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Credem, i conti del 2020. Dividendo 2021 di 0,2 euro

di Edoardo Fagnani 11 mar 2021 ore 18:16 Le news sul tuo Smartphone

credem_5Il Credem ha comunicato i risultati economici e finanziari del 2020.

 

L’istituto ha terminato lo scorso anno con un utile netto di 201,6 milioni di euro, in aumento dello 0,1% rispetto ai 201,31 milioni contabilizzati nel 2019, nonostante i 40,5 milioni di contributi ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà e i 51,9 milioni di svalutazioni collettive aggiuntive a tutela di future perdite su crediti.

In calo, invece, il risultato di gestione finanziaria e assicurativa, che è sceso da 1,11 miliardi a 1,06 miliardi di euro.

Praticamente invariato il margine di intermediazione (1,2 miliardi di euro), nonostante la contrazione delle commissioni nette (-4,2% a 576,6 milioni).

 

A fine 2020 gli impieghi alla clientela ammontavano a 29,3 miliardi di euro (+9,8% a/a), mentre i crediti problematici totali netti erano pari a 420,8 milioni di euro, in calo del 14,3% rispetto a 490,9 milioni di euro alla fine del 2019. I crediti problematici totali lordi ammontavano invece a 876,4 milioni di euro, in calo del 14,5% rispetto agli 1,02 miliardi a fine 2019. La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi era del 52% (52,1% a inizio anno).

Alla stessa data le sofferenze nette su impieghi netti erano pari allo 0,43%; la percentuale di copertura delle sofferenze era del 71,8%.

Sempre a fine 2020 il Common Equity Tier 1 (fully loaded calcolato su Credemholding) si era attestato al 14%, ampiamente sopra al valore minimo assegnato per il 2020 e pari al 7,56%.

 

Il management del Credem ha segnalato che, in un contesto esterno in cui si ipotizza, per il 2021, un ritorno allo sviluppo economico, soprattutto nella seconda parte dell’anno, sarebbe presumibile per un andamento nel complesso lineare per quanto riguarda la componente stabile dei ricavi, con una crescente incidenza della componente commissionale rispetto ad un margine finanziario che rimarrà sotto pressione a causa della concorrenza sul pricing degli impieghi e della contrazione dei tassi sul mercato obbligazionario, ove è prevista una maggiore diversificazione del portafoglio mobiliare a presidio della volatilità patrimoniale.

Il rischio di credito è atteso sostanzialmente stabile ma, stante l’elevata variabilità dello scenario macroeconomico, rimane oggetto di monitoraggi frequenti e implementazione di sistemi di “early warning” per cogliere in maniera tempestiva eventuali deterioramenti dello scenario.

 

Il management del Credem ha proposto la distribuzione di un dividendo 2021 (relativo all’esercizio 2020) di 0,2 euro per azione, nel rispetto delle raccomandazioni delle autorità di vigilanza; il monte dividendi complessivo ammonta quindi a circa 66 milioni di euro. La cedola sarà staccata lunedì 17 maggio 2021 e messa in pagamento il 19 maggio.

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