BPER Banca, i conti del 2022. Dividendo 2023 di 0,12 euro
Il management di BPER Banca ha confermato che continueranno anche le operazioni di derisking grazie all’attesa cessione di due portafogli di crediti UTP
di Redazione Soldionline 9 mar 2023 ore 18:51BPER Banca ha comunicato i risultati finanziari definitivi del 2022, esercizio caratterizzato da un generale miglioramento delle principali voci di conto economico e della qualità del credito.
Il management di BPER Banca ha proposto la distribuzione di un dividendo 2023 (relativo all’esercizio 2022) di 0,12 euro per azione, il doppio rispetto alla cedola assegnata nel 2022.
Nel dettaglio, l’istituto ha terminato lo scorso anno con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 1,45 miliardi di euro, risultato che si confronta con i 525,12 milioni contabilizzati nel 2021, beneficiando di minori rettifiche di valore per rischio di credito (da 837,97 milioni a 606,64 milioni) e di poste straordinarie per 833,09 milioni. L’utile netto ordinario è stato pari a 502,8 milioni di euro. In forte miglioramento anche il risultato della gestione operativa, che è cresciuto da 900,76 milioni a 1,47 miliardi di euro (+63,3%), mentre il margine di intermediazione è aumentato del 16,9% a 3,93 miliardi di euro, in seguito al balzo delle commissioni nette (+17,1% a 1,92 miliardi) e del margine di interesse (+21,3% a 1,83 miliardi di euro).
Il cost/income ratio (rapporto tra gli oneri operativi e proventi operativi netti) è sceso al 65,5%, rispetto al 73,4% dell’anno precedente.
A fine 2022 i crediti netti alla clientela ammontavano a 91,2 miliardi di euro, in aumento del 15,2%. All’interno dell’aggregato, i crediti “performing” netti erano pari a 89,9 miliardi in crescita del 16%. Alla stessa data i crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) erano pari a 1,3 miliardi di euro, con un’incidenza sul totale dei crediti netti verso clientela (NPE ratio netto) pari all’1,4%, in calo rispetto al trimestre precedente (1,7%). Il coverage ratio del totale dei crediti deteriorati era pari al 57,1%.
Sempre a fine 2022 il Common Equity Tier 1 era pari al 13,6% (14,5% al 31 dicembre 2021). L’indice calcolato in regime di piena applicazione era pari al 13,2% (13,5% al 31 dicembre 2021). Il patrimonio netto era pari a 7,49 miliardi di euro.
Alla stessa data i titoli di debito ammontavano a 28,8 miliardi di euro, con una duration in area 1,9 anni al netto delle coperture; di questi, 15,1 miliardi erano riferiti a titoli governativi (10,4 miliardi di euro rappresentati da titoli di Stato italiani).
Il management di BPER Banca ha segnalato che la redditività sarà sostenuta dalla tenuta delle commissioni nette, dalle azioni volte a compensare gli impatti delle dinamiche inflattive sui costi e dai ricavi in crescita che beneficeranno ancora dall’aumento dei tassi di interesse nonostante il peggioramento delle condizioni del funding BCE in forma di TLTRO.
I vertici della banca hanno aggiunto che sul fronte degli oneri operativi, continueranno le azioni di razionalizzazione ed efficientamento volte a contenere da un lato gli impatti derivanti dal picco dell’inflazione e dall’altro i costi per gli investimenti previsti dal nuovo piano industriale.
Il management di BPER Banca ha confermato che continueranno anche le operazioni di derisking grazie all’attesa cessione di due portafogli di crediti UTP (Unlikely To Pay, difficilmente pagabili), mentre la posizione di capitale è attesa rimanere su livelli elevati.
Il management di BPER Banca ha proposto la distribuzione di un dividendo 2023 (relativo al bilancio del 2022) di 0,12 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,06 euro assegnati lo scorso anno. L’ammontare complessivo del dividendo è pari a 169,9 milioni di euro. Sulla base del prezzo di chiusura di BPER Banca del 9 marzo 2023 (2,817 euro) la cedola garantisce un rendimento del 4,3%.
La cedola sarà staccata lunedì 22 maggio 2023 e messa in pagamento il 24 maggio.
Nel corso della conference call a commento dei risultati finanziari del 2022, l’amministratore delegato di BPER Banca, Piero Montani, ha dichiarato che nell’esercizio in corso il margine di interesse dovrebbe attestarsi nell’ordine dei 2,2 miliardi di euro.