Bper, i conti del semestre
Conti in miglioramento per la Popolare dell’Emilia Romagna, tornata all’utile nel primo semestre del 2014. Bene anche le dinamiche patrimoniali. Il piano industriale sarà presentato a inizio 2015
di Mauro Introzzi 7 ago 2014 ore 15:30
Conti in miglioramento per la Popolare dell’Emilia Romagna, tornata all’utile nel primo semestre del 2014. Bene anche le dinamiche patrimoniali.
BPER: CONTO ECONOMICO DEL SEMESTRE
La Popolare dell’Emilia Romagna ha chiuso la prima metà dell’anno con un margine di intermediazione pari a 1,13 miliardi di euro, in crescita del 3,9% rispetto al primo semestre del 2013. In particolare il margine di interesse è migliorato del 3,3% anno su anno a 658,5 milioni di euro, principalmente grazie alla riduzione del costo del funding, le commissioni nette, a 345,5 milioni di euro, sono state sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre dello scorso anno con una minima flessine dello 0,4% su base annuale mentre le attività di negoziazione hanno registrato un aumento del 32,4% anno su anno.
L’utile netto di pertinenza è stato così pari a 35,9 milioni di euro, in sensibile miglioramento rispetto alla perdita di 21,5 milioni di euro di 12 mesi prima.
BPER: PATRIMONIO E MULTIPLI A FINE SEMESTRE
Sotto il punto di vista patrimoniale la nota della società evidenzia che a fine giugno i crediti alla clientela erano pari a 45,4 miliardi, in calo del 2,3% rispetto alla fine del 2013. L’ammontare dei crediti deteriorati è di 6,6 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto a fine 2013. La componente dei crediti in sofferenza è pari a 2,6 miliardi di euro, in miglioramento del 6,8% rispetto a 6 mesi prima.
Tenendo in considerazione anche l’impatto dell’aumento di capitale da 750 milioni di euro appena andato in archivio con successo il Common Equity Tier 1 Ratio è pari all’11,02% mente la versione “Fully Phased” è pari al 10,43%. Un dato in linea con i migliori standard di mercato.
BPER: STIME PER IL FUTURO
I vertici del gruppo, nella nota a corredo della semestrale, non hanno fornito stime puntuali per l’esercizio in corso, limitandosi a indicare che il suo obiettivo è quello di consolidare la redditività bancaria tradizionale, mantenere soddisfacenti livelli di copertura dei crediti deteriorati e contenere i costi operativi. Nella seconda metà dell’anno sarà elaborato il nuovo piano industriale che sarà presentato nel 2015.
BPER: CONTO ECONOMICO DEL SEMESTRE
La Popolare dell’Emilia Romagna ha chiuso la prima metà dell’anno con un margine di intermediazione pari a 1,13 miliardi di euro, in crescita del 3,9% rispetto al primo semestre del 2013. In particolare il margine di interesse è migliorato del 3,3% anno su anno a 658,5 milioni di euro, principalmente grazie alla riduzione del costo del funding, le commissioni nette, a 345,5 milioni di euro, sono state sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre dello scorso anno con una minima flessine dello 0,4% su base annuale mentre le attività di negoziazione hanno registrato un aumento del 32,4% anno su anno.
L’utile netto di pertinenza è stato così pari a 35,9 milioni di euro, in sensibile miglioramento rispetto alla perdita di 21,5 milioni di euro di 12 mesi prima.

Sotto il punto di vista patrimoniale la nota della società evidenzia che a fine giugno i crediti alla clientela erano pari a 45,4 miliardi, in calo del 2,3% rispetto alla fine del 2013. L’ammontare dei crediti deteriorati è di 6,6 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto a fine 2013. La componente dei crediti in sofferenza è pari a 2,6 miliardi di euro, in miglioramento del 6,8% rispetto a 6 mesi prima.
Tenendo in considerazione anche l’impatto dell’aumento di capitale da 750 milioni di euro appena andato in archivio con successo il Common Equity Tier 1 Ratio è pari all’11,02% mente la versione “Fully Phased” è pari al 10,43%. Un dato in linea con i migliori standard di mercato.
BPER: STIME PER IL FUTURO
I vertici del gruppo, nella nota a corredo della semestrale, non hanno fornito stime puntuali per l’esercizio in corso, limitandosi a indicare che il suo obiettivo è quello di consolidare la redditività bancaria tradizionale, mantenere soddisfacenti livelli di copertura dei crediti deteriorati e contenere i costi operativi. Nella seconda metà dell’anno sarà elaborato il nuovo piano industriale che sarà presentato nel 2015.
Tutte le ultime su:
primo semestre 2014
, banca popolare emilia romagna
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio.
Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.