BPER Banca, i conti del 1° trimestre 2023
Il management di BPER Banca ha segnalato che la redditività dell’istituto continuerà a essere sostenuta in particolare dal margine di interesse
di Redazione Soldionline 9 mag 2023 ore 19:25BPER Banca ha comunicato i risultati finanziari del 1° trimestre 2023, periodo chiuso con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 290,68 milioni di euro, risultato che si confronta con gli 112,67 milioni contabilizzati nei primi tre mesi dello scorso anno. In miglioramento anche il risultato della gestione operativa, che è cresciuto da 325,32 milioni a 642,62 milioni di euro, mentre i proventi operativi sono aumentati del 49,2% a 1,32 miliardi di euro, in seguito al balzo del margine di interesse (+92,9% a 725,99 milioni), grazie in particolare al maggior contributo della componente commerciale, all’andamento favorevole dei tassi e al contributo derivante dalla gestione del portafoglio titoli.
Il cost income ratio del trimestre è stato pari al 51,3%, inferiore sia rispetto al 63,2% del primo trimestre 2022 che al dato relativo all’intero 2022 (65,5%).
A fine marzo 2023 i crediti lordi verso la clientela erano pari a 91,9 miliardi di euro (89,4 miliardi i crediti netti) in calo dell’1,8%. All’interno dell’aggregato i crediti performing ammontavano a 88,9 miliardi, mentre i crediti deteriorati erano pari a 3 miliardi di euro.
Alla stessa data l’incidenza dei crediti lordi (NPE Ratio lordo proforma) era pari al 2,9%, in calo rispetto al dato di fine 2022 (3,2%), mentre l’incidenza dei crediti netti verso clientela (NPE ratio netto proforma) risultava pari all’1,2%, in calo rispetto al dato di fine 2022 che si attestava all’1,4%. Il coverage ratio del totale dei crediti deteriorati è in aumento a 60,9% dal 57,1% di fine 2022.
Sempre a fine marzo 2023 il Common Equity Tier 1 proforma era pari al 13,3% (12% al 31 dicembre 2022), ampiamente superiore all’attuale requisito minimo SREP dell’8,5% sulla base di un patrimonio netto di 8,26 miliardi di euro.
Il management di BPER Banca ha segnalato che la redditività dell’istituto continuerà a essere sostenuta in particolare dal margine di interesse, dalla tenuta delle commissioni nette, dalle azioni volte a compensare gli impatti delle dinamiche inflattive sui costi e dal rialzo dei ricavi che beneficeranno ancora dall’andamento dei tassi d’interesse.