Banca Generali, i conti dei primi nove mesi 2022
Banca Generali ha confermato il pieno impegno alla realizzazione degli obiettivi finanziari e strategici delineati nel piano triennale 2022-2024
di Redazione Soldionline 4 nov 2022 ore 13:36Banca Generali ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2022, periodo chiuso con un utile netto di 155,4 milioni di euro, in contrazione del 42,6% rispetto ai 270,9 milioni contabilizzati nei primi tre trimestri dell’esercizio precedente, in seguito a una delle peggiori crisi finanziarie di sempre, in netta contrapposizione alla fase espansiva dei mercati finanziari dello scorso anno. L’utile netto ricorrente (al netto di commissioni variabili, ricavi da trading non ricorrenti e altre poste di natura straordinaria) è aumentato del 24% a 163,5 milioni. Il margine di intermediazione si è ridotto del 23,4% a 469,7 milioni di euro, in conseguenza alla flessione delle commissioni nette (-31%), a fronte del minor contributo delle commissioni variabili (17,6 milioni, -91,1%) legato alle performance negative dei mercati finanziari nel periodo.
Sempre nei primi nove mesi del 2022 la raccolta netta è stata pari a quasi 4,1miliardi di euro, in diminuzione del 26% rispetto all’anno precedente.
A fine settembre 2022 le masse amministrate in gestione si erano attestate a 80,4 miliardi di euro in contrazione del 2% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Sempre a fine settembre 2022 il Common Equity Tier 1 si era attestato al 15,7%, Il parametro si posiziona su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP (8%).
Il management di Banca Generali ha confermato il pieno impegno alla realizzazione degli obiettivi finanziari e strategici delineati nel piano triennale 2022-2024, sebbene le prospettive dei mercati finanziari siano caratterizzate da una maggiore complessità e volatilità rispetto alle ipotesi formulate in avvio del piano.
I vertici hanno segnalato che il rialzo dei tassi d’interesse rappresenta anche un’opportunità per la crescita dei risultati che non era prevista nelle proiezioni del piano e che si stima potrà fornire un tangibile contributo alla redditività nei prossimi anni, rafforzando in particolare l’obiettivo di una crescita degli utili ricorrenti 2022-2024 di almeno il 10-15% CAGR.