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Banca Carige, i conti del 2020

di Edoardo Fagnani 10 mar 2021 ore 17:20 Le news sul tuo Smartphone

carige_2Banca Carige ha comunicato i risultati definitivi dell’esercizio 2020 post amministrazione straordinaria (da febbraio a dicembre 2020), periodo chiuso con una perdita netta (esclusa la quota di terzi) di 251,6 milioni di euro; il risultato ha risentito di rettifiche di valore nette su crediti verso banche e clientela per un ammontare di 85,2 milioni di euro, oltre a oneri operativi per 370,3 milioni. I proventi operativi sono stati pari 339,6 milioni di euro, beneficiando di un margine di interesse di 120,1 milioni di euro e di commissioni nette per 186,7 milioni.

 

A fine dicembre 2020 il Common Equity Tier1 era pari al 12,8% al di sopra della soglia minima dell’8,55% richiesti dalla BCE. Alla stessa data le attività ponderate per il rischio erano pari a 9,4 miliardi di euro.

Sempre a fine 2020 i crediti lordi verso la clientela erano pari a 12,49 miliardi di euro, in calo dai 13,34 miliardi di fine gennaio, per effetto sia della prosecuzione del derisking (perfezionamento della ristrutturazione dell’esposizione vantata nei confronti del Gruppo Messina e cessione di un portafoglio di sofferenze nel dicembre 2020), sia per la dinamica dei pronti contro termine. Alla stessa data i crediti deteriorati lordi erano pari a 0,6 miliardi di euro, in riduzione rispetto agli 1,1 miliardi di fine gennaio 2020; di conseguenza, la corrispondente incidenza dei crediti deteriorati lordi a clientela sul totale dei crediti alla clientela lordi per cassa (“NPE Ratio lordo”) si attestava al 5,1%. Banca Carige ha anticipato che i ratio sono destinati a migliorare ulteriormente in conseguenza della prevista cessione ad AMCO di circa 100 milioni di crediti in Leasing entro il primo trimestre 2021.

A fine dicembre 2020 il portafoglio titoli di Banca Carige era pari a 2,7 miliardi di euro, di cui circa 2,4 miliardi rappresentati da titoli di stato, con una duration di 0,7 anni.

 

Banca Carige ha segnalato che i target economici posticipati di un anno rispetto alle previsioni di piano strategico.

L’istituto ha ribadito che il Piano Strategico 2019-2023 approvato dai commissari straordinari il 26 luglio 2019 risulta confermato nelle proprie linee strategiche ed industriali. L’istituto ha precisato che i significativi scostamenti rispetto alle previsioni per il periodo di riferimento sono determinati principalmente dal forte deterioramento dello scenario macroeconomico e dalle variazioni normative intervenute a seguito della pandemia Covid-19, nonché dallo slittamento temporale di alcune operazioni previste nel piano per il 2019 finalizzatesi nel 2020 o in corso di finalizzazione. Senza dimenticare la necessità di contabilizzare poste non ricorrenti legate a rischi residui dei precedenti esercizi.

 

Inolre, il consiglio di amministrazione di Banca Carige, in considerazione delle perdite pregresse originate dall’intensa opera di risanamento condotta a partire dalla gestione commissariale e coerentemente con le valutazioni sul contesto pandemico che hanno portato alla svalutazione di parte delle imposte differite, ha deliberato in via meramente prudenziale di sottoporre all'assemblea straordinaria una proposta di riduzione facoltativa del capitale sociale a copertura delle perdite portate a nuovo, previo utilizzo delle riserve disponibili a tal fine. La prospettata riduzione del capitale - da attuarsi previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità - non ha alcun effetto sui coefficienti di vigilanza della banca, in quanto si limita ad adeguare l’ammontare del capitale sociale al patrimonio netto contabile.

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