo spending organico per investimenti è di circa 6 miliardi di euro, di cui circa 4,5 miliardi nell’E&P

La capacità rinnovabile installata e in costruzione è attesa in forte crescita con target a fine anno pari a 2 GW, in significativo aumento rispetto alla precedente previsione di circa 1 GW. Grazie anche alle recenti acquisizioni, ENI  stima che la capacità installata passi dal target iniziale di 0,7 GW a 1,2 GW a fine 2021.

 

ENI, il dividendo 2022

Il consiglio di amministrazione di ENI, avendo valutato il miglioramento dei fondamentali dello scenario energetico e le prospettive di evoluzione del mercato, ha deliberato uno scenario di riferimento Brent di 65 dollari al barile che in funzione della politica di remunerazione degli azionisti ha determinato  un dividendo annuale nell’esercizio fiscale 2021 di 0,86 euro per azione che cresce di oltre il 100% rispetto al 2020 ritornando a livelli pre-COVID, oltre all’avvio di un programma di buy-back da 400 milioni di euro.

In forza della delega conferita dall’assemblea degli azionisti, il CdA ha deliberato la distribuzione del 50% del dividendo previsionale a titolo di acconto dividendo 2022 (relativo all'esercizio 2021), pari a 0,43 euro per azione, mediante utilizzo delle riserve disponibili di ENI. La cedola sarà staccata il 20 settembre e messa in pagamento il 22 settembre.

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