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BPM, i conti dei primi 9 mesi del 2016

Al netto delle componenti non ricorrenti, l’utile di pertinenza dei soci della Popolare di Milano ha toccato i 184,4 milioni che si confronta su base omogenea con 222,9 milioni di settembre 2015

di Mauro Introzzi 8 nov 2016 ore 17:54

La Popolare di Milano ha archiviato i primi 9 mesi del 2016 con un utile di pertinenza dei soci che ha toccato i 184,4 milioni che si confronta su base omogenea con i 222,9 milioni di settembre 2015.

 

BPM: CONTI ECONOMICI AL 30 SETTEMBRE 2016

Al 30 settembre 2016 i proventi operativi del gruppo Bipiemme sono stati pari a 1,2 miliardi di euro, in crescita dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il margine di interesse è stato pari a 595,4 milioni, in flessione dell’1,9% su base annua. Nel periodo le rettifiche nette per il deterioramento crediti e altre operazioni si sono attestate a 230,1 milioni, in flessione di 16,2 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2015. Il costo del credito è stato pari a 89 punti base, dai 98 di settembre 2015.
L’utile di pertinenza della capogruppo è stato pari a 88,1 milioni e al netto delle componenti non ricorrenti
, l’utile di pertinenza ha toccato i 184,4 milioni che si confronta su base omogenea con 222,9 milioni di settembre 2015.

 

BPM: AGGREGATI PATRIMONIALI AL 30 SETTEMBRE 2016

bpm_4La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value) si è attestata a 36,53 miliardi di euro, in lieve riduzione sia rispetto a fine giugno 2016 (-0,7%) che rispetto a fine 2015 (-2,9%).

I crediti verso clientela erano pari a 34,32 miliardi di euro, in aumento rispetto a dicembre 2015 (+0,4%) e in lieve flessione rispetto a giugno 2016 (-0,6%).
Al 30 settembre 2016, le attività deteriorate nette del gruppo erano pari a 3,62 miliardi, in calo del 2,6% rispetto a 12 mesi prima. L’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi era pari al 4,8%, in calo dal 4,9% di dicembre 2015.
Al 30 settembre 2016 il totale delle attività deteriorate lorde toccava i 6,1 miliardi, in calo dello 0,6 rispetto a 12 mesi prima, mentre i crediti dubbi netti erano pari a 3,62 miliardi in flessione del 2,6% su base annua.
Il grado complessivo di copertura delle attività deteriorate si attesta al 40,7%, che aumenta a 45,3%, se si includono gli stralci già effettuati sulle singole posizioni.

 

BPM: OUTLOOK 2016

Secondo quanto dice la nota della società in tale contesto, l’operatività del Gruppo Bipiemme nell’ultimo trimestre sarà principalmente focalizzata sulla realizzazione dell’operazione di aggregazione con il Banco Popolare, che sarà efficace dal 1 gennaio 2017 (Fusione BPM-Banco Popolare: come sarà BancoBpm, la terza banca italiana).
Secondo i vertici della società i costi operativi e il costo del credito si muoveranno in coerenza con le dinamiche delineate nel Piano Strategico 2016-2019 del nuovo Gruppo anche nell'ultimo trimestre 2016.

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