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Credem, i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022

di Redazione Soldionline 10 nov 2022 ore 20:51 Le news sul tuo Smartphone

credem_5Il Credem ha comunicato i risultati economici e finanziari dei primi nove mesi del 2022.

L’istituto ha terminato il periodo in esame con un utile netto di 222,6 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 275,85 milioni contabilizzati nei primi nove mesi del 2021, dopo aver spesato 58 milioni di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficolta. Inoltre, il dato dello scorso anno scontava l’apporto contabile dell’acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento (badwill) che aveva positivamente influenzato il risultato per 95,6 milioni di euro.

In miglioramento, invece, il risultato di gestione finanziaria e assicurativa, che è salito da 929,87 milioni a 994,18 milioni di euro. Il margine di intermediazione è cresciuto da 965,11 milioni a 1,04 miliardi di euro, beneficiando dell'aumento del margine di interesse e delle commissioni nette.

 

A fine settembre 2022 gli impieghi alla clientela ammontavano a 33,23 miliardi di euro (+5,6% a/a), mentre i crediti problematici totali netti erano pari a 346 milioni di euro, in calo del 13,6% rispetto a 400,5 milioni di euro alla fine terzo trimestre 2021.

Alla stessa data i crediti problematici totali lordi ammontavano a 734,5 milioni di euro, in contrazione del 10,8% rispetto agli 823,8 milioni a fine settembre 2021. La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi era del 52,9% (51,4% a fine settembre 2021).

Alla stessa data le sofferenze nette su impieghi netti erano pari allo 0,24%; la percentuale di copertura delle sofferenze era del 74,2%.

Sempre a fine settembre 2022 il Common Equity Tier 1 (fully loaded calcolato su Credemholding) si era attestato al 13,68%, ampiamente sopra al valore minimo assegnato per il 2022 e pari al 7,56%.

 

Il management del Credem ritiene di essere in grado di proseguire nella generazione di ricavi, in continuità con quanto avvenuto nel corso dei primi nove mesi del 2022. La prosecuzione della crescita dei tassi, attesa per l’ultimo trimestre 2022, dovrebbe sostenere il margine finanziario e compensare le commissioni nette indebolite dalla volatilità dei mercati azionari.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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