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Borse, vince il rosso: Telecom KO!

In rosso Monte dei Paschi di Siena, penalizzata dal taglio al target price deciso da Jp Morgan. In forte rialzo, invece, Mediaset, che ha beneficiato del giudizio positivo di Morgan Stanley

di Edoardo Fagnani 20 set 2013 ore 17:40

Piazza Affari e le principali borse europee in frazionale ribasso nell’ultima seduta della settimana. Segno meno anche per Telecom Italia. In rosso Monte dei Paschi di Siena, penalizzata dal taglio al target price deciso da Jp Morgan. In forte rialzo, invece, Mediaset, che ha beneficiato del giudizio positivo di Morgan Stanley.
Il FTSEMib è sceso dello 0,49% a 17.970 punti. Il bilancio settimanale del principale indice di Borsa Italiana è positivo. Dal 16 a al 20 settembre il FTSEMib ha guadagnato il 2,41%. Il FTSE Italia All Share ha subito un calo dello 0,36% a 19.039 punti. In rialzo, invece, il FTSE Italia Mid Cap (+0,18%) e del FTSE Italia Star (+0,65%). Oggi era giornata di importanti scadenze tecniche: sono stati liquidati i future e i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a settembre. Il valore di regolamento del FTSEMib è stato fissato a 18.118 punti. Nonostante le scadenze tecniche, nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,57 miliardi di euro, rispetto ai 3,12 miliardi di ieri. Su 311 titoli trattati, 154 hanno registrato un ribasso, mentre le performance positive sono state 144. Invariate le restanti 13 azioni.
L’euro è rimasto sopra gli 1,35 dollari, mentre l’oro è sceso sotto i 1.340 dollari.

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Pesante ribasso per Telecom Italia. Il titolo del gruppo telefonico ha perso il 3,39% a 0,5705 euro. Telecom Italia ha concluso l’emissione di un prestito obbligazionario a tasso fisso per un ammontare di un miliardo di euro e della durata di 7 anni. Il rendimento del titolo all’emissione è stato fissato al 5,054%, pari al tasso mid swap di durata equivalente, maggiorato di 330 punti base. Intanto, gli analisti di Bernstein hanno migliorato ad “Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio su Telecom Italia.

Qualche spunto tra i bancari.
In rosso il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana è sceso dell’1,05% a 0,2071 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno tagliato da 0,17 euro a 0,12 euro il prezzo obiettivo sull’istituto. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare). Intanto, secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, il nuovo piano industriale di Monte dei Paschi di Siena, che sarà esaminato nel consiglio di amministrazione di martedì 24 settembre, dovrebbe prevedere un aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro aperto agli attuali soci e un aggressivo piano di taglio dei costi. Inoltre, l’istituto dovrebbe limitare l’esposizione sui titoli di stato italiano, riducendo l’ammontare dei Btp in portafoglio, il cui valore a fine giugno ammontava a 29 miliardi di euro.
IntesaSanpaolo è scesa dello 0,94% a 1,689 euro, mentre Unicredit ha lasciato sul terreno l’1,58% a 4,862 euro.

Mediaset ha recuperato l’1,73% a 3,288 euro. Morgan Stanley ha incrementato da 2,15 euro a 3,65 euro per azione la valutazione sul gruppo del Biscione, in seguito ai segnali di miglioramento della raccolta pubblicitaria in Italia negli ultimi mesi. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale).


Senza direzione i petroliferi. Eni ha guadagnato lo 0,62% a 17,95 euro. In rosso Saipem (-1,19% a 16,65 euro). Gli analisti di Macquaire hanno ridotto il target price sulla società, portandolo da 15 euro a 14 euro. Gli esperti hanno confermato il rating “Underperform” (farà peggio del mercato). Performance peggiore per Tenaris (-2,49% a 17,98 euro). Andamento contrastato per Saras (+0,21% a 0,948 euro) ed Erg (-1,42% a 7,625 euro).
Snam ha recuperato lo 0,43% a 3,716 euro. Secondo quanto scritto su MF la controllata Italgas avrebbe chiesto un finanziamento da 300 milioni di euro alla Banca Europea per gli Investimenti. Queste risorse serviranno per coprire il piano di investimento per l’infrastruttura di distribuzione del gas.
Hera è salita dello 0,81% a 1,502 euro. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato da 1,9 euro a 1,8 euro il prezzo obiettivo sulla società. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza Finmeccanica che ha guadagnato lo 0,58% a 4,524 euro. L’agenzia Moody’s ha tagliato di un livello il rating sul debito a lungo termine della società aeronautica, portandolo da “Baa3” a “Ba1”. Il giudizio porta l’azienda tra gli emittenti speculativi. Intanto, secondo quanto scritto su MF, i vertici di Finmeccanica starebbero ragionando su un piano di riserva per garantirsi qualche introito dalle dismissioni. Un "piano B" che prevede che il Fondo Strategico Italiano intervenga rilevando quote di Ansaldo Energia e Breda. Da segnalare l’ottima performance registrata da Ansaldo-STS (+2,54% a 7,075 euro).
Atlantia ha guadagnato lo 0,92% a 15,41 euro. Gli analisti di Macquaire hanno incrementato il target price sulla concessionaria autostradale, portandolo da 17 euro a 18,2 euro, sulle prospettiva di una ripresa del traffico in Italia. Gli esperti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato). Intanto, la Banca Europea per gli Investimenti ha concesso una finanziamento da 450 milioni di euro alla controllata Autostrade per l’Italia. Queste risorse saranno utilizzate per finanziare alcuni programmi di investimento.

Indesit è scesa dello 0,68% a 7,28 euro. Banca Akros ha incrementato da 5,7 euro a 7,7 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla revisione delle stime sulla redditività per il triennio 2013/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).

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