Edison, i conti del 2020
di Redazione Lapenna del Web 18 feb 2021 ore 07:58 Le news sul tuo SmartphoneEdison ha comunicato i risultati del 2020, esercizio chiuso con ricavi per 6,39 miliardi di euro, in flessione rispetto agli 8,2 miliardi ottenuti nell’anno precedente, in seguito alla contrazione dei prezzi di vendita. In aumento, invece, il margine operativo lordo, che è passato da 587 milioni a 684 milioni di euro (+13,6%). La società energetica ha terminato lo scorso anno con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 19 milioni di euro, rispetto al passivo di 436 milioni contabilizzato nel 2019 che risentiva in misura maggiore delle svalutazioni delle attività E&P oggetto di dismissione.
A fine 2020 l’indebitamento finanziario netto di Edison era sceso a 513 milioni di euro, rispetto ai 516 milioni di inizio anno, risultato di una politica dinamica di investimenti, una positiva performance industriale e della dismissione delle discontinued operations.
I vertici di Edison prevedono di chiudere l’esercizio 2021 con un margine operativo lordo compreso tra i 680 e i 740 milioni di euro.
Il consiglio di amministrazione di Edison, tenuto anche conto dei significativi progressi fatti sul fronte del rischio del proprio business a seguito della strategia di abbandonare definitivamente il settore E&P, ha deciso di proporre all’assemblea l’integrale ripianamento delle perdite esistenti al 31 dicembre pari a 918 milioni di euro (di cui 68 milioni di euro riferiti al 2020) oltre che mediante utilizzo delle riserve disponibili di 277 milioni di euro, anche mediante riduzione del capitale per 641 milioni di euro.
In considerazione alla circostanza che alle azioni di risparmio non potrà essere distribuito un dividendo privilegiato per il quinto esercizio consecutivo, i titolari di tale categoria di azioni hanno facoltà di richiedere la conversione delle stesse in azioni ordinarie, nel rapporto di un'azione per ciascuna azione di risparmio posseduta, inviando domanda alla società entro il 31 marzo 2021. Edison ha ricordato che le azioni di risparmio sono tuttora negoziate a Piazza Affari, mentre le azioni ordinarie sono azioni non più negoziate. Inoltre, le azioni ordinarie a servizio della conversione volontaria delle azioni di risparmio saranno emesse dopo l’esecuzione della delibera di riduzione del capitale ordinario e, quindi, risulteranno escluse dagli effetti di questa riduzione.
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