I commercialisti: Fisco, sì alla riforma, ma con meno tasse sul ceto medio (Corriere della Sera)
di Redazione Lapenna del Web 24 giu 2021 ore 07:43 Le news sul tuo SmartphoneArrivano le proposte dei commercialisti italiani per una riforma del fisco. Ne scrive Isidoro Trovato sul Corriere della Sera. Il tempismo non è casuale e guarda ai piani del governo, che ha intenzione di rivoluzionare il sistema dei pagamenti.
Come spiega il giornalista, tra i pilastri del documento presentato dai professionisti c'è “il ripristino di un’equità orizzontale e verticale dell’Irpef: una parità di trattamento tra lavoratori dipendenti, autonomi e imprenditori individuali attraverso una riduzione delle aliquote relative al terzo scaglione di reddito (quello tra i 28 e i 55 mila euro)”. Le attenzioni dei commercialisti riguardano soprattutto il ceto medio, "oppresso da un peso fiscale insostenibile", dice Massimo Miani, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti.
Miani ha inoltre richiamato l’attenzione sul tema dell’evasione, "bisogna mettere finalmente al centro il contrasto all’illegalità del comportamento di chi opera nel sommerso, piuttosto che la pura e semplice caccia al gettito aggiuntivo”. Un concetto che fa il paio con quanto osservato dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, secondo il quale “la stratificazione normativa in tema di fisco rappresenta una giungla in cui è più facile nascondersi”.
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