BancoBPM, i conti dei primi nove mesi del 2020
I “core revenues”, rappresentati da margine di interesse e commissioni nette, sono attesi in linea con i valori registrati nel terzo trimestre
di Edoardo Fagnani 5 nov 2020 ore 18:05Gli argomenti
Il BancoBPM ha comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2020, periodo influenzato dall’emergenza internazionale per l’epidemia da Covid-19.
BancoBPM, le voci di conto economico nei primi nove mesi del 2020
L’istituto ha terminato il periodo in esame con un utile netto di 262,53 milioni di euro, in decisa flessione rispetto ai 701,23 milioni contabilizzati nei primi tre trimestri dello scorso anno; in particolare, le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono salite da 558,03 milioni a 800,58 milioni di euro. Al netto delle componenti non ricorrenti, l’utile del periodo in esame si è ridotto a 263,9 milioni di euro, rispetto ai 394,6 milioni del 30 settembre 2019. In miglioramento, invece, il risultato della gestione operativa, salito da 1,19 miliardi a 1,27 miliardi milioni di euro (+6,4%), grazie alla riduzione delle spese per il personale (-6,8%). I proventi operativi sono scesi dell’1,3% a 3,1 miliardi di euro, in conseguenza al calo delle commissioni nette, a seguito degli impatti sull’operatività conseguenti alle misure di lockdown.
Nel solo terzo trimestre 2020 l’utile netto è stato pari a 157,3 milioni di euro, rispetto al rosso di 46,4 milioni contabilizzato nel secondo trimestre. Senza considerare gli effetti della variazione del proprio merito creditizio, il risultato del terzo trimestre è positivo e pari a 166,5 milioni (76,3 milioni nel secondo trimestre).
BancoBPM, gli aggregati patrimoniali a fine settembre 2020
A fine settembre 2020 gli impieghi netti alla clientela ammontavano a 108,7 miliardi di euro, in aumento di 2,9 miliardi rispetto al dato di inizio anno.
Alla stessa data le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) erano pari a 5,1 miliardi di euro. L’indice di copertura dell’intero aggregato dei crediti deteriorati si attestava al 48%, rispetto al 45% di inizio anno. L’NPE Netto è sceso al 4,7% dal 5,2% di inizio anno.
Sempre a fine settembre 2020 l’esposizione del BancopBPM nei titoli di debito sovrani ammontava a 34,8 miliardi di euro, di cui 23,9 miliardi riferiti a titoli di stato italiani.
Sempre a fine settembre 2020 il Common Equity Tier 1 era salito al 15,44%, rispetto al 14,73% di fine giugno. L’incremento del ratio nel trimestre è imputabile, da un lato, all’incremento del Capitale Primario CET 1 conseguente alla positiva dinamica delle riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva nonché all’impatto positivo della performance dell’istituto, dall’altro, alla riduzione della componente relativa al rischio di credito delle attività ponderate per il rischio conseguente al significativo incremento delle garanzie pubbliche sui crediti concessi a favore delle aziende.
BancoBPM, qualche indicazione sul 2020
I vertici del BancoBPM hanno confermato che, stante l’attuale contesto macroeconomico, gli obiettivi del piano strategico 2020-2023, annunciati all’inizio di marzo, non sono più da considerarsi attuali, in quanto elaborati sulla base di ipotesi formulate prima della diffusione su scala planetaria della pandemia da Covid-19. Di conseguenza, la banca predisporrà un nuovo piano industriale una volta che il quadro prospettico sarà meglio definito, così da poterlo basare su nuovi e più aggiornati presupposti sia macroeconomici che di settore.
Il BancoBPM ha segnalato che l’andamento operativo dell’ultima parte dell’esercizio sarà inevitabilmente condizionato dall’evoluzione del quadro pandemico e dalla conseguente modulazione dei provvedimenti governativi.
Il management ha puntualizzato che allo stato i “core revenues”, rappresentati da margine di interesse e commissioni nette, sono attesi in linea con i valori registrati nel terzo trimestre, così come gli oneri operativi, al netto delle componenti di minore costo relative alla revisione degli oneri relativi al sistema incentivante e delle riduzioni oneoff di spesa correlate agli effetti dell’emergenza sanitaria.
BancoBPM ha confermato che, salvo ulteriori peggioramenti dello scenario (che, considerate l’eccezionalità e l’incertezza del contesto attuale, non possono essere esclusi) la posizione patrimoniale del BancoBPM non precluderà una remunerazione degli azionisti subordinatamente alle indicazioni che verranno fornite alle autorità di vigilanza in merito alla distribuzione di dividendi.