Campari, i conti dei primi nove mesi del 2020
Campari prevede che le misure restrittive reintrodotte dai governi di molti mercati possano impattare negativamente i consumi nel canale on-premise
di Redazione Soldionline 27 ott 2020 ore 11:32Campari ha diffuso i dati finanziari dei primi nove mesi del 2020, periodo che riflette il pieno impatto della pandemia da COVID-19 e le conseguenti misure restrittive in tutti i mercati chiave nella prima parte dell’anno.
Nel periodo in esame la società ha registrato ricavi netti per 1,28 miliardi di euro, in contrazione dell’1,6% rispetto agli 1,3 miliardi realizzati nei primi nove mesi dello scorso esercizio. Il management ha precisato che la flessione organica delle vendite è stata pari al 2,8%, mentre l’effetto cambi è stato negativo per l’1,5%; solo la variazione di perimetro di gruppo ha fornito un contributo positivo (+2,7%).
In flessione anche il margine operativo lordo rettificato, che è sceso da 340,3 milioni a 307,1 milioni di euro (-9,7%); di conseguenza, la marginalità è peggiorata dal 26,1% al 23,9%.
Campari ha terminato il periodo gennaio-settembre con un utile ante imposte rettificato di 220 milioni di euro, in contrazione del 15,1% rispetto ai 259 milioni contabilizzati nei primi nove mesi del 2019. L’utile ante imposte è stato pari a 190,2 milioni di euro (-22,4%).
Nel solo terzo trimestre i ricavi della società sono saliti del 12,8% a 513,8 milioni di euro, mentre il risultato ante imposte rettificato è stato positivo per 109,3 milioni di euro.
Campari ha segnalato la performance del gruppo nel terzo trimestre ha beneficiato dell’effetto legato all’incremento dei consumi durante le vacanze trascorse nei paesi d’origine anziché all’estero.
A fine settembre 2020 l’indebitamento netto del gruppo era salito a 1,07 miliardi di euro, rispetto ai 777,4 milioni di inizio anno, principalmente per effetto delle acquisizioni di RFD e Champagne Lallier, dell’investimento in Tannico, del pagamento del dividendo e del riacquisto di azioni proprie, per un ammontare complessivo di 461,6 milioni di euro.
Con riferimento al resto del 2020 il management di Campari prevede che le misure restrittive reintrodotte dai governi di molti mercati possano impattare negativamente i consumi nel canale on-premise, il cui andamento rimane altamente imprevedibile soprattutto in relazione al picco stagionale di fine anno.
Inoltre, il management stima che le vendite negli Stati Uniti possano continuare a risentire delle attività di destoccaggio in corso a livello dei distributori, rispetto ai trend molto positivi dei dati di consumo.