Comunicato stampa Versicor - La societ
di La redazione di Soldionline 18 mar 2003 ore 17:11 Le news sul tuo Smartphone-- Gli studi clinici raggiungono un traguardo primario; la Società prevede di presentare la “New Drug Application” come da programma --
Milano, 17 marzo 2003 – Versicor Inc. (Nasdaq: VERS; Nuovo Mercato: VER) ha annunciato risultati positivi relativi agli studi clinici di fase III della anidulafungina, il prodotto antifungino di punta della Società. Versicor ha inoltre confermato la propria intenzione di presentare, come da programma, una “New Drug Application” (nuova domanda di registrazione) per l’anidulafungina presso la “Food and Drug Administration - FDA” entro la fine di aprile 2003.
Dagli studi clinici è emerso che l’aniduafungina è efficace quanto il fluconazolo, il trattamento più comune nella candidosi esofagea, un’infezione fungina dell’esofago molto dolorosa e debilitante, che generalmente colpisce pazienti con un sistema immunitario compromesso. L’anidulafungina appartiene alla nuova classe delle “Echinocandine”, la prima nuova categoria di agenti antifungini introdotti nel mercato nel corso degli ultimi 40 anni.
“Il fatto che sia stato raggiunto un primario traguardo nello studio clinico in corso rappresenta un importante benchmark nello sviluppo dell’anidulafungina,” osserva Thomas J. Walsh, M.D., co-autore dello studio e Senior Investigator del “National Cancer Institute” e Chief of the Immunocompromised Host Section. “Tale studio clinico dimostra che questa nuova echinocandina è paragonabile al fluconazolo per il trattamento della candidosi esofagea.” Il Dottor Walsh prosegue: “I risultati confermano gli studi preclinici evidenziando la sicurezza e l’efficacia dell’anidulafungina contro la candidosi esofagea. La nuova categoria di echinocandine rappresenta una nuova alternativa ad ampio raggio per il trattamento delle infezioni fungine invasive che comprendono la candidosi e l’aspergillosi. I farmaci appartenenti a questa categoria presentano un basso potenziale per lo sviluppo di resistenze, un eccellente profilo di sicurezza e minime interazioni tra farmaci. L’anidulafungina, in particolare, promette di arricchire l’armamentario medico per i trattamenti attualmente a nostra disposizione per il trattamento delle infezioni fungine invasive nei pazienti gravi.”
“Insieme ai risultati positivi dei precedenti studi, questi risultati formano la base di ciò che riteniamo essere una vincente New Drug Application da presentare alla FDA,” afferma Timothy J. Henkel, M.D., Ph.D., Chief Medical Officer di Versicor.
L’NDA includerà i risultati degli studi clinici di fase III per il trattamento della candidosi esofagea, i risultati degli studi clinici di fase II per il trattamento della candidosi/candidemia invasiva, la più diffusa e spesso mortale infezione fungina ospedaliera, nonchè dati provvisori relativi alla sicurezza derivati da studi clinici di fase III attualmente in corso per l’anidulafungina contro l’aspergillosi, un’ulteriore infezione fungina grave con un elevato tasso di mortalità.
Riassunto dei risultati di fase III per il trattamento della candidosi esofagea
Questo studio clinico di fase III randomizzato, a doppio cieco e a doppia simulazione ha permesso di esaminare la sicurezza e l’efficacia dell’anidulafungina endovenosa contro il fluconazolo orale nel trattamento di circa 600 pazienti con una diagnosi documentata di candidosi esofagea negli Stati Uniti, in Africa, Tailandia e Argentina.
Al gruppo di pazienti trattati con anidulafungina è stata somministrata una dose endovenosa iniziale di 100mg di anidulafungina il primo giorno, insieme ad un placebo orale; a questa prima dose è seguita un’iniezione giornaliera di 50mg più placebo orale per un periodo dai 14 ai 21 giorni. Al gruppo di pazienti trattati con fluconazolo è stata invece somministrata una dose orale da 200mg di fluconazolo il primo giorno, insieme ad un placebo endovenoso, seguiti da una dose giornaliera orale di 100mg di fluonazolo e un’iniezione di placebo, per un periodo dai 14 ai 21 giorni. Il trattamento è stato interrotto dopo sette giorni dalla remissione dalla sintomi, per una durata massima di 21 giorni di terapia.
Al termine della terapia e due settimane dopo i pazienti sono stati esaminati per verificare la presenza di una risposta endoscopica, clinica e micologica. Il primo risultato in termini di efficacia è rappresentato dal successo endoscopico al termine della terapia, pari al 97,2% (242/249 pazienti) con anidulafungina e 98,8% (252/255 pazienti) con fluconazolo orale. I requisiti statistici per la non-inferiorità sono stati raggiunti facilmente, poichè il limite inferiore dell’intervallo di sicurezza del 95% (“il delta”) era pari a – 4,1%, decisamente all’interno del limite specificato preventivamente di –10%. Inoltre, l’anidulafungina è stata ben tollerata, con un profilo di effetti collaterali e di sicurezza da laboratorio paragonabile al fluconazolo orale.
Nella popolazione immunosoppressa la candidosi esofagea è molto diffusa e, come previsto, una significativa percentuale dei pazienti di entrambi i gruppi ha avuto una ricaduta, con un tasso di ricaduta maggiore per l’anidulafungina. Il successo endoscopico al termine delle due settimane successive al trattamento è stato verificato nel 64,4% (150/233) dei pazienti dell’anidulafungina e nell’89,5% (205/229) dei pazienti del fluconazolo, una differenza statisticamente molto significativa. “Entrambi i trattamenti si sono mostrati molto efficaci al termine della terapia da un punto di vista endoscopico, la misurazione più obiettiva, nonchè da un punto di vista clinico e micologico, altri due traguardi secondari,” aggiunge il Dottor Henkel. “La risposta al termine della terapia è molto significativa in questo caso, perchè quasi tutti i pazienti prima o poi hanno una ricaduta. Tuttavia, ciò non ha molta rilevanza clinica poichè le attuali linee guida cliniche e le pratiche comuni richiedono un follow-up della terapia di profilassi.”
In termini di sicurezza, l’anidulafungina è stata tollerata bene quanto il fluconazolo. I più diffusi effetti collaterali legati al trattamento più diffuso comprendono flebite, nausea e trombocitopenia. Non ci sono state reazione sistemiche alle iniezioni e nessun segno di tossicità epatica.
Risultati di fase II contro candidosi /candidemia invasiva
I risultati di uno studio clinico di fase II randomizzato e a cieco su un campione di 120 pazienti ha evidenziato un tasso di risposta globale dell’89% nei pazienti con una diagnosi documentata di candidosi/candidemia che hanno ricevuto una dose endovenosa di 200mg di anidulafungina seguita da una dose giornaliera di mantenimento di 100mg. Il tasso di risposta è stato invece del 90% con un dosaggio di anidulafungina analogo di 150mg seguiti da 75mg al giorno, e del 84% con 100mg seguiti da 50mg.
I risultati al termine delle due settimane successive alla terapia hanno evidenziato un tasso di risposta globale dell’83% con una prima dose di 200mg seguita da 100mg di mantenimento al giorno. Il tasso di risposta è invece stato dell’85% con un dosaggio di anidulafungina di 150mg seguiti da 75mg al giorno, e del 72% con 100mg seguiti da 50mg.
I tassi di risposta globale riportati nei precedenti studi clinici con altri agenti, come il fluconazolo, l’anfotericina B e la caspofungina, vanno dal 56% all’81% nei pazienti con candidosi/candidemia invasiva. L’anidulafungina è attualmente in fase III di studio clinico per il trattamento della candidosi/candidemia invasiva.
Anidulafungina
L’anidulafungina è una molecola naturale migliorata significativamente tramite una modificazione chimica. Studi in vitro hanno dimostrato che l’anidulafungina combina la potenza e gli effetti fungicidi della categoria dei polieni (per esempio l’anfotericina B) senza i problemi di resistenza riscontrati nella categoria degli azoli (per esempio il fluconazolo). L’anidulafungina è un agente ad ampio raggio che ha mostrato di essere molto potente in vitro contro i funghi responsabili di gravi infezioni sistemiche. Gli studi preclinici hanno mostrato che un’esposizione in vitro di cinque minuti all’anidulafungina uccide oltre il 99% di Candida, compresi i ceppi resistenti al fluconazolo. L’anidulafungina non dimostra resistenze incrociate con azolo e anfotericina, mentre in laboratorio è risultato essere particolarmente difficile sviluppare resistenze all’anidulafungina. Infine, l’anidulafungina è stata molto ben tollerata nell’ambito degli studi di fase I quando somministrata in combinazione con la ciclosporina, primario farmaco immunosoppressivo .
Versicor
Versicor Inc. è una società biofarmaceutica internazionale dedicata alla scoperta, lo sviluppo e la commercializzazione di nuovi antibiotici ad ampio raggio e con diversi vantaggi competitivi. I prodotti di punta sono attualmente in fase III di studio clinico e comprendono l’anidulafungina, un nuovo agente antifungino, e la Dalbavancina, un nuovo antibiotico endovenoso per il trattamento di gravi infezioni causate da batteri Gram-positivi. Grazie ad un apparato di ricerca versatile, la Società è in grado di integrare la propria esperienza nel settore con la genomica funzionale, la scoperta di prodotti naturali, la sintesi di farmaci basati sul meccanismo di azione, nonchè la chimica combinatoria e medicinale. Grazie a tale approccio la Società riesce a sviluppare promettenti preparati di nuova generazione, molti dei quali sono ad uno stadio avanzato di studio preclinico. Inoltre, Versicor intrattiene collaborazioni di ricerca e sviluppo con società farmaceutiche, quali Pharmacia Corporation e Novartis. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.