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Brembo, 2012 positivo: dividendo in aumento a 0,4 euro

di Edoardo Fagnani 5 mar 2013 ore 13:50 Le news sul tuo Smartphone
Nel 2012 Brembo ha registrato un giro d’affari di 1,39 miliardi di euro, in aumento del 10,7% rispetto agli 1,25 miliardi realizzati nell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo è cresciuto del 15,3%, passando da 148,8 milioni a 171,6 milioni di euro. Di conseguenza, la marginalità è salita dall’11,9% al 12,4%. La società bergamasca ha chiuso lo scorso anno con un utile netto di 77,8 milioni di euro, l’81,1% in più rispetto ai 42,9 milioni del 2011. A fine 2012 l’indebitamento netto del gruppo ammontava a 320,7 milioni di euro, in leggero aumento rispetto ai 315 milioni di inizio anno, in conseguenza del completamento dei nuovi impianti in Cina, Polonia e Repubblica Ceca. Lo scorso anno Brembo ha investito 135,6 milioni di euro.

I vertici dell’azienda mantengono un cauto ottimismo sulle prospettive per la prima parte del 2013, sulla base del positivo andamento del portafoglio ordini nei primi mesi dell’anno. I vertici prevedono per l’esercizio in corso una crescita dei ricavi e un miglioramento dei margini.

Il management di Brembo ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,4 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,3 euro assegnati lo scorso anno. La cedola sarà staccata il 13 maggio e messa in pagamento il 16 maggio.

Inoltre, il CdA ha approvato la proposta di un nuovo piano di buy-back da sottoporre all’assemblea di prossima convocazione, finalizzato a compiere eventuali investimenti per sostenere sul mercato la liquidità del titolo e a perseguire nell’ambito di progetti industriali eventuali operazioni di scambio con partecipazioni. La proposta prevede la facoltà di acquistare e/o alienare, in una o più volte, fino ad un numero massimo di 2.680.000 azioni ordinarie. La società alla data odierna detiene 1.747.000 azioni proprie, pari al 2,616% del capitale sociale. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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