Credem, i conti dei primi nove mesi del 2018
di Edoardo Fagnani 8 nov 2018 ore 19:58 Le news sul tuo SmartphoneIl Credem ha terminato i primi nove mesi del 2018 con un utile netto di 151 milioni di euro, in aumento del 3,1% rispetto ai 146,53 milioni di euro contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Non considerando la contribuzione ai fondi di risoluzione e di tutela dei depositi, l’utile netto consolidato sarebbe pari a 168,1 milioni di euro. In miglioramento anche il risultato di gestione che è salito da 311,4 milioni a 315,7 milioni di euro (+1,4%). In aumento del 2% il margine di intermediazione, passato da 850,6 milioni a 867,4 milioni di euro.
A fine settembre il Common Equity Tier 1 si era attestato al 13,14%, ampiamente sopra al valore minimo assegnato pari a 7,375%. Sempre a fine settembre gli impieghi alla clientela ammontavano a 24,09 miliardi di euro (+2,6% a/a), mentre i crediti problematici totali netti erano pari a 603,9 milioni di euro, in calo del 22,9% rispetto ai 782,8 milioni di euro dei primi nove mesi 2017. La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi è del 51,9% (43,9% a fine settembre 2017).
Alla stessa data le sofferenze nette su impieghi netti erano pari all’1,05%, in calo rispetto all’1,43% dello stesso periodo del 2017; la percentuale di copertura delle sofferenze era del 68,4%.
Il management del Credem ha ricordato che le principali linee guida della gestione prevedono un ulteriore sviluppo sia dell’aggregato creditizio che della raccolta.
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