A2A, i risultati finanziari del 1° semestre e le stime per il 2023
Sulla base dei risultati semestrali i vertici di A2A hanno rivisto positivamente le indicazioni finanziarie per l’intero 2023.
di Redazione Soldionline 28 lug 2023 ore 12:43
A2A ha diffuso i risultati finanziari del 1° semestre del 2023 e ha rivisto positivamente le indicazioni finanziarie per l’intero 2022.
La società ha terminato il periodo in esame con ricavi per 7,99 miliardi di euro, in contrazione del 18,3% rispetto ai 9,78 miliardi ottenuti nello stesso arco di tempo dello scorso anno. Il management ha segnalato che la variazione è riconducibile alla riduzione dei ricavi nei mercati energetici all’ingrosso sia per i minori prezzi unitari sia per i minori volumi venduti e intermediati delle commodities, parzialmente compensata dalle maggiori quantità vendute di elettricità e gas nei mercati retail e dall’apporto del consolidamento di A2A Airport, società acquisita nel settembre 2022. In aumento, invece, margine operativo lordo, passato da 699 milioni a 880 milioni di euro (+25,9%), grazie all’ottima performance della Business Unit Generazione & Trading e alla progressiva ripresa della Business Unit Mercato dopo l’eccezionale calo dell’anno precedente. A2A ha terminato il semestre con un utile netto di 280 milioni di euro, in flessione rispetto ai 328 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2022, dato che comprendeva alcune poste straordinarie; l’utile netto ordinario è aumentato a 257 milioni.
A fine giugno 2023 l’indebitamento netto di A2A era pari a 4,37 miliardi di euro, rispetto ai 4,26 miliardi di inizio anno. Nel corso del periodo la generazione di cassa netta operativa è stata positiva per 642 milioni di euro. Nei primi sei mesi dell’anno gli investimenti netti sono stati pari a 494 milioni di euro (+7%).
Sulla base dei risultati semestrali i vertici di A2A hanno rivisto positivamente le indicazioni finanziarie per l’intero 2023.
Il management prevede di chiudere l’esercizio in corso con un margine operativo lordo compreso tra 1,74 e 1,78 miliardi di euro (dal precedente intervallo tra 1,64 e 1,68 miliardi di euro). L’utile netto ordinario – al netto delle poste non ricorrenti - è atteso tra 450 e 470 milioni di euro (dal precedente intervallo tra 390 e 410 milioni di euro).
