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BPER Banca, i conti del primo semestre 2020

BPER Banca ha fornito anche un aggiornamento delle prospettive economico-finanziarie per il 2021

di Edoardo Fagnani 5 ago 2020 ore 18:53

bper-bancaBPER Banca ha comunicato i risultati del primo semestre del 2020 e ha fornito un aggiornamento delle stime finanziarie per il 2021.

 

L'istituto ha terminato il periodo in esame con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 104,68 milioni di euro, in aumento del 4,2% rispetto ai 100,49 milioni contabilizzati nei primi sei mesi dello scorso anno. Il risultato ha beneficiato di un impatto positivo delle imposte di periodo, principalmente riferibili ai benefici previsti dal decreto “Cura Italia” e all'effetto netto derivante dall’affrancamento di attività immateriali. Al contrario, le rettifiche di valore nette per rischio di credito sono raddoppiate a 298,6 milioni, in conseguenza al peggioramento del contesto macroeconomico causato dall’emergenza sanitaria.

In forte miglioramento il risultato della gestione operativa, che è cresciuto da 304,46 milioni a 399,46 milioni di euro (+31,2%), mentre i proventi operativi sono cresciuti del 23,7% a 1,22 miliardi, in seguito al balzo delle commissioni nette (+32,2% a 512,7 milioni, nonostante il calo subito nel secondo trimestre).

 

A fine giugno 2020 i crediti alla clientela, al netto delle rettifiche di valore, ammontavano a 52,2 miliardi di euro. Alla stessa data i crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) erano pari a 2,6 miliardi di euro, in calo del 12,2% da fine 2019 anche per effetto della cartolarizzazione di un portafoglio di sofferenze per un valore lordo contabile pari a 1,2 miliardi conclusa recentemente (operazione “Spring”); l’incidenza dei crediti deteriorati netti sui crediti netti complessivi era pari al 5% (5,8% a fine 2019) e un coverage ratio del 47,4%.

Sempre a fine giugno il Common Equity Tier 1 era pari al 14,11%, rispetto al 13,91% di inizio anno, sulla base di un patrimonio netto pari a 5,2 miliardi di euro.

Alla stessa data i titoli di debito erano pari a 21,3 miliardi di euro; di questi, 10,4 miliardi erano riferiti a titoli governativi (7,5 miliardi di euro rappresentati da titoli di Stato italiani).

 

Il management di BPER Banca ha segnalato che nell’attuale contesto è difficile prevedere l’evoluzione dei principali aggregati economico-patrimoniali per l’anno in corso.

Tuttavia, i vertici della banca confidano di poter continuare a esprimere una buona marginalità dei ricavi tradizionali, soprattutto in riferimento al margine di interesse che dovrebbe beneficiare sia dell’incremento degli impieghi sia della riduzione del costo del funding. Al contempo, i costi della gestione sono attesi in graduale diminuzione.

Questi elementi dovrebbero contribuire a sostenere la redditività attesa per il 2020 prevista in buona progressione rispetto al risultato del semestre. solidità patrimoniale e la posizione di liquidità sono previste in progressivo ulteriore miglioramento.

 

BPER Banca ha fornito anche un aggiornamento delle prospettive economico-finanziarie per il 2021, in seguito alla situazione di prolungata emergenza sanitaria e al conseguente rilevante mutamento del contesto macroeconomico.

Il management della banca stima che l’utile netto consolidato possa risultare pari a circa 235 milioni nel 2021. Il risultato è determinato assumendo, tra gli altri elementi, una dinamica attesa dei proventi operativi netti stimata in area 2,5 miliardi al 2021 (di cui circa il 50% costituito da margine di interesse e oltre il 40% da commissioni nette), costi della gestione inferiori a 1,6 miliardi e un costo del rischio in area 90 punti. Il cost/income ratio è atteso di poco superiore al 63% al 2021, mentre il peggioramento del quadro congiunturale porta a stimare, in modo conservativo, un NPE ratio lordo che potrebbe posizionarsi intorno al 10% alla fine del 2021, anche se sono allo studio ulteriori misure di contenimento e riduzione dello stock di crediti dubbi che dovrebbero consentire di contenere gli effetti del peggioramento del contesto macroeconomico. La posizione patrimoniale è prevista mantenersi molto solida con un CET1 ratio Fully Loaded non inferiore al 13,0% nel 2021.

Nell’attuale contesto macroeconomico a seguito della situazione di emergenza legata alla pandemia, assume ancora maggiore valenza strategica e industriale l’operazione di acquisizione del ramo da IntesaSanpaolo che, unitamente all’azione di rafforzamento patrimoniale già prevista, contribuiranno a migliorare la dinamica dei ricavi e della redditività prospettica, nonché a rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria dell’istituto.

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