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Borse, regna l’indecisione: male BPM

Oggi gli occhi degli addetti ai lavori erano puntati sull’emissione del BOT semestrale. Il rendimento del titolo è sceso all’1,119%. Tra luci e ombre i bancari

di Edoardo Fagnani 28 mar 2012 ore 17:59

Ancora una seduta all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee. Oggi gli occhi degli addetti ai lavori erano puntati sull’emissione del BOT semestrale. Il rendimento del titolo è sceso all’1,119%. Tra luci e ombre i bancari, dove spicca lo scivolone della Popolare di Milano, dopo la diffusione dei dati di bilancio. In difficoltà anche la galassia Ligresti, mentre Finmeccanica ha replicato il balzo di ieri.
Il FTSEMib ha registrato un ribasso dello 0,28% a 16.452 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha ceduto lo 0,33% a 17.454 punti. A due velocità il FTSE Italia Mid Cap (-0,94%) e il FTSE Italia Star (+0,15%). In calo i volumi. Il controvalore degli scambi si è attestato a 2,16 miliardi di euro, rispetto ai 2,34 miliardi di ieri. Su 324 titoli trattati, 110 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 199. Invariate le restanti 15 azioni.
L’euro resta intorno agli 1,33 dollari. L’oro si è riportato a 1.675 dollari.

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Tra luci e ombre i bancari
. Spicca lo scivolone della Popolare di Milano che ha subito una flessione del 5,36% a 0,4453 euro. Nel 2011 l’istituto ha contabilizzato una perdita netta 614,33 milioni di euro, risultato che si confronta con l’utile di 105,97 milioni realizzato nell’esercizio precedente. Escludendo le voci straordinarie, la banca avrebbe terminato lo scorso anno con un utile netto di 176 milioni. Il management ha ricordato che nel primo semestre del 2012 sarà elaborato un nuovo piano industriale e ha anticipato che nei primi mesi dell’esercizio si è verificata una tenuta della raccolta e degli impieghi. Intanto, gli analisti di Exane hanno tagliato da 0,58 euro a 0,5 euro per azione la valutazione sulla Popolare di Milano e hanno peggiorato a “Neutrale” il giudizio.
In rosso anche UBI Banca (-0,83% a 3,33 euro). Nel 2011 l’istituto ha contabilizzato una perdita di 1,84 miliardi di euro, risultato che si confronta con l’utile di 172,1 milioni ottenuto nell’esercizio precedente. Al netto delle voci non ricorrenti l’istituto avrebbe terminato l’anno con un utile netto di 349,4 milioni di euro. A fine 2011 il Core Tier 1 era salito all’8,56%. I vertici di UBI Banca hanno proposto la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro per azione, in calo rispetto agli 0,15 euro assegnati nel 2011. Nel corso della conference call a commento dei risultati di bilancio i vertici di UBI Banca hanno escluso la possibilità di procedere con un nuovo aumento di capitale, in quanto a fine giugno il Core Tier 1 dovrebbe raggiungere il 9%, come richiesto dall’EBA.
Al contrario, Monte dei Paschi di Siena ha registrato un progresso del 4,94% a 0,361 euro. In giornata si sono riuniti i vertici della banca toscana per l’esame dei risultati del 2011.
Unicredit ha messo a segno un progresso dello 0,45% a 3,992 euro. Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti, dopo la diffusione dei dati di bilancio. RBC ha alzato il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo da 3,7 euro a 3,9 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Market perform” (neutrale). Sulla stessa lunghezza d’onda Natixis, che ha migliorato da 4,08 euro a 4,26 euro per azione la valutazione sulla banca, confermando il giudizio “Neutrale”. Indicazione simile da Citigroup, che ha incrementato da 4,65 euro a 4,85 euro il target price su Unicredit, ribadendo l’indicazione di acquisto delle azioni. Kepler si è unita al coro delle promozioni. La banca d’affari ha portato il prezzo obiettivo di Unicredit da 3,8 euro a 4,2 euro, confermando il giudizio “Hold” (mantenere). Il Credit Suisse, invece, ha limato le stime sull’utile per azione per il biennio 2012/2013, confermando il prezzo obiettivo di 4,5 euro e il giudizio “Neutrale”. Al contrario, Société Générale ha limato da 4,8 euro a 4,7 euro il prezzo obiettivo su Unicredit, anche se ha ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Male la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI ha lasciato sul terreno il 6,3% a 1,19 euro, penalizzata dalle indiscrezioni di stampa relative ai procedimenti giudiziari in corso. Intanto, i vertici della compagnia non hanno voluto commentare le voci relative a possibili dimissioni del presidente, Jonella Ligresti. Unipol è scesa del 7,56% a 0,2496 euro. La compagnia ha comunicato che il 2 aprile 2012 si darà corso al raggruppamento delle azioni ordinarie e privilegiate, nel rapporto di una nuova azione ogni 100 azioni esistenti.
Generali ha ceduto lo 0,25% a 12,21 euro. Il Credit Suisse ha tagliato le stime sull’utile per azione della compagnia triestina per il biennio 2012/2013. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato) e il prezzo obiettivo di 14,1 euro.


Incerti i petroliferi. Eni ha registrato un frazionale ribasso dello 0,62% a 17,68 euro. Performance positiva, invece, per Saipem (+1,49% a 38,84 euro). Gli analisti di Bank of America hanno migliorato il giudizio sulla società e ora consigliano l’acquisto delle azioni. Gli esperti hanno anche alzato a 46 euro il prezzo obiettivo su Saipem, in seguito al miglioramento delle stime per i prossimi esercizi. Male Tenaris (-2,21% a 14,58 euro). Andamento opposto per Erg (+1,31% a 6,94 euro) e Saras (-2,27% a 1,031 euro).
Enel Green Power ha subito una flessione dello 0,94% a 1,469 euro. Citigroup ha tagliato da 1,55 euro a 1,4 euro il prezzo obiettivo sulla società energetica. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.
TerniEnergia ha guadagnato lo 0,54% a 2,604 euro. Nel primo trimestre 2012 la società ha completato la costruzione di 6 nuovi impianti fotovoltaici di taglia industriale

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, spicca il balzo di Finmeccanica (+3,22% a 3,976 euro, dopo il rialzo di oltre il 10% messo a segno ieri.) La società aeronautica ha chiuso il 2011 con ricavi per 17,32 miliardi di euro, in flessione del 7% rispetto ai 18,7 miliardi realizzati nell’esercizio precedente. Finmeccanica ha terminato il 2011 con una perdita netta di 2,31 miliardi di euro, rispetto all’utile di 557 milioni dell’esercizio precedente. Per l’intero 2012 i vertici del gruppo prevedono ricavi compresi tra i 16,9 miliardi e i 17,3 miliardi di euro. Nel corso della conference call a commento dei risultati di bilancio i vertici di Finmeccanica hanno ribadito l’ipotesi di cedere le attività del gruppo nei settori Energia e Trasporti. Il management punta a vendere asset per un ammontare di un miliardo di euro entro la fine del 2012.

Cir è scesa del 2,7% a 1,119 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 20 marzo Columbia Wanger AM ha ridotto all’1,981% la quota detenuta nel capitale della holding.

Al segmento STAR anche oggi in evidenza Mondo TV. Le azioni sono balzate del 20% a 1,674 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale hanno recuperato il 2,37% a 2,25 euro. I vertici dell’azienda hanno dichiarato che alcuni fondi di investimento e diversi partner commerciali sono interessati a partecipare all’aumento di capitale. Per l’esercizio in corso il management di Mondo TV punta a migliorare la marginalità.
Brembo ha registrato un calo dell’1,29% a 8,81 euro. I vertici dell’azienda bergamasca prevedono per l’esercizio in corso una crescita del fatturato compresa tra l’8% e il 9%.
Eems ha perso il 4,23% a 0,68 euro. La società ha comunicato che sono stati sottoscritti con gli istituti finanziatori i nuovi accordi che disciplinano le condizioni dei finanziamenti in essere.
Exprivia ha ceduto il 2,52% a 0,695 euro. Gli analisti di Centrobanca hanno alzato da 1 euro a 1,15 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Prima Industrie ha recuperato l’1,46% a 10,41 euro. I vertici dell’azienda puntano a una crescita del 10% del giro d’affari nell’esercizio in corso e hanno anticipato che a fine febbraio il portafoglio ordini era cresciuto a 120 milioni di euro. Il management intende a riportare la redditività ai livelli pre-crisi.

Riflettori sempre accesi su Meridiana Fly. Le azioni hanno perso il 5,78% a 2,12 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale hanno subito uno scivolone del 58,9% a 0,28 euro. Nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Reuters, l’amministratore delegato della compagnia, Giuseppe Gentile, ha anticipato che il gruppo chiuderà il 2011 con una perdita superiore rispetto a quella registrata nei primi sei mesi dell’anno. Tuttavia, il manager punta a ridurre il passivo nell’esercizio in corso, per raggiungere il pareggio nel 2013. Gentile ha smentito di avere avuto contatti con Alitalia in merito a una possibile integrazione tra le due compagnie.
Rimbalzo di Richard Ginori 1735 (+11,9% a 0,1125 euro), dopo il pesante ribasso subito ieri. La Consob ha comunicato che il 20 marzo l’azionista di riferimento, Starfin, ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale della società, portandola dal 44,931% al 39,466%.

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