Borse, volatilità protagonista!
I principali indici italiani hanno chiuso la giornata in territorio negativo dopo il pessimo dato sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti
di Edoardo Fagnani 28 set 2010 ore 17:59
Seduta ricca di alti e bassi per Piazza Affari e per le borse europee. I principali indici italiani hanno chiuso la giornata in territorio negativo dopo che il pessimo dato sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti ha fatto virare in negativo Wall Street. Tra i bancari, spicca la performance negativa di Unicredit, mentre tra i petroliferi si segnala il balzo di Saras, in scia all’indicazione positiva di Credit Suisse. Da segnalare lo scivolone di Pirelli, che ha risentito del tonfo di Michelin in Francia. Il colosso transalpino ha annunciato il lancio di un aumento di capitale. Il FTSEMib ha registrato una flessione dello 0,25% a 20.542 punti, dopo aver toccato un minimo di 20.308 punti. Il FTSE Italia All Share ha ceduto lo 0,2% a 21.129 punti. In calo anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,04%) e il FTSE Italia Star (-0,53%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è aumentato a 2,87 miliardi di euro, dai 2,53 miliardi di ieri. Su 325 titoli trattati, 129 hanno registrato un rialzo, mentre i segni meno sono stati 178. Invariate le restanti 18 azioni. L’euro balza a oltre 1,35 dollari, mentre l’oro supera i 1.300 dollari.
Seduta volatile per i bancari. Unicredit ha chiuso la giornata con un ribasso (-1,06% a 1,873 euro), dopo aver toccato in minimo a 1,859 euro a inizio seduta. Secondo quanto scritto sui quotidiani di oggi, prende corpo l’ipotesi di scelta interna per la sostituzione di Alessandro Profumo alla guida dell’istituto. In questo scenario, il favorito resta Roberto Nicastro. Intanto, gli analisti di Evolution Sec hanno dimezzato la stima sull’utile per azione di Unicredit nell’esercizio in corso e non escludono eventuali pulizie di bilancio nella seconda metà del 2010, dopo l’uscita di scena di Alessandro Profumo. Gli esperti hanno confermato il target price di 1,8 euro e l’indicazione di vendita delle azioni. Il Banco Popolare ha registrato un calo dello 0,59% a 4,6475 euro. L’agenzia Moody’s ha peggiorato le prospettive sui depositi a lungo termine dell’istituto, portandole da “stabili” a “negative”. Gli analisti hanno confermato, invece, il rating, fissato ad “A2”. Male IntesaSanpaolo (-1,23%), mentre UBI Banca è salita dello 0,99%.
Seduta nervosa per i petroliferi, dove spicca il balzo di Saras (+4,56% a 1,446 euro). Gli analisti del Credit Suisse hanno migliorato il giudizio sulla società della famiglia Moratti, portandolo da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli esperti hanno confermato la valutazione di 1,9 euro per azione. Eni ha registrato un minimo progresso dello 0,06% a 15,86 euro. La Consob ha comunicato che il 24 settembre, IntesaSanpaolo ha ridotto all’1,762% la partecipazione detenuta nel colosso italiano, rispetto al 2,317% datato 10 settembre. La stessa Consob ha segnalato che la partecipazione potenziale in vendita di azioni Eni in seguito al contratto stipulato da Banca IMI (gruppo IntesaSanpaolo) si è ridotta all’1,677%. A due velocità Saipem (-0,21% a 28,74 euro) e Tenaris (+0,14% a 14,11 euro). In leggero recupero Erg (+0,15% a 9,805 euro). Enel ha messo a segno un progresso dello 0,13% a 3,9175 euro. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Reuters, il roadshow per il collocamento di Enel Green Power inizierà il prossimo 18 ottobre a Milano. Rialzi frazionali per Snam Rete Gas (+0,61%) e Terna (+0,48%).
A due velocità gli assicurativi. Fondiaria-Sai ha lasciato sul terreno l’1,53% a 7,405 euro. Variazioni frazionali, invece, per Generali (+0,27%) e Unipol (-0,09%).
Pochi spunti per i telefonici. Telecom Italia ha registrato un progresso dello 0,19% a 1,038 euro, mentre Tiscali ha ceduto lo 0,59%.
Andamento opposto per gli editoriali. Mediaset ha perso lo 0,85% a 5,23 euro. Al contrario, Gruppo l’Espresso ha guadagnato lo 0,75% a 1,609 euro. Segno più anche per Seat (+1,07%).
Segno meno per i cementiferi. Buzzi Unicem ha registrato una flessione del 2,73% a 7,85 euro. Bank of America ha peggiorato il rating sulla società, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche tagliato a 8 euro il prezzo obiettivo sul titolo, dai precedenti 14 euro. La stessa banca d’affari ha limato il prezzo obiettivo di Italcementi (-0,83% a 6,565 euro), portandolo da 6 euro a 5,5 euro, in seguito al taglio delle stime sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno migliorato le stime per il 2011, ma hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione spicca la performance negativa di Pirelli che ha ceduto l’1,26% a 5,87 euro. Il titolo del gruppo della Bicocca è stato penalizzato dalla decisione del colosso francese Michelin di lanciare un aumento di capitale per un ammontare di 1,2 miliardi di euro. L’operazione avverrà con un forte sconto rispetto alle attuali quotazioni. Inoltre, Michelin ha rivisto le stime per i prossimi esercizi e ha confermato la politica di dividendi, che prevede la distribuzione del 30% dell’utile realizzato. Impregilo ha subito una flessione dello 0,79% a 2,2075 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 23 settembre Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti della società di costruzioni. La banca norvegese è accreditata del 2,072% del capitale di Impregilo. In ribasso anche Fiat (-0,72% a 11,02 euro) e Stm (-1,14% a 5,625 euro). Cir invariata a 1,498 euro. Secondo quanto scritto su MF la controversia sul Lodo Mondadori in corso da 20 anni tra Silvio Berlusconi e Carlo de Benedetti, potrebbe essere chiusa per una cifra compresa tra i 300 e i 350 milioni di euro. Finmeccanica è salita dello 0,23%.
Qualche spunto tra le società a media capitalizzazione. Safilo ha registrato un balzo del 7,84% a 9,49 euro. La società e Christian Dior Couture hanno comunicato il rinnovo, fino al 31 dicembre 2017, dell’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione mondiale delle collezioni di montature da vista e occhiali da sole a marchio Dior. Tod’s ha ceduto lo 0,69% a 69,08 euro. Gli analisti di Banca Leonardo hanno peggiorato il giudizio sulla società, portandolo da “Buy” (acquistare) ad “Underweight” (sottopesare). Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 68 euro. Piaggio ha subito un ribasso dell’1,58% a 2,3335 euro. Gli analisti di Deutsche Bank e di Unicredit MIB hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società motociclistica, portandolo rispettivamente a 2,8 euro e a 2,9 euro. Entrambe le banche d’affari hanno confermato lì’indicazione di acquisto delle azioni. Recordati è scesa dello 0,15% a 6,58 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 23 settembre Schroder Investment Management è diventato uno dei maggiori azionisti della società farmaceutica. Il fondo di investimento è accreditato del 2,006% del capitale di Recordati. Danieli&C. è salita del 3,71% a 17,35 euro. Dopo la diffusione dei risultati di bilancio, gli analisti di Mediobanca hanno alzato a 24,4 euro il target price sulla società dai precedenti 23 euro. Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno alzato da 12,7 euro a 13,4 euro il prezzo obiettivo sulle azioni di risparmio (+3,66% a 9,62 euro). Gli analisti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato) su entrambe le categorie di titoli.
Al segmento STAR riflettori puntati su Amplifon che ha perso il 4,93% a 3,4025 euro. La società ha annunciato l’acquisizione del 100% del gruppo australiano NHC Group, operatore attivo nella commercializzazione di soluzioni uditive, presente in Australia, Nuova Zelanda e India. Il controvalore dell'acquisizione è pari a 460 milioni di dollari australiani, che agli attuali tassi di cambio corrispondono a circa 330 milioni di euro. Cobra Automotive ha recuperato lo 0,84% a 1,205 euro. Gli analisti di Equita sim hanno tagliato il target price sul titolo, portandolo da 1,4 euro a 1,3 euro. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Cad IT è salita dell’1,6% a 4,45 euro. Gli analisti di Unicredit MIB hanno tagliato a 5,4 euro a 5 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold”.
Risanamento ha terminato la giornata con un rialzo del 4,08% a 0,306 euro. Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti il lancio di un aumento di capitale per 150,3 milioni di euro e un prestito obbligazionario con conversione obbligatoria per altri 255 milioni. La Roma è salita dell’1,14% a 1,155 euro. La società ha chiuso l’esercizio 2009/2010 con ricavi per 137 milioni di euro, in calo del 14,8% rispetto al risultato del 2008/2009. La squadra giallorossa ha chiuso l’esercizio con una perdita di 21,8 milioni di euro, rispetto al rosso di 1,3 milioni dell’esercizio precedente.
Seduta volatile per i bancari. Unicredit ha chiuso la giornata con un ribasso (-1,06% a 1,873 euro), dopo aver toccato in minimo a 1,859 euro a inizio seduta. Secondo quanto scritto sui quotidiani di oggi, prende corpo l’ipotesi di scelta interna per la sostituzione di Alessandro Profumo alla guida dell’istituto. In questo scenario, il favorito resta Roberto Nicastro. Intanto, gli analisti di Evolution Sec hanno dimezzato la stima sull’utile per azione di Unicredit nell’esercizio in corso e non escludono eventuali pulizie di bilancio nella seconda metà del 2010, dopo l’uscita di scena di Alessandro Profumo. Gli esperti hanno confermato il target price di 1,8 euro e l’indicazione di vendita delle azioni. Il Banco Popolare ha registrato un calo dello 0,59% a 4,6475 euro. L’agenzia Moody’s ha peggiorato le prospettive sui depositi a lungo termine dell’istituto, portandole da “stabili” a “negative”. Gli analisti hanno confermato, invece, il rating, fissato ad “A2”. Male IntesaSanpaolo (-1,23%), mentre UBI Banca è salita dello 0,99%.
Seduta nervosa per i petroliferi, dove spicca il balzo di Saras (+4,56% a 1,446 euro). Gli analisti del Credit Suisse hanno migliorato il giudizio sulla società della famiglia Moratti, portandolo da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli esperti hanno confermato la valutazione di 1,9 euro per azione. Eni ha registrato un minimo progresso dello 0,06% a 15,86 euro. La Consob ha comunicato che il 24 settembre, IntesaSanpaolo ha ridotto all’1,762% la partecipazione detenuta nel colosso italiano, rispetto al 2,317% datato 10 settembre. La stessa Consob ha segnalato che la partecipazione potenziale in vendita di azioni Eni in seguito al contratto stipulato da Banca IMI (gruppo IntesaSanpaolo) si è ridotta all’1,677%. A due velocità Saipem (-0,21% a 28,74 euro) e Tenaris (+0,14% a 14,11 euro). In leggero recupero Erg (+0,15% a 9,805 euro). Enel ha messo a segno un progresso dello 0,13% a 3,9175 euro. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Reuters, il roadshow per il collocamento di Enel Green Power inizierà il prossimo 18 ottobre a Milano. Rialzi frazionali per Snam Rete Gas (+0,61%) e Terna (+0,48%).
A due velocità gli assicurativi. Fondiaria-Sai ha lasciato sul terreno l’1,53% a 7,405 euro. Variazioni frazionali, invece, per Generali (+0,27%) e Unipol (-0,09%).
Pochi spunti per i telefonici. Telecom Italia ha registrato un progresso dello 0,19% a 1,038 euro, mentre Tiscali ha ceduto lo 0,59%.
Andamento opposto per gli editoriali. Mediaset ha perso lo 0,85% a 5,23 euro. Al contrario, Gruppo l’Espresso ha guadagnato lo 0,75% a 1,609 euro. Segno più anche per Seat (+1,07%).
Segno meno per i cementiferi. Buzzi Unicem ha registrato una flessione del 2,73% a 7,85 euro. Bank of America ha peggiorato il rating sulla società, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche tagliato a 8 euro il prezzo obiettivo sul titolo, dai precedenti 14 euro. La stessa banca d’affari ha limato il prezzo obiettivo di Italcementi (-0,83% a 6,565 euro), portandolo da 6 euro a 5,5 euro, in seguito al taglio delle stime sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno migliorato le stime per il 2011, ma hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione spicca la performance negativa di Pirelli che ha ceduto l’1,26% a 5,87 euro. Il titolo del gruppo della Bicocca è stato penalizzato dalla decisione del colosso francese Michelin di lanciare un aumento di capitale per un ammontare di 1,2 miliardi di euro. L’operazione avverrà con un forte sconto rispetto alle attuali quotazioni. Inoltre, Michelin ha rivisto le stime per i prossimi esercizi e ha confermato la politica di dividendi, che prevede la distribuzione del 30% dell’utile realizzato. Impregilo ha subito una flessione dello 0,79% a 2,2075 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 23 settembre Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti della società di costruzioni. La banca norvegese è accreditata del 2,072% del capitale di Impregilo. In ribasso anche Fiat (-0,72% a 11,02 euro) e Stm (-1,14% a 5,625 euro). Cir invariata a 1,498 euro. Secondo quanto scritto su MF la controversia sul Lodo Mondadori in corso da 20 anni tra Silvio Berlusconi e Carlo de Benedetti, potrebbe essere chiusa per una cifra compresa tra i 300 e i 350 milioni di euro. Finmeccanica è salita dello 0,23%.
Qualche spunto tra le società a media capitalizzazione. Safilo ha registrato un balzo del 7,84% a 9,49 euro. La società e Christian Dior Couture hanno comunicato il rinnovo, fino al 31 dicembre 2017, dell’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione mondiale delle collezioni di montature da vista e occhiali da sole a marchio Dior. Tod’s ha ceduto lo 0,69% a 69,08 euro. Gli analisti di Banca Leonardo hanno peggiorato il giudizio sulla società, portandolo da “Buy” (acquistare) ad “Underweight” (sottopesare). Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 68 euro. Piaggio ha subito un ribasso dell’1,58% a 2,3335 euro. Gli analisti di Deutsche Bank e di Unicredit MIB hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società motociclistica, portandolo rispettivamente a 2,8 euro e a 2,9 euro. Entrambe le banche d’affari hanno confermato lì’indicazione di acquisto delle azioni. Recordati è scesa dello 0,15% a 6,58 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 23 settembre Schroder Investment Management è diventato uno dei maggiori azionisti della società farmaceutica. Il fondo di investimento è accreditato del 2,006% del capitale di Recordati. Danieli&C. è salita del 3,71% a 17,35 euro. Dopo la diffusione dei risultati di bilancio, gli analisti di Mediobanca hanno alzato a 24,4 euro il target price sulla società dai precedenti 23 euro. Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno alzato da 12,7 euro a 13,4 euro il prezzo obiettivo sulle azioni di risparmio (+3,66% a 9,62 euro). Gli analisti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato) su entrambe le categorie di titoli.
Al segmento STAR riflettori puntati su Amplifon che ha perso il 4,93% a 3,4025 euro. La società ha annunciato l’acquisizione del 100% del gruppo australiano NHC Group, operatore attivo nella commercializzazione di soluzioni uditive, presente in Australia, Nuova Zelanda e India. Il controvalore dell'acquisizione è pari a 460 milioni di dollari australiani, che agli attuali tassi di cambio corrispondono a circa 330 milioni di euro. Cobra Automotive ha recuperato lo 0,84% a 1,205 euro. Gli analisti di Equita sim hanno tagliato il target price sul titolo, portandolo da 1,4 euro a 1,3 euro. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Cad IT è salita dell’1,6% a 4,45 euro. Gli analisti di Unicredit MIB hanno tagliato a 5,4 euro a 5 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold”.
Risanamento ha terminato la giornata con un rialzo del 4,08% a 0,306 euro. Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti il lancio di un aumento di capitale per 150,3 milioni di euro e un prestito obbligazionario con conversione obbligatoria per altri 255 milioni. La Roma è salita dell’1,14% a 1,155 euro. La società ha chiuso l’esercizio 2009/2010 con ricavi per 137 milioni di euro, in calo del 14,8% rispetto al risultato del 2008/2009. La squadra giallorossa ha chiuso l’esercizio con una perdita di 21,8 milioni di euro, rispetto al rosso di 1,3 milioni dell’esercizio precedente.
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