Aquafil, i conti dei primi nove mesi del 2020

Aquafil – società quotata al segmento STAR e attiva nella produzione di nylon - ha comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2020, periodo chiuso con ricavi per 327,93 milioni di euro, in flessione del 21,8% rispetto ai 419,54 milioni ottenuti nei primi tre trimestri dello scorso anno; a parità di perimetro la riduzione dei ricavi sarebbe stata del 24,4%. Il management ha segnalato che la riduzione dei ricavi è dovuta a un secondo trimestre fortemente influenzato dallo scoppio dell’emergenza pandemica. In contrazione anche il margine operativo lordo, che è sceso da 54,91 milioni a 40,08 milioni di euro (-27%); di conseguenza, la marginalità si è ridotta dal 13,1% al 12,2%. Aquafil ha chiuso il periodo gennaio-settembre con una perdita netta di 2,9 milioni di euro, rispetto all’utile di 9,53 milioni contabilizzato nei primi nove mesi del 2019, in conseguenza all’incremento degli ammortamenti.

Nel solo terzo trimestre i ricavi di Aquafil sono scesi del 20,7% a 105,2 milioni di euro, mentre il risultato finale è stato negativo per 964mila euro.

A fine settembre 2020 l’indebitamento netto era sceso a 246,82 milioni di euro, rispetto ai 249,57 milioni di inizio anno, in seguito al miglioramento della generazione di cassa (32,5 milioni nel semestre). Nel periodo in esame gli investimenti sono stati pari a 23,7 milioni di euro.

Ipotizzando un periodo autunnale privo di ulteriori ondate pandemiche e delle conseguenti misure restrittive, rispetto al precedente esercizio il management di Aquafil si attende per il 2020 un fatturato e una marginalità in calo di circa il 20% rispetto all’esercizio precedente. Al contrario, i vertici stimano un miglioramento della posizione finanziaria netta di circa il 10% rispetto al 31 dicembre 2019. Aquafil ha segnalato che La performance del mese di ottobre con un calo dei “ricavi di prima scelta” fra il 15% e il 20% e la conferma dei trend operativi delle diverse aree geografiche hanno avvalorato le previsioni per l’esercizio 2020.