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Banca Carige, le linee guida del salvataggio

Banca Carige ha ufficializzato con una nota il raggiungimento di un accordo, tra vari soggetti, per il rafforzamenteo della banca. Ecco tutte le caratteristiche del salvataggio

di Mauro Introzzi 12 ago 2019 ore 11:36

gruppo-banca-carigeNella serata di venerdì Banca Carige ha ufficializzato con una nota il raggiungimento di un accordo, tra i vari soggetti coinvolti, finalizzato a dotare l’istituto ligure di una struttura patrimoniale rafforzata. In un’operazione che non prevede l’intervento statale (non a caso la nota della stessa banca fa riferimento a una soluzione definita “privata”) e che ha un controvalore quantificabile in 900 milioni di euro: 700 derivanti da un aumento di capitale, 200 da un’emissione di un nuovo prestito subordinato classificabile come strumento di capitale Tier2. Ma andiamo con ordine, analizzando le caratteristiche del salvataggio di Banca Carige. Che oltre a rimettere in sicurezza l’istituto grazie anche all’implementazione delle strategie contenute nel piano predisposto dagli attuali commissari straordinari,  include anche delle sorprese per chi è attualmente azionista.

 

SALVATAGGIO CARIGE,  I SOGGETTI COINVOLTI

I soggetti che concorreranno al rafforzamento patrimoniale di Banca Carige sono molteplici: si tratta del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, dello Schema Volontario di Intervento del FITD, di Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, della Società per la Gestione delle Attività e di altre primarie istituzioni finanziarie.

 

IL RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE DI CARIGE

Come indicato il rafforzamento patrimoniale avrebbe un controvalore pari a 900 milioni di euro. In particolare:

  • 700 milioni arriveranno da un aumento di capitale sociale che a sua volta sarà garantito per 313,2 milioni dallo Schema Volontario di Intervento del FITD a fronte della conversione delle obbligazioni subordinate sottoscritte a novembre 2018, per 63 milioni da Cassa Centrale Banca e per 238,8 milioni dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi . I restanti 85 milioni arriveranno da un operazione di aumento di capitale in opzione, riservato agli attuali soci in proporzione alla percentuale di capitale detenuta. Per questa ultima parte di ricapitalizzazione il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi agirà come garante. Ciò significa che si è impegnato a sottoscrivere tutto l’inoptato. Se per assurdo, quindi, nessuno degli attuali soci decidesse di partecipare il FITD si impegnerebbe per un totale di 323,8 milioni (i 238,8 per cui si è impegnato e gli 85 dell’aumento di capitale in opzione);
  • 200 milioni arriveranno dall’amissione di un nuovo prestito subordinato classificabile come strumento di capitale Tier2. Per questo strumento, sarebbero già stati acquisiti impegni vincolanti da varie istituzioni finanziarie, private e pubbliche, per un importo complessivo superiore a quello previsto. Secondo quanto circola sulla stampa, un centinaio di milioni di bond saranno sottoscritti dal Cassa Centrale Banca,50 milioni da Amissima (la società del fondo Apollo che ha acquisito il comparto assicurativo di Banca Carige); 13 milioni da Medio credito centrale e 20 milioni andranno dal Credito Sportivo. Il resto da altre istituzioni finanziarie.

 

CARIGE, LA PULIZIA DI BILANCIO

Nell’ambito dell’operazione di rafforzamento di bilancio è stata studiata una “radicale” manovra di riduzione dei rischi tra gli attivi di bilancio, mediante la cessione pressoché integrale dei crediti deteriorati (3,1 miliardi di euro di valore lordo su un totale di 3,5 miliardi), per la quale i commissari hanno ricevuto un’offerta vincolante dalla SGA, la società per la gestione delle attività.

 

COSA VIENE DESTINATO AGLI ATTUALI AZIONISTI

Per gli attuali azionisti che intenderanno partecipare all’aumento di capitale da 85 milioni di euro è riservata l’emissione di warrant (da assegnare gratuitamente) in ragione di 1 warrant ogni 4 azioni nuove sottoscritte; tali warrant consentiranno l’acquisto di nuove azioni con uno sconto del 50% sul prezzo di mercato al momento dell’esercizio.

Inoltre lo Schema Volontario di Intervento del FITD starebbe mettendo a punto criteri e meccanismi per riconoscere, a conclusione dell’operazione, azioni gratuite per un controvalore pari a 10 milioni a favore di azionisti attuali a fronte di partecipazioni azionarie inferiori a una certa soglia.

 

FUTURI SVILUPPI

La nota della banca evidenzia che lo Schema Volontario d’Intervento del FITD e lo stesso Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi hanno concesso a Cassa Centrale Banca un’opzione di acquisto per la totalità delle azioni ordinarie che saranno da loro detenute a seguito dell’esecuzione dell’aumento di capitale. Cassa Centrale Banca potrà esercitare tale opzione tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.

 

RISULTATI DEL RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE

Tutte le operazione messe in campo dalla banca e dai soggetti che parteciperanno consentiranno a Banca Carige, grazie alla piena implementazione del piano strategico, di raggiungere un NPE ratio inferiore al 5% e un Total Capital ratio superiore al 15%, multipli equiparabili ai livelli di mercato.

Il rafforzamento di capitale, inoltre, è funzionale alla chiusura della procedura di amministrazione straordinaria e alla ricostituzione degli organi dell’amministrazione ordinaria della banca.

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