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Seduta disastrosa per Piazza Affari, con gli indici che sono stati sospesi nell’ultima mezz’ora di contrattazioni. Gli istituti di credito ancora “sul banco degli imputati”
di Edoardo Fagnani 4 ago 2011 ore 18:02Seduta disastrosa per Piazza Affari, con gli indici che sono stati sospesi nell’ultima mezz’ora di contrattazioni. Gli istituti di credito ancora “sul banco degli imputati”. Male Unicredit, in scia ai tagli delle banche d’affari. Da segnalare il pesante ribasso di Tenaris, dopo la diffusione dei risultati trimestrali. Nessuna sorpresa dalla BCE. Come nelle attese la Banca Centrale Europa ha deciso di non modificare i tassi di interesse, lasciando fermo il saggio di riferimento all’1,5%. Il numero uno della BCE, Jean-Claude Trichet, non ha fornito indicazioni sulla politica monetaria futura, ribadendo che l’istituto centrale non si impegna a priori sui tassi di interesse. Alcuni addetti ai lavori hanno segnalato che l'istituto centrale starebbe comprando bond portoghesi ed irlandesi sul mercato secondario. Il FTSEMib ha registrato un tonfo del 5,16% a 16.128 punti, il minimo di giornata.
Nella seduta odierna il controvalore degli scambi si è ridotto a 3,01 miliardi di euro, dai 3,68 miliardi di ieri. Su 333 titoli trattati, 292 hanno terminato la giornata con il segno meno, mentre le performance positive sono state 30. Le rimanenti undici azioni sono rimaste ferme sui livelli di chiusura di ieri. L’euro scende sotto gli 1,42 dollari. L’oro ha superato i 1.680 dollari.
In forte ribasso i bancari. Unicredit ha terminato la seduta con una flessione del 9,33% a 1,04 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di ribasso. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Société Générale hanno sforbiciato da 1,9 euro a 1,6 euro il target price su Unicredit. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Exane ha ridotto da 1,5 euro a 1,35 euro il prezzo obiettivo, segnalando che l’istituto non sarebbe adeguatamente patrimonializzato. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim, che ha ridotto da 1,5 euro a 1,4 euro il prezzo obiettivo su Unicredit, ribadendo il giudizio “Hold” (mantenere). Bocciatura completa da Intermonte, che ha tagliato da 1,6 euro a 1,2 euro il target price e ha peggiorato da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale” il rating. Gli esperti non escludono un aumento di capitale in autunno. Nel corso della conference call a commento dei risultati trimestrali, il numero uno della banca, Federico Ghizzoni, ha dichiarato che il target di 2,6 miliardi di euro di utile stimato dagli analisti per l’esercizio in corso è raggiungibile. IntesaSanpaolo è scesa del 10,4% a 1,23 euro. La controllata Banca Fideuram ha chiuso il primo semestre del 2011 con un utile netto in crescita del 40,7% a 132,1 milioni di euro. La raccolta netta totale è stata pari a 908 milioni di euro, in calo rispetto agli 1,4 miliardi primo trimestre del 2010. Il Banco Popolare ha ceduto il 5,17% a 1,101 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 3 agosto il consigliere, Sandro Veronesi, ha acquistato 100mila azioni dell’istituto a un prezzo di 1,2 euro per azione. Monte dei Paschi di Siena ha perso il 4,06% a 0,4564 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 25 luglio Jp Morgan Chase ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale dell’istituto toscano, portandola dal 4,655% al 2,561%.
Banca Generali ha ceduto il 3,95% a 7,06 euro. La compagnia ha comunicato che la raccolta netta totale di nel mese di luglio è stata pari a 75 milioni di euro.
A due velocità i petroliferi. Spicca il tonfo di Tenaris (-6,99% a 13,71 euro). La società ha chiuso il primo semestre del 2011 con ricavi per 4,73 miliardi di dollari, in aumento del 31% rispetto ai 3,62 miliardi realizzati nella prima metà dello scorso anno. Tenaris ha terminato il semestre con un utile netto di 628,9 milioni di dollari, il 22% in più rispetto ai 517,2 milioni dei primi sei mesi del 2010. Tuttavia, i dati trimestrali sarebbero stati inferiori alle attese degli analisti. I vertici della società prevedono per il secondo semestre del 2011 ricavi e redditività in crescita rispetto alla prima metà dell’anno. Eni è scesa del 2,33% a 13,85 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nella seduta odierna il presidente, Giuseppe Recchi, ha acquistato 42mila azioni del colosso petrolifero a un prezzo unitario di 14,22 euro. Performance decisamente negativa per Saipem (-8,34% a 31,1 euro). In giornata si sono riuniti i vertici di Erg (-4,01% a 8,5 euro) per l’esame dei risultati del primo semestre. La società guidata dalla famiglia Garrone comunicherà i numeri domani mattina, prima dell’apertura di Piazza Affari. In forte ribasso anche Saras (-7,89% a 1,223 euro).
Enel ha lasciato sul terreno il 2,76% a 3,73 euro. Il colosso elettrico ha chiuso il primo semestre del 2011 con ricavi per 38,39 miliardi di euro, in aumento del 10,3%, rispetto ai 34,8 miliardi realizzati nella prima metà dello scorso esercizio. Il semestre si è chiuso con un utile netto di 2,55 miliardi di euro, in crescita del 5,2%, rispetto ai 2,43 miliardi dei primi sei mesi del 2010. I vertici di Enel hanno segnalato che il risultato finale ha beneficiato di proventi per 247 milioni di euro per la cessione di alcune partecipazioni. A fine giugno l’indebitamento netto era cresciuto a 46,14 miliardi di euro, rispetto ai 44,9 miliardi di inizio anno. Il management di Enel ha confermato per il 2011 tutti gli obiettivi. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Bernstein hanno tagliato da 5,25 euro a 5 euro il prezzo obiettivo su Enel. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nella seduta odierna il numero uno di Enel, Fulvio Conti, ha acquistato 26mila azioni del colosso elettrico a un prezzo unitario di 3,79 euro. Enel Green Power ha ceduto il 3,26% a 1,63 euro. La società ha comunicato che è entrato in servizio in Spagna il nuovo impianto eolico “Valdihuelo”.
Tra alti e bassi gli assicurativi. Unipol ha limitato il calo allo 0,23% a 0,2988 euro. In giornata si sono riuniti i vertici della compagnia per l’esame dei risultati del primo semestre del 2011. Fondiaria-Sai ha registrato un ribasso del 3,82% a 1,46 euro, mentre Milano Assicurazioni è salita dell’1,833% a 0,2678 euro.
Telecom Italia ha terminato la giornata con un ribasso del 3,66% a 0,8025 euro. In giornata si sono riuniti i vertici della società telefonica per l’esame dei risultati del primo semestre del 2011. Secondo le stime degli analisti Telecom Italia dovrebbe aver chiuso il secondo trimestre del 2011 con ricavi per quasi 7,4 miliardi di euro, mentre l'utile netto dovrebbe essere sceso a 583 milioni di euro.
Mediaset è scesa del 5,15% a 2,54 euro. Bernstein ha tagliato da 3,5 euro a 3, euro per azione la valutazione sul gruppo del Biscione. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Market perform” (neutrale).
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione si segnalano i forti ribassi di Fiat e Fiat Industrial, che hanno perso rispettivamente il 10,7% e il 9,15% a 7,5 euro, dopo essere stati sospesi nel pomeriggio per eccesso di ribasso.
Diasorin ha registrato una flessione del 3,45% a 29,98 euro. Dopo la diffusione dei risultati semestrali, gli analisti di Jefferies hanno tagliato da 37,5 euro a 35 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Cheuvreux, invece, ha peggiorato da “Ouperform” ad Underperform” il rating su Diasorin e ha sforbiciato da 41 euro a 33 euro il prezzo obiettivo.
Finmeccanica ha perso il 2,98% a 4,89 euro. Gli analisti di HSBC hanno peggiorato il rating sulla società aeronautica, portandolo da “Overweight” (sovrappesare) a “Neutrale”. Deutsche Bank, invece, ha dimezzato il prezzo obiettivo su Finmeccanica, portandolo da 10 euro a 5,4 euro. Gli esperti della banca tedesca hanno ribadito il giudizio “Hold”.
Campari è scesa dell’1,78% a 5,51 euro. Nel primo semestre del 2011 la società ha realizzato ricavi per 589,1 milioni di euro, in aumento del 14,2% rispetto ai 515,7 milioni registrati nella prima metà del 2010. L’utile netto è cresciuto da 69,3 milioni a 75,3 milioni di euro, che equivale a una variazione positiva dell’8,7%. Inoltre, Campari ha finalizzato l’acquisizione del brand brasiliano Sagatiba. Il prezzo dell’acquisizione è stato di 26 milioni di dollari.
Ansaldo-STS ha ceduto l’1,81% a 5,96 euro. La Consob ha comunicato che il 1° agosto Norges Bank ha ridotto all’1,863% la quota detenuta nel capitale della società italiana. La stessa Cnsob ha comunicato che il 1° agosto Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti di Prysmian (-2,1%). L’istituto è accreditato del 2,015% del capitale della società.
Autogrill ha limitato il calo allo 0,62% a 8,88 euro. La controllata americana HMSHost, ha rinnovato le concessioni per le attività di ristorazione negli aeroporti internazionali di Phoenix Sky Harbor e Southwest Florida di Ft. Myers. La società di ristorazione stima che le attività genereranno ricavi totali per oltre 1 miliardo di dollari.
Indesit ha ceduto il 7,37% a 4,725 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nelle sedute del 2 e 3 agosto l’azionista Antonella Merloni, tramite la holding Fineldo, ha acquistato complessivamente 40mila titoli a prezzi compresi tra i 5,114 euro e i 5,159 euro per azione.
Gruppo Coin ha registrato un minimo progresso dello 0,08% a 6,46 euro. La Consob ha approvato il documento dell’offerta pubblica di acquisto lanciata da Giorgione Investimenti. Il prezzo offerto è di 6,5 euro per azione. L’operazione inizierà il 16 agosto.
Sorin è scesa del 4,07% a 1,695 euro. Dopo la diffusione dei risultati semestrali, gli analisti di Jefferies hanno alzato da 2,6 euro a 2,7 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
Interpump ha terminato la giornata con un tonfo del 10,4% a 4,89 euro. Mediobanca ha peggiorato il rating sulla società, portandolo da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche tagliato a 5,4 euro il target price. Bocciatura completa da Equita sim che ha sforbiciato da 6,7 euro a 6,1 euro il prezzo obiettivo su Interpump. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” il giudizio. Bocciatura completa anche da Intermonte, che ha ridotto da 6,6 euro a 4,4 euro il target price sull’azienda. Gli esperti hanno peggiorato il giudizio da “Outperform” ad “Underperform”. Al contrario, Banca Aletti ha alzato da 6,5 euro a 6,7 euro per azione la valutazione. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Ouperform”.
Marr ha ceduto 4,17% a 7,93 euro. Banca IMI ha limato il target price sulla società di ristorazione, portandolo da 10,7 euro a 10,4 euro. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni e hanno ritoccato al rialzo le stime per i prossimi trimestri.
Salvatore Ferragamo ha limitato il ribasso allo 0,66% a 12 euro. Berenberg ha iniziato la copertura sulla società del lusso con un prezzo obiettivo di 13,4 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni.