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Credito Valtellinese, in rosso i primi nove mesi del 2016

di Edoardo Fagnani 9 nov 2016 ore 08:05 Le news sul tuo Smartphone

credito-valtellineseIl Credito Valtellinese ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con una perdita netta di 136 milioni di euro, in forte peggioramento rispetto all’utile di 11,88 milioni contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno; il dato è stato penalizzato dalle rettifiche nette di valore per deterioramento crediti e altre attività finanziarie che assommano a 389 milioni di euro contro i 225 milioni del periodo di confronto. Il risultato di gestione si è ridotto del 38%, passando da 282,25 milioni a 175 milioni di euro, mentre i proventi operativi si sono ridotti da 655,71 milioni a 558,91 milioni di euro (-14,8%). Il margine di interesse si è attestato a 315,93 milioni di euro, in riduzione del 10,2% rispetto a 351,98 milioni di euro del corrispondente periodo del 2015; la flessione risente sia della caduta dei parametri di mercato, sia del minore apporto degli interessi da “carry trade”, correlato alla ricomposizione del portafoglio titoli.

A fine settembre gli impieghi alla clientela ammontavano a 17,81 miliardi di euro, in flessione del 6,5% rispetto al valore di inizio anno (19,05 miliardi).
Alla stessa data i crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore, erano pari a 3,3 miliardi di euro, in calo dell’1% rispetto ai 3,36 miliardi di inizio anno, con un coverage ratio complessivo del 40,3%, sostanzialmente stabile rispetto a fine dicembre. Le attività finanziarie erano pari a 5,4 miliardi di euro ed erano principalmente rappresentate da titoli di Stato italiani, che ammontavano a 5 miliardi di euro. Sempre a fine settembre il patrimonio netto era pari a circa 1,97 miliardi di euro, mentre il Common Equity Tier 1 era pari al 12,4%, a fronte di attività di rischio ponderate per 14,8 miliardi di euro.

I vertici del Credito Valtellinese hanno segnalato i risultati dell’esercizio potranno scontare gli effetti di ulteriori interventi, in termini di rettifiche su crediti, coerenti con l’obiettivo strategico di ridurre in misura significativa lo stock dei crediti non performing nonché di migliorare le performance di recupero. Inoltre, i risultati dell’esercizio potranno essere influenzati da oneri straordinari correlati all’implementazione di alcune azioni previste dall’Action plan 2017-2018.

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