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Chiusura positiva per Piazza Affari: Finmeccanica maglia nera

Riflettori puntati sull’asta dei BOT con scadenza annuale: il rendimento del titolo è tornato sopra l’1%. Tra alti e bassi i bancari. Ancora vendite su Telecom Italia

di Edoardo Fagnani 12 feb 2013 ore 17:49

Finmeccanica protagonista (in negativo) a Piazza Affari (-7,31% a 4,414 euro, dopo essere rimasta sospesa per eccesso di ribasso in avvio di giornata). Le principali agenzie stampa hanno riportato la notizia che l’amministratore delegato della società aeronautica, Giuseppe Orsi, è stato arrestato su ordine della procura di Busto Arsizio. Il manager è accusato di corruzione internazionale. Intanto, gli analisti di Jp Morgan hanno iniziato la copertura su Finmeccanica con un prezzo obiettivo di 4,25 euro e un giudizio “Neutrale”. Banca Akros, invece, ha peggiorato il rating sulla società aeronautica, portandolo da “Accumulate” a “Hold” (mantenere). Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 5 euro. In seguito alla performance registrata in apertura dal titolo, la Consob ha deciso di vietare le vendite allo scoperto sul titolo Finmeccanica per la seduta di domani.
In forte ribasso anche Ansaldo-STS (-2,99% a 7,3 euro). La società ha terminato il 2012 con ricavi per 1,25 miliardi di euro, in crescita dagli 1,21 miliardi dell’esercizio precedente. Il risultato netto consolidato è stimato a 76 milioni, 3 milioni in più del 2011. Dopo la diffusione dei risultati preliminari gli analisti di Cheuvreux hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 7,5 euro a 8,5 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Indicazione simile da Intermonte, che ha incrementato da 7,3 euro a 7,5 euro il target price sul titolo, ribadendo il rating “Neutrale”. Equita sim ha ritoccato al rialzo il target price su Ansaldo-STS, portandolo da 7,9 euro a 8,1 euro, in seguito alla revisione delle stime sulla redditività per il biennio 2013/2014. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio. Anche Banca Akros ha peggiorato a “Hold” il rating su Ansaldo-STS, pur migliorando da 7 euro a 7,5 euro il prezzo obiettivo.

Giornata nervosa per Piazza Affari e per le principali borse europee. Riflettori puntati sull’asta dei BOT con scadenza annuale: il rendimento del titolo è tornato sopra l’1% mentre le richieste sono state inferiori rispetto agli ultimi collocamenti. Tra alti e bassi i bancari. Ancora vendite su Telecom Italia, dopo i forti ribassi delle ultime sedute. Ribasso a due cifre, invece, per Seat Pagine Gialle.
Il FTSEMib ha terminato la seduta odierna in territorio positivo, guadagnando lo 0,69% a 16.644 punti. I FTSE Italia All Share ha recuperato lo 0,71% a 17.589 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,77%) e il FTSE Italia Star (+0,2%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi si è attestato a 2,04 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 1,75 miliardi di ieri. Su 317 titoli trattati, 173 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 128. Invariate le restanti 16 azioni.
L’euro è balzato a 1,345 dollari. L’oro è sceso a 1.645 dollari.

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Tra alti e bassi i bancari.
Riflettori accesi sulla Popolare di Spoleto. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della banca. La proposta è stata formulata a seguito delle risultanze negative degli accertamenti ispettivi condotti sull’istituto.
Anche oggi in forte rialzo la Popolare di Milano (+6,74% a 0,578 euro), in seguito al ritorno delle indiscrezioni relative alla trasformazione in SpA.
Seduta in rosso, invece, per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana ha registrato un ribasso dell’1,27% a 0,2415 euro.
Unicredit è salita dell’1,47% a 4,404 euro, mentre IntesaSanpaolo ha messo a segno un progresso del 2,32% a 1,41 euro.

Telecom Italia anche oggi in territorio negativo, dopo i ribassi subiti nelle ultime due sedute. Il titolo della compagnia telefonica è sceso dell’1,79% a 0,6295 euro. L’agenzia Moody’s ha tagliato di un livello il rating sul debito a lungo termine della società, portandolo da “Baa2” a “Baa3”. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri restano “Negative”. Il numero uno di Telecom Italia, Franco Bernabè, ha precisato che la decisione di Moody’s non andrà a impattare sulla capacità di rifinanziamento della compagnia telefonica. Intanto, sono arrivati nuovi giudizi dalle banche d’affari su Telecom Italia. Nomura ha sforbiciato da 0,82 euro a 0,68 euro il prezzo obiettivo sul titolo, confermando l’indicazione di ridurre il peso del titolo in portafoglio. Deutsche Bank ha tagliato da 1,24 euro a 1,18 euro il target price su Telecom Italia. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Anche Centrobanca ha tagliato la valutazione sulla compagnia telefonica, portandola da 0,9 euro a 0,77 euro per azione. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Buy” (acquistare).

Sono tornate le vendite su Seat Pagine Gialle. Il titolo della società editoriale ha perso il 13,8% a 0,0025 euro. Il Sole24Ore ha segnalato che nessun partner industriale ha bussato finora alla porta dell’azienda, anche se la società sarebbe pronta a valutare con interesse qualsiasi proposta che possa contribuire al rilancio aziendale nell'interesse degli azionisti e, alla luce della richiesta di concordato preventivo, dei creditori.
RcsMediaGroup ha subito una flessione del 3,24% a 1,104 euro. Oggi si è riunito il consiglio di amministrazione per l’esame del nuovo piano industriale. La società ha anticipato che il business plan prevede azioni di efficienza, tra cui la cessione, o chiusura, di alcune testate periodiche e le significative riduzioni dell’organico in Italia e Spagna, tra cui quelle oggi quantificate in circa 800 unità. Inoltre, la società sta studiando ipotesi di valorizzazione di tutti gli asset ritenuti non core, tra cui quelli immobiliari.


Giornata negativa per Saipem. Il titolo della società, attiva nel settore delle esplorazioni petrolifere, è sceso dell’1,24% a 20,78 euro. Il numero uno di Eni (+0,98% a 17,48 euro), Paolo Scaroni, ha ribadito che dopo l'indagine della Procura della Milano su una presunta tangente pagata dalla controllata non rassegnerà le sue dimissioni. Tuttavia, il manager non esclude l’ipotesi di una separazione dal gruppo dell'impiantistica. Intanto, gli analisti di Banca IMI hanno tagliato da 21,3 euro a 19,4 euro il prezzo obiettivo su Eni. Gli esperti hanno anche peggiorato il giudizio, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Add” (aggiungere).
Performance positiva per Tenaris (+0,54% a 14,84 euro). Rialzi nell’ordine del 2% per Erg (+1,87% a 7,08 euro) e Saras (+2,18% a 1,032 euro).
Terna ha guadagnato l’1,01% a 3,186 euro. Il Credit Suisse ha alzato da 3,2 euro a 3,45 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2013/2015. Gli esperti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato).
Iren è balzata del 3,98% a 0,601 euro. Equita sim ha incrementato da 0,66 euro a 0,75 euro il target price sull’azienda, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il triennio 2013/2015. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza Exor che ha subito un ribasso dello 0,59% a 21,85 euro. Il consiglio di amministrazione della holding ha deliberato di proporre agli azionisti la conversione delle azioni privilegiate (+8,75% a 21,5 euro) e di risparmio (+8,77% a 21,7 euro) della società in azioni ordinarie. Il management intende proporre un rapporto di conversione pari a un'azione ordinaria per ciascuna azione privilegiata e pari a un'azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio. Gli analisti di Exane hanno apprezzato questa decisione e hanno alzato da 17,5 euro a 21,5 euro per azione la valutazione su Exor. Sulla stessa lunghezza d’onda Intermonte, che ha incrementato da 22 euro a 24 euro il target price sulla holding. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Anche Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo su Exor, portandolo da 21 euro a 24 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Pirelli ha ceduto il 3,02% a 8,66 euro. Il numero uno del gruppo della Bicocca, Marco Tronchetti Provera, ha anticipato che i risultati finanziari del 2012 sono stati decisamente migliori rispetto a quelli ottenuti nell’esercizio precedente. Il manager ha aggiunto che entro l’estate sarà presentato il nuovo piano industriale.
Campari ha perso lo 0,27% a 5,635 euro. UBS ha limato le stime sull’utile per azione della società per i prossimi esercizi e ora consiglia di vendere le azioni. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 5,5 euro.
Seduta negativa per Lottomatica (-0,27% a 18,15 euro). In giornata la società ha comunicato i risultati preliminari del 2012.

Indesit ha guadagnato il 4,23% a 5,92 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno migliorato il giudizio sulla società, portandolo da “Reduce” (ridurre) a “Hold” (mantenere), in seguito al recente ribasso registrato dal titolo. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 6,22 euro.
Recordati è salita dello 0,59% a 7,63 euro. La società farmaceutica ha chiuso il 2012 con ricavi per 828,3 milioni di euro, in aumento dell’8,7% rispetto ai 762 milioni realizzati nell’esercizio precedente. L’utile netto è cresciuto dell’1,8%, raggiungendo quota 118,5 milioni di euro. Per il 2013 Recordati prevede di realizzare ricavi per oltre 920 milioni di euro e un utile netto di oltre 128 milioni.

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