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Campari, i conti del primo trimestre 2021

Campari ha diffuso i dati finanziari del primo trimestre del 2021, chiuso con ricavi e redditività in forte miglioramento

di Edoardo Fagnani 4 mag 2021 ore 11:09

campari-groupCampari ha diffuso i dati finanziari del primo trimestre del 2021, chiuso con ricavi e redditività in forte miglioramento.

La società ha segnalato che la crescita guidata dai mercati a maggiore esposizione off-premise, in particolare Nord America e Nord Europa, e dai mercati emergenti, che con la ripresa di Giamaica, Brasile e Argentina, ha compensato la debolezza del canale on-premise nonché del canale Global Travel Retail, ancora influenzati negativamente dai lockdown.

 

Campari ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con ricavi netti per 397,9 milioni di euro, in aumento del 10,5% rispetto ai 360,2 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Il management ha precisato che la crescita organica delle vendite è stata pari al 17,9%, mentre l’effetto cambi è stato negativo per il 6,6%; la variazione di perimetro di gruppo ha fornito un contributo negativo dello 0,8%. “Se confrontate con il primo trimestre 2019, che rappresenta la base di riferimento invariata rispetto all’impatto Covid-19, la crescita organica è stata pari a +12,1%”, ha precisato Campari.

In forte aumento anche il margine operativo lordo rettificato, che è salito da 67,5 milioni a 87,6 milioni di euro (-29,9%); di conseguenza, la marginalità è migliorata dal 18,7% al 22%.

Campari ha terminato il primo trimestre del 2021 con un utile ante imposte rettificato di 64,1 milioni di euro, in aumento dell’84,7% rispetto ai 34,7 milioni contabilizzati nei primi tre mesi del 2020. L’utile ante imposte è stato pari a 64,8 milioni di euro (+112,1%).

 

A fine marzo 2021 l’indebitamento netto di Campari era sceso a 1,07 miliardi di euro, rispetto agli 1,1 miliardi di inizio anno, grazie al free cash flow positivo generato dal business.

Il multiplo di debito finanziario netto su EBITDA rettificato al 31 marzo 2021 è pari a 2,5 volte, in flessione rispetto a 2,8 volte al 31 dicembre 2020. Il management ha precisato che l'incremento è dovuto alla generazione di cassa positiva e alla solida crescita dell'EBITDA rettificato nel primo trimestre 2021.

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