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Congelato il maxi bonus sulle fusioni bancarie, spinta alle cessioni di Npl (Il Sole24Ore)

di Redazione Lapenna del Web 21 mag 2021 ore 07:43 Le news sul tuo Smartphone

banca_19I contendenti del risiko bancario si vedono cambiare le carte in tavola: il congelamento del maxi bonus sulle fusioni bancarie è, secondo quanto riportato da Luca Davi de Il Sole24Ore, una decisione presa onde evitare che "il provvedimento venisse cavalcato in modo diverso da quanto previsto", ovvero la messa in sicurezza di Monte dei Paschi di Siena.

Tra le misure rimaste fuori vi è quella che puntava ad ampliare di sei mesi i termini previsti per la fruizione della trasformazione delle Dta in credito d'imposta nel limite del 2% degli attivi. Al suo posto è stata approvata una miniproroga "che concede alle banche in via di aggregazione e desiderose di sfruttare il beneficio sulle Dta di convocare le assemblee nel 2022, ma imponendo ai board di approvare le operazioni entro fine anno".

Ancora da capire se questo è un provvedimento solo temporaneo, o se si assisterà a una retromarcia una volta che lo scenario del risiko sarà più chiaro.

Ha visto però la luce la proroga degli incentivi sulla cessione dei crediti deteriorati (NPL). I testo consente di convertire le imposte anticipate correlate alle perdite fiscali in credito d'imposta, da usare in compensazione. In tal modo le banche potranno smaltire fino a 2 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi.

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