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Credem, i risultati finanziari del 1° semestre 2023

di Redazione Soldionline 7 ago 2023 ore 18:50 Le news sul tuo Smartphone

credem_5Il Credem ha comunicato i risultati economici e finanziari del 1° semestre 2023.

L’istituto ha terminato il periodo in esame con un utile netto di 298,69 milioni di euro, in aumento del 90,3% rispetto ai 157,03 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2022, nonostante i 25 milioni di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà.

In miglioramento anche il risultato di gestione finanziaria e assicurativa, che è salito da 656,65 milioni a 928,1 milioni di euro. Il margine di intermediazione è aumentato da 576,51 milioni a 967,99 milioni di euro, beneficiando di un aumento del margine di interesse.

 

A fine giugno 2023 gli impieghi alla clientela ammontavano a 34,76 miliardi di euro (+3,7% a/a), mentre i crediti problematici totali netti erano pari a 328 milioni di euro, in calo dell'8% rispetto a 356,6 milioni di euro a fine 1° semestre 2022.

Alla stessa data i crediti problematici totali lordi ammontavano a 720,7 milioni di euro, in contrazione del 3,3% rispetto ai 745,4 milioni a fine giugno 2022. La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi era del 54,5% (52,2% a fine primo semestre 2022).

Alla stessa data le sofferenze nette su impieghi netti erano pari allo 0,23%; la percentuale di copertura delle sofferenze era del 74,4%.

Sempre a fine giugno 2023 il Common Equity Tier 1 (fully loaded calcolato su Credemholding) si era attestato al 14,4%, ampiamente sopra al valore minimo assegnato per il 2023 e pari al 7,56%.

 

Il management del Credem conferma il mantenimento di un'elevata qualità del credito e la solidità del profilo di rischio e dei livelli patrimoniali. In questo contesto, il margine finanziario dovrebbe continuare ad essere sostenuto dai volumi e dall'evoluzione dei tassi, dove la banca si attende tuttavia una tensione della forbice clientela; le commissioni potrebbero risentire della dinamica dei mercati.

Inoltre, i costi operativi recepiranno un’accelerazione della progettualità, mentre il rischio di credito dovrebbe rimanere complessivamente contenuto.

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