A2A, i conti del primo trimestre e le stime 2023
Sulla base dei risultati trimestrali i vertici di A2A hanno rivisto al rialzo le indicazioni finanziarie per l’intero 2023.
di Redazione Soldionline 11 mag 2023 ore 13:59
A2A ha diffuso i risultati finanziari del 1° trimestre del 2023. Inoltre, i vertici dell'azienda hanno rivisto al rialzo le indicazioni finanziarie per l’intero 2023.
La società ha terminato il periodo in esame con ricavi per 5,13 miliardi di euro, in flessione del 7% rispetto ai 5,54 miliardi ottenuti nello stesso arco di tempo dello scorso anno. La variazione, riconducibile alla riduzione dei ricavi dei mercati energetici all’ingrosso sia per i minori prezzi unitari sia per i minori volumi venduti e intermediati di elettricità, è stata parzialmente compensata dalle maggiori quantità vendute di elettricità e gas nei mercati retail. In aumento, invece, il margine operativo lordo, passato da 386 milioni a 500 milioni di euro (+30%). Il management ha segnalato che i risultati delle Business Unit Generazione e Mercato hanno più che compensato la contrazione di marginalità registrata nel comparto Calore della Business Unit Smart Infrastructure. A2A ha terminato il trimestre con un utile netto di 173 milioni di euro, in flessione rispetto ai 201 milioni contabilizzati nei primi tre mesi del 2022, a seguito delle poste straordinarie registrate nel corso del primo trimestre 2022, pari a 95 milioni di euro, relative alla plusvalenza sulla cessione di alcuni immobili; l’utile netto ordinario ha registrato un aumento del 63% rispetto al medesimo periodo del 2022.
A fine marzo 2023 l’indebitamento netto di A2A era pari a 4,37 miliardi di euro, rispetto ai 4,26 miliardi di inizio anno. Nel corso del periodo la generazione di cassa netta è stata positiva per 116 milioni di euro. Nei primi tre mesi dell’anno gli investimenti netti sono stati pari a 219 milioni di euro (+18%).
Sulla base dei risultati trimestrali i vertici di A2A hanno rivisto al rialzo le indicazioni finanziarie per l’intero 2023.
Il management prevede di chiudere l’esercizio in corso con un margine operativo lordo compreso tra 1,64 miliardi e 1,68 miliardi di euro. L’utile netto ordinario – al netto delle poste non ricorrenti - è atteso tra 390 e 410 milioni di euro.
