Banca Carige, i conti del 2021
Banca Carige ha chiuso l'esercizio con una perdita netta (esclusa la quota di terzi) di 92,73 milioni di euro. A fine 2021 il Common Equity Tier1 era pari al 10,8%
di Redazione Soldionline 9 mar 2022 ore 14:48Banca Carige ha comunicato i risultati finanziari del 2021, esercizio chiuso con una perdita netta (esclusa la quota di terzi) di 92,73 milioni di euro e si confronta con il rosso di 251,64 milioni del periodo febbraio/dicembre dell’esercizio 2020. Il risultato finale si confronta con l’obiettivo di chiusura fissato a budget dal management (-84,0 milioni).
I proventi operativi sono stati pari a 408,4 milioni di euro, beneficiando di un margine di interesse di 155,19 milioni di euro e di commissioni nette per 226,21 milioni.
A fine 2021 il Common Equity Tier1 era pari al 10,8%. Alla stessa data le attività ponderate per il rischio erano pari a 9,2 miliardi di euro.
Sempre a fine 2021 i crediti lordi verso la clientela erano pari a 12,31 miliardi di euro, in calo dell’1,5% rispetto ai 12,49 miliardi di fine dicembre 2020. Alla stessa data i crediti deteriorati lordi erano pari a 618,4 milioni di euro (309 milioni al netto delle rettifiche di valore) e risultano in marginale riduzione rispetto a dicembre 2020 (-2,1%); di conseguenza, la corrispondente incidenza dei crediti deteriorati lordi a clientela sul totale dei crediti alla clientela lordi per cassa (“NPE Ratio lordo”) si attestava al 5%.
A fine 2021 il portafoglio titoli di Banca Carige era pari a 2,7 miliardi di euro, di cui circa 2,4 miliardi rappresentati da titoli di stato, con una duration di 0,4 anni.
Banca Carige ha segnalato che ai fini dell’approvazione dei risultati definitivi al 31 dicembre 2021 prevista per il 9 marzo 2022, anche in considerazione dell’esito della due-diligence in corso di svolgimento che potrebbe condurre alla formalizzazione di una binding offer e alla definizione di un contratto di acquisizione da parte di BPER Banca della partecipazione di controllo detenuta dal FITD in Banca Carige, saranno portati a termine gli approfondimenti in merito alla valutazione della probabilità di recupero nel tempo delle attività fiscali differite (DTA - Deferred Tax Assets) per la determinazione del valore iscrivibile in bilancio.
Inoltre, Banca Carige ha segnalato che è ragionevole ritenere che il piano aggiornato approvato il 23 febbraio 2021 diventi non più idoneo a rappresentare le strategie e le aspettative di evoluzione economico-patrimoniali dell'istituto, sia nell’ipotesi, ritenuta poco probabile, di proseguimento stand-alone oltre il breve termine, sia nel caso di perfezionamento della business combination, atteso nel breve termine.