Borse, vince il rosso
Sempre sotto i riflettori RcsMediaGroup: il titolo della società editoriale è stato protagonista di una seduta estremamente volatile. Buona performance per Unicredit
di Edoardo Fagnani 4 set 2012 ore 17:56Seduta all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee. Tuttavia, gli indici chiudono in territorio negativo, penalizzati dall’avvio in rosso di Wall Street. Secondo quanto dichiarato ieri dal numero uno della BCE, Mario Draghi, gli acquisti di titoli governativi con scadenza fino a 3 anni non possono essere considerati aiuti statali. Intanto, nella serata di ieri l’agenzia Moody’s ha peggiorato le prospettive sul rating dell’Unione Europea per i prossimi mesi, portandole da “Stabili” a “Negative”. Sempre sotto i riflettori RcsMediaGroup: il titolo della società editoriale è stato protagonista di una seduta estremamente volatile. Buona performance per Unicredit tra i bancari. Spicca il pesante ribasso di Camfin.
Il FTSEMib è sceso dello 0,29% a 15.223 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato una flessione dello 0,39% a 16.097 punti. Ribassi frazionali anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,09%) e il FTSE Italia Star (-0,61%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è cresciuto a 1,63 miliardi di euro, rispetto agli 1,27 miliardi di ieri. Su 324 titoli trattati, 134 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 174. Le rimanenti 16 azioni sono rimaste ferme sui valori di chiusura di ieri.
L’euro ha oscillato intorno agli 1,26 dollari. L’oro ha sfiorato i 1.700 dollari.
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Sempre sotto i riflettori RcsMediaGroup. Il titolo della società editoriale è stato protagonista di una seduta estremamente volatile, dopo essere stata sospesa sia al rialzo che al ribasso. RcsMediaGroup ha terminato la seduta odierna con un balzo del 17% a 1,989 euro. MF ha segnalato che ieri sul mercato sono circolate proposte di acquisto a prezzi superiori ai 2 euro.
Mondadori ha lasciato sul terreno il 5,3% a 1,25 euro, dopo essere stata sospesa sia al rialzo che al ribasso. La controllata francese Mondadori France ha sottoscritto un accordo per l'acquisizione del 60% di NaturaBuy, sito internet focalizzato sugli annunci e aste online dedicate a caccia, pesca e tempo libero. Intanto, la Consob ha comunicato che il 29 agosto Tweedy Brown Company ha ridotto all’1,907% la partecipazione detenuta nel capitale di Mondadori.
Prevalgono i rialzi per i bancari, dopo le buone performance registrate ieri.
Unicredit è salita dell’1,12% a 3,236 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, l’istituto guidato da Federico Ghizzoni avrebbe collocato un bond triennale destinato a investitori istituzionali per un ammontare di un miliardo di euro. Il titolo dovrebbe garantire un rendimento equivalente al tasso mid swap di pari durata, maggiorato di 390-395 punti base.
Da segnalare anche le ottime performance messe a segno da Mediobanca (+4,3% a 3,932 euro) e da Mediolanum (+6,69% a 3,38 euro).
Al contrario, Monte dei Paschi di Siena ha ceduto l’1,37% a 0,2231 euro. Gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 0,19 euro a 0,17 euro il target price sull’istituto toscano, in seguito alla riduzione delle stime per il periodo 2012/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Fondiaria-SAI ha perso il 2,24% a 1,005 euro. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters nella seduta odierna sono stati venduti tutti i diritti rimasti inoptati relativi all’aumento di capitale della compagnia assicurativa. Il collocamento dei titoli era iniziato ieri e doveva terminare venerdì 7 settembre.
Unipol ha subito un ribasso del 3,19% a 2,002 euro. La Consob ha comunicato che il 23 agosto UBS è diventato uno dei maggiori azionisti della compagnia con una quota del 3,08%. La commissione ha precisato che la percentuale è rapportata al capitale di Unipol ante ricapitalizzazione.
Senza direzione i petroliferi. Eni ha registrato un calo dell’1,48% a 17,26 euro. Ribassi più consistenti per Saipem (-2,29% a 37,47 euro) e Tenaris (-2,08% a 16,49 euro). Segno più, invece, per Saras (+0,23% a 0,877 euro) ed Erg (+4,44% a 5,64 euro). La società guidata dalla famiglia Garrone ha perfezionato il closing dell’operazione relativa all’esercizio dell’opzione di vendita del 20% del capitale di ISAB. L’acquirente Lukoil ha pagato a Erg un corrispettivo di 485 milioni di euro.
Enel ha recuperato lo 0,08% a 2,648 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, il colosso elettrico avrebbe emesso un bond con scadenza a marzo del 2020, destinato agli investitori istituzionali, per un ammontare di un miliardo di euro. Il titolo avrebbe già ottenuto richieste per oltre 6 miliardi di euro. Il rendimento del bond si colloca a 360 punti base sopra il tasso mid swap di pari durata.
Edison ha perso il 4,53% a 0,78 euro. Oggi era l’ultimo giorno a disposizione per aderire all’obbligo di acquisto sulle azioni della società energetica.
Hera ha recuperato lo 0,94% a 1,181 euro. L’azienda emiliana ha annunciato un accordo strategico con il Fondo Strategico Italiano per l'ingresso nel capitale della multiutility, con una quota che potrà arrivare fino a circa il 6%. Iren ha guadagnato il 5,34% a 0,4559 euro. Centrobanca ha incrementato il target price sulla multiutility, portandolo da 0,38 euro a 0,42 euro, in attesa della presentazione del nuovo piano industriale. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Anche oggi sotto i riflettori le società del lusso. Salvatore Ferragamo ha messo a segno un rialzo dell’1,37% a 17,06 euro. Gli analisti di Barclays hanno iniziato la copertura sulla società con un giudizio “Overweight” (sovrappesare) e una valutazione di 21 euro per azione. La stessa banca d’affari ha fissato il rating “Underweight” (sottopesare) su Tod’s (-1,77% a 89,9 euro), sulla base di un prezzo obiettivo di 82,5 euro. Gli esperti prevedono un tasso di crescita dell’utile più limitato per Tod’s nei prossimi cinque anni.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza Fiat (-1,49% a 4,236 euro). Il ministero dei Trasporti ha comunicato che ad agosto in Italia sono state immatricolate 56.774 vetture, il 20,23% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Fiat ha seguito il trend mercato, registrando un calo delle vendite del 20,5%. Di conseguenza, la quota di mercato del gruppo del Lingotto è scesa al 29,6%. È andata meglio a Chrysler. La controllata statunitense ha annunciato che nel mese di agosto ha venduto 148.472 vetture negli Stati Uniti, segnando un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Da segnalare il balzo registrato da Finmeccanica (+4,65% a 3,738 euro).
Campari ha registrato un rialzo dell’1,02% a 5,96 euro. Gli analisti hanno apprezzato l’acquisizione di Lascelles de Mercado, comunicata ieri dall’azienda italiana. Nomura ha alzato da 6,6 euro a 7 euro il prezzo obiettivo su Campari. Confermata l’indicazione di acquisto delle azioni. Sulla stessa lunghezza d’onda Mediobanca e Deutsche Bank, che hanno migliorato il target price rispettivamente a 6,6 euro e a 6,2 euro. Indicazione positiva anche da Banca Akros e da Société Générale, che hanno incrementato rispettivamente a 6,1 euro e a 6 euro il prezzo obiettivo su Campari. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Cheuvreux si è adeguata a questa tendenza: la banca d’affari ha migliorato da 6,5 euro a 6,8 euro per azione la valutazione su Campari, confermando la società nella propria lista di titoli preferiti. Secondo gli esperti il prezzo pagato per l’acquisizione di Lascelles de Mercado è giustificato dal posizionamento dei marchi acquisiti. NatIxis, invece, ha migliorato il giudizio sulla società e ora consiglia l’acquisto delle azioni. Indicazione simile da Intermonte, che ha portato il rating su Campari da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato).
Prysmian ha guadagnato lo 0,15% a 13,56 euro. Gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato da 14,1 euro a 17 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare).
Tra le società a media capitalizzazione, riflettori accesi su Camfin che ha lasciato sul terreno il 14,5% a 0,3849 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di ribasso. Il Sole24Ore ha ricordato che domani è in agenda il consiglio di amministrazione di GPI, la holding che custodisce il 41,7% di Camfin: secondo il quotidiano finanziario potrebbe essere l’occasione per una resa dei conti tra Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza. Intanto, sul titolo avrebbe acceso un faro anche la Consob. L’organo di vigilanza dei mercati starebbe monitorando gli scambi, ma non avrebbe segnalato violazioni agli accordi che vietano ai due soci di acquistare azioni della holding.
Brunello Cucinelli è salita dell’1,1% a 13,75 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società del cachemire, portandolo da 11,05 euro a 12,26 euro. Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno ribadito il giudizio “Neutrale”.