Comunicato stampa: Il Gruppo Crif lancia il servizio Fraud Analyser
di La redazione di Soldionline 11 giu 2001 ore 09:32 Le news sul tuo SmartphoneFRODI CREDITIZIE
Al via il sistema antifrode che incorpora le informazioni delle banche dati
delle liste elettorali, dei documenti smarriti e/o rubati e del file
telefonico nazionale
Milano, 11 giugno 2001 Si chiama Fraud Analyser il nuovo servizio per
combattere il fenomeno delle frodi a danno del sistema bancario e
finanziario italiano, messo a punto da Crif, gruppo leader specializzato
nel design, nello sviluppo e nella gestione dei sistemi di supporto
decisionale e delle banche dati per i mercati del credito al dettaglio.
Assolutamente innovativo per il nostro mercato, il sistema Fraud Analyser
consentirà a tutti gli istituti di credito che lo utilizzeranno di sapere in
tempo reale se l¹identità di chi sta chiedendo l¹apertura di un nuovo conto
corrente, oppure un finanziamento o altra erogazione di servizio, è reale o
meno.
In che modo? Il servizio incrocia le informazioni di quattro banche dati: la
centrale rischi Crif denominata Eurisc (il credit bureau Crif, leader in
Italia e in Europa attraverso le partnership con i principali operatori
continentali), a cui accedono ogni giorno oltre 350 istituti bancari e
finanziari attraverso 24 mila filiali; la banca dati basata sulle liste
elettorali acquistate da Crif presso i singoli comuni; la banca dati del
Ministero dell¹Interno relativa alle denunce di documenti smarriti e rubati;
la banca dati relativa al file telefonico nazionale.
³Ogni volta che l¹operatore di una banca o di un istituto finanziario
interroga il sistema Fraud Analyser immettendo i dati anagrafici di chi ha
richiesto un credito², spiega Beatrice Rubini, Business Support Manager di
Credit Bureau Services, ³il sistema evidenzia, attraverso dei messaggi
specifici (alerts), le incongruenze rilevate rispetto alle informazioni
contenute nelle quattro banche dati. Le incongruenze vengono memorizzate dal
sistema, a beneficio di tutti gli utenti che così possono condividere anche
questo tipo di informazioni².
³L¹utilizzo delle tre banche dati specifiche, cioè liste elettroali,
documenti smarriti e/o rubati e file telefonico, combinato a Eurisc, è il
punto di forza del servizio Fraud Analyser², aggiunge Enrico Lodi, direttore
Credit Bureau Services di Crif, ³ed è stato possibile, per la prima volta in
Italia, grazie all¹accordo raggiunto dal gruppo Crif con i Comuni e il
Ministero dell¹Interno².
Al momento, il servizio Fraud Analyser raccoglie le liste elettorali dei
comuni più popolati d¹Italia, ma ne è prevista l¹estensione ai dati di altri
comuni di primario interesse. Grazie alle liste è possibile verificare la
congruenza tra diversi dati anagrafici, quali cognome, data di nascita,
indirizzo eccetera.
Per la banca dati relativa alle denunce di documenti smarriti e rubati, è
stato realizzato un collegamento al sito del Ministero dell¹Interno,
attraverso il quale è possibile conoscere numero e tipo di documento
smarrito o rubato, data e provincia della denuncia, nonchè tipo della
denuncia. L¹esito dell¹interrogazione di Fraud Analyser permette di sapere
se il documento inserito risulta essere o meno registrato nell¹archivio dei
documenti smarriti e/o rubati; se si tratta di una denuncia di furto e/o
smarrimento o se il documento risulta essere rubato in bianco.
Il file telefonico fornisce invece informazioni sugli intestatari di
contratti di telefonia fissa e consente pertanto di verificare la congruenza
tra numero di telefono fornito, nome dell¹intestatario e indirizzo.
Attraverso Fraud Analyser, quindi, banche e istituti finanziari avranno a
disposizione uno strumento innovativo e di elevata affidabilità che li
supporterà efficacemente nell¹intercettare la frode.
Secondo il lavoro recentemente svolto dal gruppo Crif, insieme alla
collaborazione di una ventina di istituti bancari e finanziari, il fenomeno
fraudolento oggi è attuato principalmente attraverso l¹impersonificazione,
metodo in base al quale il frodatore si appropria delle generalità di
persone realmente esistenti; nel caso di richiesta di carta di credito, il
frodatore dichiara anche il proprio reale indirizzo; i documenti più spesso
falsificati sono la carta d¹identità e la busta paga; il frodatore predilige
contraffare le lettere e non le cifre dei documenti e così via.
Non esistono infatti stime ufficiali sulle dimensioni del fenomeno delle
frodi, poichè le perdite subite vengono registrate come sofferenze, ma per
capirne in parte l¹ampiezza è utile considerare i seguenti dati: secondo le
stime della Banca d¹Italia, infatti, a febbraio di quest¹anno le sofferenze
del sistema bancario sono pari a 45.758 miliardi di lire e il rapporto
sofferenze nette/impieghi totali è pari al 2,68%. Sulla base delle
informazioni contenute nella Centrale Rischi Eurisc, a dicembre 2000 la
percentuale relativa al numero di contratti di finanziamento a sofferenza
era pari al 4,36%.
Va aggiunto che l¹archivio dei documenti smarriti e rubati contiene
addirittura oltre 2,5 milioni di registrazioni di documenti intestati e
serie di documenti in bianco, oggetto di denuncia per furto o smarrimento.
Nel 2000 le registrazioni per denunce di furto o smarrimento di documenti
intestati sono state pari a 644.194, mentre le denunce di furto per lotti di
documenti in bianco sono state pari a 3.829. E sempre nel 2000, la Polizia
di Stato ha effettuato oltre 11 mila sequestri di documenti falsi e oltre 83
mila identificazioni di persone con false generalità.
L¹attenzione posta da banche e finanziarie al problema, è indice che il
fenomeno delle frodi segna un trend di crescita, dovuto principalmente a
tempi di istruttoria per il rilascio del credito sempre più contenuti,
all¹elevata concorrenza sul mercato e al massiccio ricorso all¹erogazione di
credito tramite dealers convenzionati, i quali sentono sempre più l¹esigenza
di utilizzare strumenti per effettuare i controlli necessari per sventare la
frode.
Nella realizzazione di Fraud Analyser, il gruppo Crif ha tenuto conto del
fatto che le frodi colpiscono in gran parte i finanziamenti erogati tramite
dealers convenzionati. Perciò il sistema Fraud Analyser mette a disposizione
degli utenti una funzione di monitoraggio dei tentativi di frode che
colpiscono i dealers.
Il servizio Fraud Analyser, oggi disponibile in modalità integrata al credit
bureau Eurisc Crif, a breve sarà disponibile anche in versione stand alone
per essere utilizzato dall¹istituto bancario o finanziario anche per
identificare il cliente che richiede servizi attraverso il canale web, per
effettuare controlli sull¹identità di chi richiede l¹incasso di un assegno o
chiede l¹apertura di un conto corrente e per altre finalità non strettamente
connesse all¹erogazione del credito.
Inoltre, Crif sta portando avanti un¹intensa attività per aumentare il
numero delle banche dati specifiche collegate a Fraud Analyser, in modo da
garantire la possibilità di sventrare anche i residuali rischi di frode.
Sistemi analoghi a Fraud Analyser sono utilizzati dagli operatori finanziari
e dei servizi in alcuni altri paesi dell¹Europa continentale: i risultati
della loro applicazione arrivano a un abbattimento dei tentativi di frode
fino al 50%.
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