Cembre, i conti dei primi nove mesi del 2021

Cembre ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2021. La società - quotata al segmento STAR e attiva nella produzione di connettori elettrici a compressione e di utensili per la loro installazione – ha terminato il periodo in esame con ricavi per 124,28 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto ai 98,66 milioni realizzati nei primi tre trimestri dello scorso anno. Nei primi nove mesi dell’anno i ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 42,7% in Italia, per il 47,2% nella restante parte dell’Europa e per il 10,1% fuori dal continente europeo.

In espansione anche il margine operativo lordo, che è aumentato del 47,5%, passando da 24,11 milioni a 35,57 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità è cresciuta al 28,6% dal 24,4%. L’utile netto è aumentato a 20,2 milioni di euro, dagli 11,89 milioni contabilizzati nei primi nove mesi del 2020.

Nel solo terzo trimestre, l'utile netto è salito del 29,3% a 5,55 milioni di euro, mentre il fatturato è aumentato del 16,9% a 39,74 milioni di euro.

A fine settembre 2021 la posizione finanziaria netta era positiva per 15,3 milioni di euro, anche in miglioramento rispetto al valore positivo di 8,4 milioni di inizio anno. Nei primi nove mesi del 2021 gli investimenti sono stati pari a 7 milioni (a fronte di investimenti nello stesso periodo del 2020 pari a 5,3 milioni di euro).

Il management ha anticipato che i ricavi progressivi consolidati alla fine di ottobre 2021 evidenziano una crescita del 22% rispetto ai primi dieci mesi dell’esercizio 2020.

In questo contesto i vertici di Cembre prevedono prevedono una crescita del fatturato e di tutti i margini reddituali del gruppo alla fine dell’esercizio.