NAVIGA IL SITO

Caboto

di La redazione di Soldionline 9 gen 2001 ore 11:24 Le news sul tuo Smartphone
Gli analisti di Caboto hanno valutato Interpump secondo il modello dello sconto dei flussi di cassa attesi e hanno ottenuto una valutazione di 4,8 euro per azione. Viene mantenuta perciò una visione neutrale sul titolo.
L'utile netto di esercizio è rivisto al ribasso del 12% a 37 miliardi di lire. In questo modo la flessione rispetto al 1999 sarà del 13%.

Secondo i vertici di Interpump il 2000 dovrebbe chiudersi con un fatturato intorno a 770 miliardi di lire, leggermente superiore (del 2%) rispetto alle stime degli analisti di Caboto. Il Ros ante goodwill sarà di circa il 17%, un po' inferiore rispetto al '99. Per la società, che capitalizza 680 miliardi di lire, gli analisti evidenziano il nuovo tax rate che per maggiori ammortamenti non deducibili fiscalmente sarà intorno al 50% contro le attese del 43%.

Per quanto riguarda l'esercizio 2001 viene stimato da Caboto un fatturato di 819 miliardi in crescita del 6.4%, grazie alla recente acquisizione del 58% della società Pulex e ad una crescita interna del 5%. La redditività dovrebbe essere in linea con l'esercizio corrente con un leggero recupero dello 0.3%-0.5% mentre è stato rivisto al ribasso l'utile netto dell'8% proiettando un tax rate del 50%.

Nel corso dei primi nove mesi dell'anno Interpump ha registrato un incremento della redditività. Il giro d'affari complessivo è cresciuto del 34% a 606,7 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il cash flow operativo ha registrato un rialzo del 91% a 97,3 miliardi mentre l'utile operativo è aumentato del 23% a 104,5 miliardi. Il conto economico si chiude con un utile netto di 27,1 miliardi di lire, registrando un incremento del 10% rispetto al 1999.

Il gruppo Interpump è il maggiore produttore mondiale di pompe a pistoni professionali ad alta pressione ed uno dei principali gruppi operanti sui mercati internazionali nel settore delle macchine professionali per la pulizia e delle idropulitrici (sia professionali che consumer). Con oltre due terzi del proprio fatturato realizzati all'estero (618 miliardi nel 1999 con 2.200 dipendenti suddivisi in 23 società con 26 stabilimenti produttivi), il gruppo distribuisce i propri prodotti in oltre 60 Paesi, sui mercati dell' Europa occidentale e dell' America settentrionale come nei paesi emergenti del Far East asiatico e del Sud America. La crescita di Interpump è avvenuta anche attraverso l'acquisizione di aziende di medio-piccole dimensioni che offrivano l' opportunità di realizzare sinergie industriali e commerciali. Le aziende appartenenti al gruppo sono suddivise in tre settori di attività: industriale, cleaning e oleodinamico.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.