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Borse, regna il nervosismo

Il mercato ha beneficiato del dato sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, risultati migliori delle attese. Seduta tra alti e bassi per i bancari

di Edoardo Fagnani 31 ago 2010 ore 18:00
Chiusura in frazionale rialzo per i principali indici di Piazza Affari, in linea con l’andamento delle principali piazze internazionali. Il mercato ha beneficiato del dato sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, risultati migliori delle attese. Seduta tra alti e bassi per i bancari. Goldman Sachs ha rivisto le valutazioni dei principali istituti italiani, dopo la diffusione delle semestrali. Giornata nervosa per i petroliferi. Da segnalare il balzo di Seat, nonostante le smentite alle indiscrezioni di un interessamento di PagesJaunes. Vendite su Fiat, alla vigilia della diffusione dei dati sulle immatricolazioni di automobili ad agosto. Il FTSEMib ha registrato un progresso dello 0,18% a 19.735 punti, dopo aver toccato un minimo di 19.375 punti in avvio di giornata. Il FTSE Italia All Share ha recuperato lo 0,17% a 20.317 punti. A due velocità il FTSE Italia Mid Cap (-0,24%) e il FTSE Italia Star (+0,4%). In aumento gli scambi. Il controvalore degli scambi nella seduta odierna si è attestato a 2,75 miliardi di euro, rispetto agli 1,2 miliardi di ieri, giornata penalizzata dalla chiusura della borsa di Londra. Su 321 titoli trattati, 180 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 121. Invariate le restanti 20 azioni. L’euro si riporta sopra gli 1,27 dollari, mentre l’oro sfiora a quota 1.250 dollari.

Seduta tra alti e bassi per i bancari. IntesaSanpaolo ha subito una flessione dello 0,78% a 2,215 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno limato il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Corrado Passera, portandolo a 2,9 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Unicredit ha registrato un minimo progresso dello 0,05% a 1,852 euro. Secondo quanto scritto sulla stampa di oggi, la Libia avrebbe deciso di non incrementare, almeno per il momento, la quota detenuta nell’istituto guidato da Alessandro Profumo, pari al circa il 7% del capitale. Intanto, la banca starebbe lanciando un covered bond della durata di 5 anni per un ammontare complessivo di 1,25 miliardi di euro. Il titolo garantirebbe un rendimento nell’ordine di 98 punti base sul tasso mid swap di pari durata. UBI Banca ha terminato la giornata con un calo dell’1,07% a 6,92 euro. Gli analisti del Credit Suisse e di Goldman Sachs hanno tagliato il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo rispettivamente a 8,5 euro e a 9,2 euro. La banca svizzera ha confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato), mentre il colosso statunitense è rimasto “Neutrale”. Anche Banca Leonardo ha limato il target price su UBI Banca, portandolo a 9,6 euro. Tuttavia, gli analisti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Una sforbiciata anche da UBS, che ha tagliato a 7,8 euro per azione la valutazione sull’istituto italiano. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Sempre gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato il target price sulla Popolare di Milano (+2,08% a 3,43 euro) e sul Creval (-1,04% a 3,5725 euro), portandolo da 4,6 euro a 4,4 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale” su entrambi gli istituti. Al contrario, il colosso finanziario statunitense ha migliorato la valutazione su Monte dei Paschi di Siena (-0,16% a 0,944 euro), portandolo a 1,1 euro per azione. Gli analisti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Goldman Sachs ha alzato anche il prezzo obiettivo del Banco Popolare (-0,84% a 4,4375 euro) e del Credem (+0,38% a 4,66 euro), portandolo rispettivamente a 4,8 euro a 4,85 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita per entrambi gli istituti. UBS, invece, ha tagliato il target price del Banco Popolare, portandolo a 4,6 euro. Gli esperti della banca svizzera hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Al contrario, NatIxis ha migliorato il prezzo obiettivo sul Banco Popolare, portandolo a 4,5 euro, anche se ha confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Cheuvreux ha confermato il Credem nella propria lista dei titoli preferiti, sulla base di un prezzo obiettivo di 6,5 euro. Gli esperti hanno migliorato le stime sull’utile per azione della banca per il biennio 2011/2012. Intermonte, invece, ha alzato il prezzo obiettivo sull’istituto emiliano, portandolo a 5 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. La Popolare dell’Emilia Romagna ha ceduto il 2,23% a 8,55 euro. Gli analisti di Banca Leonardo hanno tagliato il prezzo obiettivo sulla banca emiliana, portandolo da 12,4 euro a 11,5 euro, in quanto i risultati semestrali sono risultati inferiori alle attese. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Buy” (acquistare). Banca Carige ha guadagnato lo 0,9% a 1,673 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, la banca ligure avrebbe dato mandato ad alcuni istituti per l’emissione di un covered bond della durata di 3 anni. L’operazione potrebbe essere finalizzata la prossima settimana.

Giornata nervosa per i petroliferi. Eni ha registrato un progresso dello 0,32% a 15,67 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 25 agosto BNP Paribas è diventato uno dei maggiori azionisti del colosso petrolifero. L’istituto francese è accreditato del 2,081% del capitale di Eni. In rialzo anche Saipem (+1,17% a 27,62 euro) e Tenaris (+0,38% a 13,38 euro). Andamento opposto per Erg (+0,21% a 9,735 euro) e Saras (-1,25% a 1,341 euro). Enel ha terminato la giornata con un rialzo dell’1,08% a 3,76 euro. Gli analisti di UBS hanno alzato il prezzo obiettivo sul colosso elettrico, portandolo da 4,3 euro a 4,5 euro. Gli esperti della banca svizzera hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, l’agenzia di rating Fitch ha segnalato che un eventuale ritardo nella quotazione della controllata Enel Green Power non avrebbe alcun impatto sul rating del debito del colosso elettrico. Rialzi frazionali per Snam Rete Gas (+0,41%) e Terna (+0,24%).
TerniEnergia è salita dell’1,92% a 3,725 euro. La Consob ha comunicato che il 9 agosto la Fondazione CaRiBo ha ridotto all’1,463% la quota detenuta nella società. In precedenza la Fondazione era accreditata del 3,555% del capitale di TerniEnergia.

Tra gli editoriali spicca il balzo di Seat (+2,27% a 0,1354 euro), nonostante PagesJaunes abbia smentito le indiscrezioni relative all’interesse per rilevare il controllo della società editoriale italiana. Mediaset ha recuperato l’1,09% a 4,89 euro. UBS ha ritoccato al rialzo il target price sul gruppo del Biscione, portandolo da 5,3 euro a 5,5 euro. Gli analisti della banca svizzera ora consigliano l’acquisto delle azioni.

Vendite sugli assicurativi. Fondiaria-Sai ha lasciato sul terreno l’1,71% a 7,49 euro. Il numero uno della compagnia, Fausto Marchionni, ha dichiarato che sono arrivate due offerte per la cessione del polo assicurativo Liguria-Sasa. Marchionni punta a chiudere l’operazione entro la fine del 2010. In forte anche Generali (-0,21%) e Unipol (-0,38%).

Prevale il rosso tra i telefonici. Tiscali ha terminato la giornata con un ribasso dello 0,6% a 0,0996 euro. Dopo la diffusione dei risultati semestrali, gli analisti di Intermonte hanno tagliato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo a 0,09 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). In rosso anche FastWeb (-1,66%), mentre Telecom Italia ha messo a segno un progresso dell’1,14% a 1,067 euro.

Tra le società a maggiore capitalizzazione, riflettori accesi su Fiat, che ha perso l’1,02% a 9,245 euro, alla vigilia della diffusione dei dati sulle immatricolazioni di automobili in Italia. Secondo le prime indiscrezioni, lo scorso mese le vendite avrebbero registrato una contrazione del 20%. Finmeccanica ha subito un calo dello 0,19% a 7,925 euro. Il numero uno della società aeronautica, Pierfrancesco Guarguaglini, ha dichiarato di essere fiducioso di poter ottenere nuove commesse in Libia, grazie alle buone relazioni diplomatiche tra il governo italiano e il colonnello Gheddafi. In difficoltà anche Stm (-1,5%). Ansaldo-Sts ha guadagnato il 4,25% a 9,445 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 26 agosto Threadneedle AM Holdings ha ridotto all’1,523% la quota detenuta nella società italiana. In precedenza, il fondo era accreditato del 2,07% del capitale di Ansaldo-Sts.

Tra le società a media capitalizzazione si segnala il ribasso di Trevi Fin. (-1,76% a 10,07 euro). Tod’s ha ceduto lo 0,79% a 61,39 euro. Gli analisti di Unicredit MIB hanno alzato il target price sulla società, portandolo a 70 euro. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Snai ha messo a segno un rialzo dello 0,36% a 2,76 euro. Secondo quanto scritto su MF sono proseguiti i colloqui con alcuni fondi di private equity, che potrebbero portare nuove risorse finanziarie nella società. Intanto, restano due settimane per trovare un accordo tra Snai Servizi e Unicredit sul rimborso dei 55 milioni di euro di debiti già scaduti. Segno più anche per Gemina (+2,25%).

Al segmento STAR riflettori sempre puntati su Kerself che ha subito un ribasso del 2,54% a 3,84 euro, dopo il pesante ribasso subito ieri. La stampa di oggi ha segnalato che il tribunale di Latina ha revocavo dalla carica il presidente e amministratore delegato del gruppo, Pier Angel Masselli, in seguito a un contenzioso per la gestione della holding. La società ha contestato questa decisione, segnalando che si tratta di un provvedimento provvisorio. DEA Capital ha terminato la giornata invariata a 1,156 euro. La holding ha siglato un accordo preliminare con Fimit sgr, con l’obiettivo di portare a termine una fusione tra la controllata First Atlantic Real Estate e la società immobiliare. Eurotech ha registrato un progresso dell’1% a 2,02 euro. MF ha riportato le dichiarazioni dei vertici della società friulana. Il management dell’azienda potrebbe migliorare le stime finanziarie per il 2011. Intanto, gli analisti di Intermonte hanno tagliato il prezzo obiettivo su Eurotech, portandolo da 3 euro a 2,8 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Landi Renzo è salita dell’1,11% a 3,6575 euro. La Consob ha comunicato che il 23 agosto UBS ha incrementato la quota detenuta nella società, portandola dal 2,777% al 2,998%. Bolzoni ha recuperato lo 0,59% a 1,88 euro. Dopo la diffusione dei risultati semestrali, gli analisti di Banca IMI hanno limato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo a 2,4 euro. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Spicca il balzo di GranitiFiandre (+7,23% a 3,595 euro). Dalle comunicazioni di Interna Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 30 agosto il numero uno dell’azienda, Graziano Verdi, han acquistato 418mila azioni della società a un prezzo unitario di 3,1 euro. Il manager ha speso complessivamente quasi 1,3 milioni di euro. Lo stesso giorno Romano Minozzi ha venduto lo stesso quantitativo di azioni al medesimo prezzo.

Olidata ha terminato la seduta in territorio negativo, lasciando sul terreno il 10,1% a 0,6795 euro. In mattinata il titolo della società tecnologica era rimasto sospeso dalle contrattazioni per eccesso di rialzo. Olidata ha fornito l’aggiornamento mensile sulla struttura patrimoniale del gruppo. A fine luglio l’indebitamento netto della società ammontava a 37,1 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 37,7 milioni del mese precedente. In forte rialzo Tas (+5,13% dopo uno stop per eccesso di rialzo). La società ha rinviato la presentazione alla Consob del prospetto informativo relativo all’aumento di capitale, in modo da includere nel documento i dati semestrali. Molto bene anche Bialetti Industrie (+12,6% a 0,4295 euro). La società di revisione PWC ha dato parere positivo alla relazione semestrale del gruppo. Ciccolella ha perso il 2,75% a 0,708 euro. Secondo quanto scritto su MF la società starebbe studiando un finanziamento da 200 milioni di euro, con l’obiettivo di finanziare la diversificazione delle attività del gruppo. Ciccolella punterebbe a entrare nel settore del fotovoltaico. MeridianaFly ha subito un ribasso del 2,06% a 0,0522 euro. La società ha fornito l’aggiornamento mensile sulla struttura patrimoniale del gruppo. A fine luglio l’indebitamento netto della compagnia aerea era cresciuto a 15,4 milioni di euro, rispetto ai 13,5 milioni del mese precedente. Chl ha perso il 7,74% a 0,155 euro. Secondo quanto scritto su MF la società starebbe valutando la possibilità di diversificare le proprie attività. L’azienda, attualmente attiva nel settore dell’e-commerce, potrebbe aprire la prima catena di parafarmacie in Italia. Intanto, la società ha chiuso il primo semestre del 2010 con una perdita netta di 750mila euro, risultato che si confronta con l’utile di 805mila euro dei primi sei mesi del 2009. MolMed ha guadagnato il 3,87% a 0,443 euro. La società biotech ha comunicato che i risultati positivi di uno studio clinico di Fase II del proprio farmaco antitumorale sperimentale NGR-hTNF nel carcinoma del fegato sono stati pubblicati dal British Journal of Cancer.


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