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Banca Ifis, i conti del semestre e le stime per il 2020

di Edoardo Fagnani 7 ago 2020 ore 13:41 Le news sul tuo Smartphone

banca-ifis_4Banca Ifis ha comunicato i risultati del primo semestre del 2020, periodo chiuso con un utile netto di 36,76 milioni di euro, in flessione del 46,2% rispetto ai 68,27 milioni contabilizzati nei primi sei mesi dello scorso anno, in conseguenza a rettifiche e svalutazioni per 36 milioni di euro (pre imposte) per effetto del Covid-19. Il risultato della gestione finanziaria è sceso da 244,15 milioni a 179,45 milioni di euro (-26,5%), mentre il margine di intermediazione si è ridotto del 23,8% a 212,79 milioni di euro. Il management di Banca Ifis ha segnalato che i risultati del primo semestre sono stati impattati dal Covid-19, situazione che ha generato una contrazione dei margini in tutti i settori ed in particolare in quelli dove l’operatività è legata al sistema giudiziario che hanno risentito della chiusura dei tribunali e quindi dell’impossibilità di procedere con le attività giudiziali di recupero dei propri crediti.

Nel solo secondo trimestre del 2019 l’utile netto dell’istituto si è attestato a 10,33 milioni di euro.

 

A fine giugno 2020 il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato era pari a 8,03 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto al saldo al 31 dicembre 2019. Alla stessa data le attività deteriorate nette del Settore Commercial & Corporate Banking si attestavano a 230 milioni di euro, in aumento di 3,6 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2019 (226,4 milioni di euro).

Sempre a fine giugno 2020 il Common Equity Tier 1 era pari al'11,58, dal 10,96% di inizio anno, sulla base di un patrimonio netto di 1,5 miliardi di euro. Le istituzioni di vigilanza hanno fissato per la banca un Common Equity Tier 1 dell’8,12%.

 

I vertici di Banca Ifis hanno fornito le stime finanziarie per il 2020. Ipotizzando la progressiva stabilizzazione del contesto macroeconomico, l’assenza di ulteriori periodi di lockdown e, da settembre, l’operatività a pieno regime dei tribunali, il management stima di raggiungere un utile di esercizio compreso tra 50 e 65 milioni di euro, includendo la contabilizzazione del badwill di Farbanca.

Il margine di intermediazione dovrebbe essere compreso tra 420 e 440 milioni di euro e le rettifiche di valore per il rischio di credito tra 85 e 100 milioni di euro.

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