NAVIGA IL SITO

BancoBPM, i dati finanziari del primo trimestre 2021

Allo stato le “core revenues”, rappresentate da margine di interesse e commissioni nette, sono attese in significativa crescita rispetto ai valori dell’esercizio precedente

di Redazione Soldionline 6 mag 2021 ore 18:09

banco-bpm_2Il BancoBPM ha comunicato i risultati finanziari del primo trimestre del 2021 e ha fornito alcune indicazioni finanziarie per l’intero esercizio.

Con riferimento all’andamento operativo nel 2021, il management del BancoBPM ha segnalato che il contesto esterno continuerà inevitabilmente a costituire un fattore di condizionamento rilevante. Il management ha puntualizzato che allo stato le “core revenues”, rappresentate da margine di interesse e commissioni nette, sono attese in significativa crescita rispetto ai valori dell’esercizio precedente.

 

BancoBPM, le voci di conto economico del primo trimestre 2021

L’istituto ha terminato lo scorso trimestre con un utile netto di 100,09 milioni di euro, in flessione del 34% rispetto ai 151,64 milioni contabilizzati nei primi tre mesi dell’esercizio precedente, dato che comprendeva una voce straordinaria di 137,92 milioni, relativa all’impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte. Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono state pari a 217,07 milioni di euro. Al netto delle componenti non ricorrenti, l’utile del primo trimestre è stato pari a 150,8 milioni di euro.

Al contrario, il risultato della gestione operativa è migliorato del 51,4%, passando da 319,46 milioni a 483,78 milioni di euro.

I proventi operativi sono aumentati del 18,1% a 1,13 miliardi di euro. Il margine di interesse è salito a 496,8 milioni in crescita del 4,8% rispetto al dato del primo trimestre 2020 (pari a 474,1 milioni) anche per effetto del maggior contributo apportato dalle operazioni di finanziamento TLTRO III.

 

BancoBPM, gli aggregati patrimoniali a fine marzo 2021

A fine marzo gli impieghi netti alla clientela ammontavano a 110,1 miliardi di euro, in aumento di 0,8 miliardi rispetto al dato di inizio anno; l’incremento è interamente riferibile alle esposizioni performing (+0,8%), con un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese pari a 5,8 miliardi nel trimestre.

Alla stessa data le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) erano pari a 4,3 miliardi di euro. L’indice di copertura dell’intero aggregato dei crediti deteriorati si attestava al 50,7%, rispetto al 50% di inizio anno.

Nel corso del trimestre, l’istituto ha avviato un’ulteriore accelerazione del processo di derisking attraverso un piano di cessione di crediti non performing per complessivi 1,65 miliardi di euro lordi (compresi alcuni “small tickets”).

Sempre a fine marzo 2021 l’esposizione del BancopBPM nei titoli di debito sovrani ammontava a 34 miliardi di euro, di cui 21,5 miliardi riferiti a titoli di stato italiani.

Alla stessa data il Common Equity Tier 1 era sceso a 13,7%, rispetto al 14,6% di inizio anno. Il decremento del ratio nel trimestre è prevalentemente imputabile all’incremento delle attività di rischio ponderate (RWA) per effetto del recepimento degli headwinds regolamentari riferiti all’aggiornamento dei modelli interni di misurazione del rischio di credito (che complessivamente hanno generato circa 2,7 miliardi di maggiori RWA), e in misura più contenuta al calo del capitale primario CET1.

 

BancoBPM, qualche indicazione sul 2021

Con riferimento all’andamento operativo nel 2021, il management del BancoBPM ha segnalato che il contesto esterno continuerà inevitabilmente a costituire un fattore di condizionamento rilevante.

Il management ha ribadito che allo stato le “core revenues”, rappresentate da margine di interesse e commissioni nette, sono attese in significativa crescita rispetto ai valori dell’esercizio precedente, grazie soprattutto alla maggiore contribuzione apportata rispettivamente dalle operazioni di finanziamento TLTRO e dal collocamento di prodotti di investimento. Inoltre, proseguiranno le azioni volte a contenere la dinamica degli oneri operativi.

Relativamente al costo del credito, il BancoBPM ritiene di poter confermare il livello, al netto degli impatti relativi alla crisi innescata da Covid, raggiunto nel 2020. Tuttavia, il management non può escludere che anche il 2021 potrà risentire di componenti “non-core” legate agli effetti della pandemia, comunque stimate ad un livello inferiore rispetto ai 50 punti base registrati nel 2020.

Salvo nuovi significativi peggioramenti di scenario, che considerate l’eccezionalità e l’incertezza del quadro attuale non possono essere esclusi, la posizione patrimoniale dell’istituto, unita alla capacità di generare organicamente capitale, non dovrebbe precludere una remunerazione degli azionisti subordinatamente a nuove indicazioni che dovessero essere eventualmente fornite dalle Autorità di Vigilanza in merito alla distribuzione di dividendi.

Per quanto concerne l’evoluzione dell’operatività a medio-lungo termine, il BancoBPM procederà alla predisposizione di nuove proiezioni triennali basate su nuovi e più aggiornati presupposti sia macroeconomici che di settore.

Tutte le ultime su: bancobpm , primo trimestre 2021
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.