Banca Carige, i conti del primo trimestre 2022

Banca Carige ha comunicato i risultati del primo trimestre del 2022, periodo chiuso con una perdita netta (esclusa la quota di terzi) di 8,7 milioni di euro, rispetto al rosso di 39,71 milioni contabilizzato nei primi tre mesi dello scorso anno. I proventi operativi sono stati pari 112 milioni di euro, beneficiando di un margine di interesse di 40,03 milioni di euro (+13,1%) e di commissioni nette per 57,31 milioni (+11,8%).

A fine marzo 2022 il Common Equity Tier1 era pari al 9,7%, al di sopra della soglia minima dell’8,83% richiesta dalla BCE. Alla stessa data le attività ponderate per il rischio erano pari a 9,1 miliardi di euro.

Sempre a fine marzo 2022 i crediti lordi verso la clientela erano pari a 12,36 miliardi di euro, risultando sostanzialmente stabili rispetto ai 12,31 miliardi di fine dicembre 2021. Alla stessa data i crediti deteriorati lordi erano pari a 0,61 miliardi di euro, (0,29 miliardi al netto delle rettifiche di valore) e risultano in marginale riduzione rispetto a dicembre 2021 (-0,9%); di conseguenza, la corrispondente incidenza dei crediti deteriorati lordi a clientela sul totale dei crediti alla clientela lordi per cassa (“NPE Ratio lordo”) si attestava al 5%.

A fine marzo 2021 il portafoglio titoli di Banca Carige era pari a 2,8 miliardi di euro, di cui circa 2,5 miliardi rappresentati da titoli di stato, con una duration di 0,3 anni.

I vertici dell'istituto ligure hanno segnalato che il piano industriale aggiornato, elaborato in ottica stand-alone e approvato dal consiglio di amministrazione per il triennio 2021-2023, non sia più idoneo a rappresentare le strategie e le aspettative di evoluzione economico-patrimoniali di Banca Carige, così come l’aggiornamento del budget operativo per il 2022. In particolare, per il management, sono da intergrare le sinergie di costo e di ricavo che il prossimo ingresso nel perimetro di BPER Banca potrà generare.