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Buona intonazione per Piazza Affari: vola Mediaset

Gli addetti ai lavori hanno apprezzato i risultati dei collocamenti dei titoli di stato spagnoli e francesi. In recupero i bancari, dopo i ribassi registrati ieri. Vola Mediaset

di Edoardo Fagnani 17 gen 2013 ore 12:28

Intonazione positiva per Piazza Affari e per le principali borse europee a metà giornata. Gli addetti ai lavori hanno apprezzato i risultati dei collocamenti dei titoli di stato spagnoli e francesi. Intanto, gli analisti di Moody’s hanno segnalato che l’Italia e la Spagna potranno tornare a una crescita sostenibile solo fra due anni. Gli esperti hanno ricordato che un’eventuale recessione resta maggiore minaccia per la tenuta della zona euro.
Il FTSEMib sale dello 0,47%, mentre il FTSE Italia All Share è in progresso dello 0,48%. In frazionale recupero anche il FTSE Italia Mid Cap (+0,32%) e il FTSE Italia Star (+0,46%).
L’euro ha superato gli 1,335 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici negli Stati Uniti. L’oro è tornato sopra i 1.680 dollari.

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In recupero i bancari, dopo i ribassi registrati ieri.
IntesaSanpaolo guadagna lo 0,89% a 1,478 euro. L’istituto ha lanciato un’emissione di obbligazioni bancarie garantite per un ammontare di un miliardo di euro e una durata di 12 anni. Tenuto conto del prezzo di riofferta, il rendimento a scadenza è 3,435% annuo. Lo spread totale per l’investitore è pari al tasso mid swap maggiorato di 150 punti base, 106 punti base sotto il BTP di pari scadenza.
Un bond anche dalla Popolare di Milano (+1,18% a 0,513 euro). L’istituto ha collocato con un Bond Senior Unsecured della durata di tre anni, per un ammontare di 750 milioni di euro, con cedola a tasso fisso del 4% riservato ad investitori istituzionali. Il rendimento è stato di 360 punti base sopra il tasso midswap a tre anni. L’operazione ha registrato un volume di ordini superiore agli 1,6 miliardi di euro.
Unicredit sale dello 0,99% a 4,28 euro. Deutsche Bank ha incrementato da 4,2 euro a 4,9 euro il target price sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Buy” (acquistare) e ritengono Unicredit la migliore opportunità di investimento tra le banche italiane.
Azimut cede lo 0,25% a 12,16 euro. La compagnia e Global Yatirim Holding, finanziaria di partecipazioni turca quotata, hanno deciso di rafforzare la loro collaborazione nella joint-venture nell'industria del risparmio gestito in Turchia.

Mediaset balza del 7,71% a 1,885 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno migliorato giudizio sul gruppo del Biscione, portandolo ad “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli esperti hanno anche incrementato il prezzo obiettivo, portandolo da 2 euro a 2,65 euro, sulle prospettive di un miglioramento del mercato pubblicitario in Italia e in Spagna. Anche Société Générale e Citigroup hanno alzato il target price su Mediaset, portandolo rispettivamente a 1,5 euro e a 1,3 euro, dai precedenti 0,9 euro. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.
Telecom Italia Media sale del 3,9% a 0,1626 euro. Secondo quanto scritto su La Repubblica, la cessione della società, ora controllata da Telecom Italia (+0,8%), sarebbe arrivata a un punto di stallo, in quanto che le due offerte sul tavolo, quella del tandem Clessidra-Equinox e quella di Urbano Cairo, sarebbero "oggettivamente molto basse". Inoltre, se la cessione non andasse in porto Telecom Italia Media dovrà affrontare la terza ricapitalizzazione in sei anni. Secondo gli addetti ai lavori, infatti, la società editoriale avrebbe bisogno di almeno 100 milioni di euro di liquidità. Intanto, gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 0,15 euro a 0,11 euro il prezzo obiettivo su Telecom Italia Media. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.

Generali sale dello 0,43% a 13,86 euro. Gli analisti di Deutsche Bank hanno peggiorato il giudizio sulla compagnia triestina, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere). Il prezzo obiettivo è di 14,5 euro. Intanto, dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 14 gennaio l’azionista Peter Kellner ha venduto un milione di azioni Generali a prezzi compresi tra i 14,2174 e i 14,2799 euro per azione. Kellner ha incassato circa 14,28 milioni di euro.


Eni guadagna lo 0,62% a 19,43 euro. Gli analisti di Jefferies hanno alzato il prezzo obiettivo sul Cane a Sei zampe, portandolo da 20 euro a 22 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, i vertici di Eni hanno comunicato di aver perforato con successo Sankofa Est 2A, il primo pozzo di delineazione della scoperta a olio di Sankofa Est effettuata nel blocco Offshore Cape Three Points, situato nel Tano Basin circa 50 chilometri al largo della costa del Ghana.

Fiat Industrial recupera lo 0,89% a 9,025 euro. Barclays ha alzato da 10 euro a 11 euro il target price sul titolo, in seguito al miglioramento delle stime per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare) e ritengono Fiat Industrial la migliore opportunità di investimento nel settore.

Atlantia registra un frazionale ribasso dello 0,3% a 13,37 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa la fusione con Gemina potrebbe essere perfezionata entro marzo. L’operazione dovrebbe comprendere un’offerta mista in contanti e in azioni.

Pirelli sale dell’1,03% a 9,33 euro. UBS ha inserito il gruppo della Bicocca nella propria lista dei titoli preferiti, sulle prospettive di una consistente generazione di cassa nell’esercizio in corso.

Prese di beneficio su Indesit, dopo il rally registrato nelle ultime sedute. Il titolo che fa capo alla famiglia Merloni registra una flessione del 7,16% a 6,355 euro. Gli addetti ai lavori segnalano che si è ridotto l’appeal speculativo sulle azioni, dopo l’accordo raggiunto tra i componenti della famiglia nella holding che controlla la società. Intanto, gli analisti di banca Akros hanno ridotto da 6,45 euro a 6,22 euro il prezzo obiettivo su Indesit. Gli esperti hanno anche peggiorato il giudizio e ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio, dopo il rally registrato nelle scorse settimane.

MeridianaFly non riesce a fare prezzo per eccesso di rialzo, dopo aver chiuso la seduta di ieri con un balzo del 47,1%. Il titolo registra un progresso teorico del 27,9%.
Non si ferma la corsa di Dmail Group (sospesa per eccesso di rialzo, con un progresso teorico del 15,7%). La società ha precisato che non ha sottoscritto alcun accordo, né preliminare né definitivo, avente ad oggetto la cessione delle partecipazioni delle aziende controllate. inoltre, non sono pervenute alla società offerte vincolanti di acquisto di queste attività.
Maire Tecnimont balza del 7,85% a 0,4838 euro. La società ha comunicato che - in relazione al contratto per la costruzione della centrale termoelettrica Bocamina II in Cile e nell'ambito della procedura arbitrale in corso contro Endesa Chile (Gruppo Enel) - le controllate Tecnimont, Tecnimont Chile e Tecnimont do Brasil hanno presentato le relative difese e richieste riconvenzionali. L'ammontare totale dei danni richiesti dal gruppo Tecnimont a Endesa Chile è stato quantificato in 1,3 miliardi di dollari.
Sotto i riflettori anche LVenture Group (sospesa per eccesso di rialzo, con un progresso teorico del 38,7%). Il consiglio di amministrazione della holding ha approvato i termini dell’aumento di capitale da 5 milioni di euro che prenderà il via lunedì 21 gennaio.

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